Lezioni di storia con Stefano D'Ambrosio Stefano D'Ambrosio

In questa lezione introduciamo il concetto di 'corporativismo' e lo differenziamo da quelli di comunismo e capitalismo. Il corporativismo, tuttavia, rimane sostanzialmente una teoria in larga misura inapplicata e forse inapplicabile. Il fascismo ha cambiato politica economica in relazione alle circostanze storiche, per cui si contano almeno 4 fasi differenti: la fase liberista, la fase delle grandi battaglie economiche indicate dallo Stato, la fase protezionistica e la fase dell'autarchia. In questo prima lezione abbiamo giusto il tempo di affrontare i problemi economici del Paese all'uscita dall'economia di guerra. Si parla di Gold Standard e di Bretton Woods, di inflazione, debito pubblico, svalutazione della lira.




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In questa lezione indaghiamo la riflessione rinascimentale sul potere, in particolare rileggendo un passaggio piuttosto denso tratto dalle pagine del "Principe" di Niccolò Machiavelli.






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Dopo aver concluso il ragionamento sulla fascistizzazione dell'Italia parlando di cinema, la lezione affronta il tema indicato nel titolo, ovvero il ruolo svolto dal fascismo nei rapporti con gli altri Paesi europei e le ambizioni espansionistiche della dittatura. Scopriamo che Mussolini svolge un'inattesa funzione di mediatore affidabile e moderato tra le potenze europee, pienamente compatibile con l'appartenenza del nostro Paese all'alleanza che aveva vinto la Grande guerra. Questo posizionamento cambia inaspettatamente alla metà degli anni, quando Mussolini porta l'Italia nell'orbita tedesca.



In copertina: Mussolini alla conferenza di Locarno (1925)


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In questa lezione affrontiamo il problema della vera identità di Napoleone e sull'ambiguità con cui conduce la prima importante campagna militare affidatagli dal Direttorio, ovvero la campagna d'Italia. La lezione ripercorre le tappe delle brucianti vittorie napoleoniche, domandandosi che cosa rendesse il corso un generale così geniale. Riflettiamo anche sugli elementi di novità introdotti nella concezione della politica da Napoleone.



In copertina: Jacques Louis David, Napoleone valica il Gran San Bernardo


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In questa lezione proviamo a porci qualche domanda su un capitolo di storia spesso dato per scontato, quello della scoperta dell'America, che inaugura l'età dei grandi viaggi ed esplorazioni del mondo. Chiediamoci allora che cos'abbia di tanto speciale questa stagione da giustificare il suo valore di cesura storica; chiediamoci poi quali sono state le cause delle scoperte e le conseguenze di lunga durata.



In copertina:


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Nella seconda parte della lezione seguiamo la parabola di Mussolini dall'internazionalismo all'interventismo, convinzione che lo porta a condividere violente battaglie propagandistiche nella primavera del 1915 con Gabriele d'Annunzio. Dopo la guerra Mussolini fonda i Fasci di combattimento e si propone come figura rispettabile di un movimento di picchiatori formato di ex Arditi, futuristi, giovani scioperati cresciuto nel mito della guerra. Una serie di eventi segnano l'escalation delle violenze fino al culmine della Marcia su Roma, colpo di Stato sui generis che per responsabilità di Vittorio Emanuele III consegue l'obiettivo più grande: regalare a Mussolini il ruolo di presidente del Consiglio dei Ministri, avendo una sparuta pattuglia di soli 35 deputati eletti alla Camera. La lezione termina con una riflessione sulle ragioni della scelta del re e con la lettura del primo discorso di Mussolini alla Camera, sprezzante nei confronti delle istituzioni e del gioco liberaldemocratico.



In copertina: Vittorio Emanuele III di fronte alle sue responsabilitàvit


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