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Lunedì 27 Aprile mi sono dimenticato "chi sono oggi‪"‬ Cristian Disisto Podcast

    • Salute e benessere

Lunedì 27 Aprile mi sono dimenticato “chi sono oggi”.

Stanco, barbuto ed arrossato. Questa è l’unica cosa che conta.

Prima di spiegarti la riflessione che mi ha letteralmente colpito l’altro giorno, voglio raccontarti una banale situazione, di ogni giorno.

Molto spesso mi capita di parlare con persone attualmente non in forma (e non c’è nulla di male sia chiaro) che come difesa non fanno altro che dirmi:

“guarda che io due anni fa ero bravo, in forma ed ero riuscito anche ad essere costante”.

La mia risposta è sempre la stessa: “anche io 10 anni fa avevo i capelli, ma non per questo continuo a pettinarmi”.

Ironico, ma non troppo.

Ciò che ho sempre voluto dire con questa affermazione è che non conta nulla o meglio conta poco, ciò che hai fatto in passato. L’unica cosa che conta realmente è chi sei e cosa fai oggi, per essere meglio domani.

Fine del discorso.

Perchè dico conta poco? Perché in realtà se ci riflettiamo con attenzione, qualcosa potrebbe contare. Se lo abbiamo già fatto una volta, allora possiamo farlo ancora.

Abbiamo già imparato che se ci mettiamo impegno, possiamo farcela. Quindi da questo punto di vista, conta. Ma è tutto un altro discorso, che non voglio affrontare ora.

Perché tutto questo preambolo? Per un semplice motivo: Lunedì 27 Aprile mi sono dimenticato “chi sono oggi”.

Mi sono allenato, sono tornato dopo tanto tempo ad allenarmi con la metodologia di allenamento funzionale, ciò che amo veramente.

Qui la frase chiave è “dopo tanto tempo”. Ho ripreso quindi in mano i miei attrezzi del mestiere come kettlebell e clave e mi sono allenato, o meglio: ci ho provato.

Mi sono ben presto reso conto di non essere più all’altezza, ci ho messo qualche round a capirlo, perché non volevo ammetterlo. Ma è la realtà dei fatti.

Non parlo di non essere in forma, parlo specificatamente di allenarmi in questa maniera.

La mia realtà ad oggi è che sono 4 mesi che non mi alleno in quel modo, ho navigato tra gli impetuosi oceani di stravaganti esperimenti:

Dieta omad per 30 giorni, 100 burpees al giorno per 30 giorni, doccia gelata per 30 giorni, allenamento estremo per 30 giorni, digiuno di una settimana e così via.

Tutto, ma non allenamento funzionale.

Morale della favola: smetti, appunto, di raccontarti delle favole. L’unica cosa che conta è il tuo stato attuale.

Prima lo capisci, prima crei un nuovo percorso e prima arriverai al risultato desiderato.

“I pantaloni che abbiamo oggi non si allacciano con le foto di 5 anni fa”.

Non ieri, non domani. Oggi, adesso, è l’unica cosa che conta.

Cristian

Lunedì 27 Aprile mi sono dimenticato “chi sono oggi”.

Stanco, barbuto ed arrossato. Questa è l’unica cosa che conta.

Prima di spiegarti la riflessione che mi ha letteralmente colpito l’altro giorno, voglio raccontarti una banale situazione, di ogni giorno.

Molto spesso mi capita di parlare con persone attualmente non in forma (e non c’è nulla di male sia chiaro) che come difesa non fanno altro che dirmi:

“guarda che io due anni fa ero bravo, in forma ed ero riuscito anche ad essere costante”.

La mia risposta è sempre la stessa: “anche io 10 anni fa avevo i capelli, ma non per questo continuo a pettinarmi”.

Ironico, ma non troppo.

Ciò che ho sempre voluto dire con questa affermazione è che non conta nulla o meglio conta poco, ciò che hai fatto in passato. L’unica cosa che conta realmente è chi sei e cosa fai oggi, per essere meglio domani.

Fine del discorso.

Perchè dico conta poco? Perché in realtà se ci riflettiamo con attenzione, qualcosa potrebbe contare. Se lo abbiamo già fatto una volta, allora possiamo farlo ancora.

Abbiamo già imparato che se ci mettiamo impegno, possiamo farcela. Quindi da questo punto di vista, conta. Ma è tutto un altro discorso, che non voglio affrontare ora.

Perché tutto questo preambolo? Per un semplice motivo: Lunedì 27 Aprile mi sono dimenticato “chi sono oggi”.

Mi sono allenato, sono tornato dopo tanto tempo ad allenarmi con la metodologia di allenamento funzionale, ciò che amo veramente.

Qui la frase chiave è “dopo tanto tempo”. Ho ripreso quindi in mano i miei attrezzi del mestiere come kettlebell e clave e mi sono allenato, o meglio: ci ho provato.

Mi sono ben presto reso conto di non essere più all’altezza, ci ho messo qualche round a capirlo, perché non volevo ammetterlo. Ma è la realtà dei fatti.

Non parlo di non essere in forma, parlo specificatamente di allenarmi in questa maniera.

La mia realtà ad oggi è che sono 4 mesi che non mi alleno in quel modo, ho navigato tra gli impetuosi oceani di stravaganti esperimenti:

Dieta omad per 30 giorni, 100 burpees al giorno per 30 giorni, doccia gelata per 30 giorni, allenamento estremo per 30 giorni, digiuno di una settimana e così via.

Tutto, ma non allenamento funzionale.

Morale della favola: smetti, appunto, di raccontarti delle favole. L’unica cosa che conta è il tuo stato attuale.

Prima lo capisci, prima crei un nuovo percorso e prima arriverai al risultato desiderato.

“I pantaloni che abbiamo oggi non si allacciano con le foto di 5 anni fa”.

Non ieri, non domani. Oggi, adesso, è l’unica cosa che conta.

Cristian

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