Geni invisibili

Massimo Sideri
Geni invisibili

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione. Di Massimo Sideri.  Una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

  1. L’invenzione del gelato - S4E6

    4 GG FA

    L’invenzione del gelato - S4E6

    Ne Il Milione Marco Polo nel suo viaggio di ritorno a Venezia mentre attraversa la Persia riceve un dono straordinario: un gelato in mezzo al caldo del deserto. L’aneddoto raccontato dall’architetto di fama internazionale Mario Cucinella sembra tratto dalle Mille e una notte. Eppure Polo racconta proprio di aver ricevuto un gelato nel deserto. Al caldo. La storia dell’invenzione del gelato, anche se in questo caso è probabile che si tratti di una sorta di granita o grattachecca come si chiama a Roma, parte dunque da lontano e coinvolge il nostro viaggiatore più famoso insieme a Cristoforo Colombo. E ci permette di capire una cosa che diamo spesso per scontata: qual è il ruolo dell’architettura nel definire le innovazioni e anche le soluzioni a cui possiamo accedere? L’architettura non è solo forma, design, estetica: è la struttura stessa con cui ci poniamo delle domande e definiamo quali sono le possibili risposte. L’invenzione del gelato qui è una suggestione, uno stimolo a un pensiero divergente ma anche una metafora dell’architettura. Il nostro genio invisibile in questo caso è un bellunese di New York. Un uomo, Marchiony, che già alla fine dell’Ottocento aveva in animo di brevettare una delle invenzioni più amate da tutti noi fin da quando siamo bambini: il cono gelato. Così il cono gelato, proseguito a Napoli con l’invenzione del “cornetto” diventa una formula magica, quella della città che come racconta Carlo Ratti, direttore della Biennale di  Venezia 2025 e professore dell’Mit, plasma anche la nostra capacità di inventare e creare.      Di Massimo Sideri.  Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.  Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche. Produttore esecutivo: Alessio Albano.

    20 min
  2. L’invenzione della cambiale - S4E5

    11 MAG

    L’invenzione della cambiale - S4E5

    Lo sapevate che dobbiamo risalire al mitico ma realmente esistito Creso a cui ancora oggi facciamo riferimento come a un sinonimo di ricchezza? Di questa «tecnologia», la moneta, si sa proprio tutto: l’etimologia, dal latino monere, ammonire con le famose oche del Campidoglio, e anche chi ne fu il primo «governatore» ante litteram e come si diffuse. La prima moneta si può anche ammirare recandosi al British Museum di Londra. È in oro, coniata dal re di Lidia, Creso, intorno al 560 avanti Cristo. Sulla faccia principale vi è rappresentato un tipico leone, simbolo di potenza e di impero. Da allora intorno alla moneta è sorta quella che oggi chiamiamo finanza. Ed è qui che, come sentiremo con Ferruccio de Bortoli e Umberto Ambrosoli, noi italiani possiamo dire di avere inventato tutto: il credito, con le repubbliche marinare, il concetto di banco (oggi banca), il monte di Pietà, ma in particolare anche uno degli strumenti più innovativi della storia: la cambiale. Inventata nel 1200 a Genova. Come sentiremo dall’analisi di Ferruccio de Bortoli, giornalista, editorialista e presidente della Fondazione Corriere della Sera, questo lunghissimo viaggio si è ora intrecciato ancora di più saldamente con la trasformazione tecnologica. E il risultato, come sempre, è in chiaroscuro. Meno vincoli, certo, ma anche meno controllo. L’annoso trade off della società liquida messo in luce dal sociologo Bauman. Di Massimo Sideri. Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.  Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche. Producer: Alessio Albano.

    21 min
  3. L'invenzione del computer di Babbage - S4E4

    4 MAG

    L'invenzione del computer di Babbage - S4E4

    A Federico Faggin avevo dedicato il primo episodio della prima stagione di Geni Invisibili. Lui ne è l’incarnazione perfetta: padre del primo microprocessore ha dovuto combattere tutta la vita per avere questo riconoscimento. Ma questa è solo la fine della storia. L’ultima evoluzione o rivoluzione dell’antropologia del rapporto uomo-macchina. Ma lo sapevate che anche l’inizio di questa storia è intrecciato profondamente all’Italia? Il primo computer programmabile è la famosa macchina di Charles Babbage della prima metà dell’Ottocento di cui scrisse anche un giovane giornalista destinato alla gloria: Edgar Alan Poe. Babbage fu un matematico e un filosofo che per molti versi subì in Gran Bretagna lo stesso destino dei nostri geni invisibili: pensate che non venne mai invitato in patria a parlare della sua idea di una macchina programmabile con le schede perforate riprese dai telai Jacquard della rivoluzione industriale. Nemo profeta in patria si dice. E sembra che sia stato così anche per lui. Ma ci pensammo noi, o meglio l’allora capitale del regno di Sardegna e dello stato sabaudo, Torino. Babbage tenne l’unica presentazione della sua macchina che poi avrebbe dato vita concettualmente al computer programmabile proprio nella sala dei mappamondi dell’accademia delle scienze di Torino, dove ancora oggi sono conservati i progetti originali della sua invenzione e le stesse schede perforate che Babbage portò con sé e che abbiamo potuto vedere. Si tratta di fatto della prima intuizione di quello che sarebbe diventato poi il microprocessore di Faggin. Ma in questo episodio sentiremo anche una testimonianza eccezionale di Ugo Amaldi sulle sorprendenti relazioni tra le scelte prese dal padre, Edoardo, principale collaboratore di Enrico Fermi, e il futuro del World Wide Web. Una storia mai raccontata. Fino ad oggi. Di Massimo Sideri.  Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.  Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche. Producer: Alessio Albano.

    32 min
  4. TRAILER

    Trailer - Quarta Stagione

    Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati ed esploratori italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con le prime tre stagioni di questo podcast che sono state scaricate e ascoltate oltre mezzo milione di volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte (Bartolomeo Cristofori). Ancora: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Così come gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano. Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i lunedì con «Geni Invisibili 4», 8 nuovi episodi dove parleremo con Christian Greco e Luciano Floridi dell’invenzione del tempo e del dimenticato ruolo di Galileo Galilei anche nella costruzione dell’orologio. Ma anche del cono gelato brevettato a New York dal bellunese Italo Marchioni. Dell’esplorazione dei poli e del dualismo corpo mente (irrisolto almeno dai tempi di Pascal) che oggi torna centrale per la convergenza tra robot e intelligenza artificiale (ne parleremo con Maria Chiara Carrozza e Giorgio Metta). In una storia spesso italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani), L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino e Il Visconte cibernetico: Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale, ambedue scritti con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione. Di Massimo Sideri. Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.  Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

    3 min
  5. L'invenzione del tempo - S4E1

    30 MAR

    L'invenzione del tempo - S4E1

    Quando sono state inventate le ore, i minuti e i secondi, cioè la misurazione del tempo? Dobbiamo risalire all'antico Egitto dei faraoni per ritrovare la prima suddivisione della giornata in 12 ore diurne e 12 ore notturne e anche qui, come ci spiega l'egittologo di fama internazionale e direttore del più antico museo egizio al mondo, Christian Greco, è possibile dimostrarlo con un papiro che si trova a Torino, quello di Amduat con numero di catalogo 1783 (https://collezionepapiri.museoegizio.it/it-IT/document/468). Ma in realtà, per millenni, il tempo è rimasto nel caos. Perché - anche se oggi lo abbiamo dimenticato - la misurazione del tempo è una convenzione che abbiamo introdotto per gestire i commerci, la società, i mercati e i rituali religiosi e laici. A lungo, come mi ha raccontato il filosofo Luciano Floridi, il tempo è stato l'oggetto stesso della filosofia, il panta rei del pensiero. "Non c'è filosofia se non c'è filosofia del tempo" spiega Floridi. Definendolo come un nuovo senso "capace di percepire il non presente", sia esso il passato o il futuro. Ma è stato solo dal Seicento, con le esigenze della rivoluzione scientifica e delle esplorazioni marittime, che abbiamo trovato la soluzione: gli orologi meccanici e di precisione. A chi li dobbiamo? Non ci crederete. A Galileo Galilei. Ascoltate come...  Di Massimo Sideri.  Geni Invisibili è una serie del Corriere della Sera.  Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

    27 min

Trailer

Valutazioni e recensioni

4,4
su 5
32 valutazioni

Descrizione

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione. Di Massimo Sideri.  Una serie del Corriere della Sera. Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

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