LINEA BIANCA Quarantasettezeroquattro
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- Storia
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LINEA BIANCA è un podcast che racconta la nascita del confine a Gorizia, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale
Si intrecciano in ogni episodio: parte storica, testimonianze d'archivio e racconto personale dell'autrice e del suo incontro con le città di Gorizia e Nova Gorica
Nella storia di questo territorio è complesso riuscire a separare e stabilire identità, avversari e alleati. Nonostante questa complessità, nel 1947 arriva un giorno in cui una linea di separazione passa e taglia in due ciò che prima era -se non unito- mescolato, eterogeneo e coesistente
Una linea bianca di gesso che divide una città, una piazza, un cimitero, amori, amicizie, famiglie
Questa è la storia di quella linea e di tutte le linee che prima ancora di quel taglio di gesso hanno tentato di separare, definire e dividere la complessità e la ricchezza di una città e delle persone che l’hanno abitata e che la abitano, ancora
Episodi:
01 Liberazione/Occupazione
02 Trgovski Dom
03 Manifestazioni
04 Confine
LINEA BIANCA è un podcast prodotto da 4704
Raccontato da Natalie Norma Fella
Scritto da Natalie Norma Fella e Alessandro Cattunar
Basato su ricerche storiche e interviste fatte da Alessandro Cattunar e Kaja Širok
Sound design di Natalie Norma Fella e Renato Rinaldi
Musiche originali di Marie-Hélène Massy Emond
Musica iniziale di Marie-Hélène Massy Emond tratto dall'opera "70 km" (produzione Centres d'exposition d'Amos et Val d'Or)
Grafiche di Giorgia Maurovich
Voce delle rubriche di Klaus Martini
LINEA BIANCA è parte del progetto “Topografie della memoria” realizzato con il contributo della Regione Autonoma FVG
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Linea Bianca - Trailer
LINEA BIANCA è un podcast che racconta la nascita del confine a Gorizia, a partire dalla fine della seconda guerra mondiale
Si intrecciano in ogni episodio: parte storica, testimonianze d'archivio e racconto personale dell'autrice e del suo incontro con le città di Gorizia e Nova Gorica -
01 Liberazione/Occupazione
ll giorno della fine di una guerra, di solito è ben fissato nella memoria della popolazione e nel calendario civile di uno stato.
Al giorno della liberazione si accompagnano emozioni e sentimenti ben definiti: gioia, entusiasmo, speranza.
A Gorizia le cose non sono così semplici.
Il primo maggio 1945 diventa per una parte della popolazione, il giorno della liberazione e per un’altra parte, l’inizio di una nuova occupazione militare -
02 Trgovski Dom
A Gorizia, già dai tempi dell’impero austro-ungarico, definirsi è decisamente complicato perché fattori oggettivi e soggettivi spesso non coincidono e le identità slovena, italiana, friulana e austriaca, spesso si mescolano generando quella che molte persone definiscono essere un’identità goriziana
Per il fascismo la presenza di altre identità e altre lingue oltre l’italiano rappresenta un problema e una minaccia che vengono affrontati con strumenti di repressione che vanno dalla riforma scolastica all'italianizzazione dei cognomi fino all’assalto al Trgovski Dom, l’edificio simbolo della comunità slovena a Gorizia -
03 Manifestazioni
I 42 giorni di Governo jugoslavo terminano il 12 giugno 1945
Gorizia resta in attesa dei trattati di pace e della definizione dei confini ufficiali
La questione dell’appartenenza nazionale torna ancora una volta come tema essenziale per la vita di chi abita questo territorio. Le comunità, italiana e slovena, scendono quindi in piazza a manifestare, a farsi sentire e a farsi vedere
A settembre del 1945 viene istituita la “Commissione per lo studio del problema confinario” con l'obiettivo di definire un’ipotesi di confine tra Italia e Jugoslavia
Tra il 26 e il 28 marzo 1946, mentre la Commissione si insedia alla prefettura di Gorizia, si tengono tutte le più importanti manifestazioni, organizzate da entrambe le parti, con lo scopo dichiarato di influenzare la decisione dei commissari -
04 Confine
Tra il 15 e il 16 settembre 1947, i soldati alleati, cartine alla mano, attraversano la città per tracciare il confine, stendere e tendere quella linea bianca che dividerà piazze, strade, case, campi, cortili e anche un cimitero
Quella linea e quella divisione perderanno definitivamente la loro dimensione materiale nel 2004 con l’entrata della Slovenia in Unione Europea