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    • Salute e benessere
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    PODCAST IL SEGRETO DEL SORRISO, BIMBI IN SOVRAPPESO, LUNGHI VIAGGI PER CURARE IL TUMORE

    PODCAST IL SEGRETO DEL SORRISO, BIMBI IN SOVRAPPESO, LUNGHI VIAGGI PER CURARE IL TUMORE

    IL SEGRETO DEL SORRISO PERFETTO
        Da Laetitia Casta a Julia Roberts, a Ronaldinho: tanti vip hanno il ‘sorriso cavallino’ o ‘gummy smile’, che scopre un po’ troppo le gengive. Ma se per loro è una caratteristica distintiva, per chi si ritrova il sorriso alterato dopo un impianto dentale può diventare un serio problema, creando disagio e imbarazzo quando si sorride. Oltre una persona su due ha infatti le gengive molto sottili e questo aumenta il rischio di risultati esteticamente sfavorevoli dopo un impianto, se questo non viene ben programmato ed eseguito, tanto che si stima che a 6 mesi da un intervento non preciso, il 60% dei pazienti possa ritrovarsi con un sorriso gengivale. Lo segnalano gli esperti della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) durante il corso di aggiornamento in Chirurgia plastica parodontale e peri-implantare, che si è tenuto a Firenze, sottolineando che un impianto posizionato male, per esempio, aumenta 14 volte la probabilità che il margine della gengiva si ritragga cambiando il sorriso. “Il sorriso gengivale, o cavallino, è una condizione di nascita per circa il 10-12% delle persone e si definisce tale quando sorridendo si scoprono oltre 3 millimetri di gengiva – osserva Francesco Cairo, presidente SIdP e Professore di Parodontologia dell’Università di Firenze –. Molti ci convivono senza farsene un cruccio, ma intercettando il problema durante la crescita lo si può efficacemente correggere, per esempio con semplici interventi poco invasivi di gengivectomia per rimuovere e riposizionare il tessuto gengivale in eccesso, se questa è la causa dell’inestetismo”. 
     IN ITALIA IN SOVRAPPESO IL 19% DEI BIMBI DI 8-9 ANNI
     In Italia, il 19% dei bambini e delle bambine di 8-9 anni è in sovrappeso e il 9,8% è affetto da obesità, inclusi bambine e bambini con obesità grave, che rappresentano il 2,6%. È quanto emerge dai dati relativi al 2023 elaborati da 'OKkio alla Salute', il sistema di sorveglianza nazionale coordinato dal Centro Nazionale per la Prevenzione delle Malattie e Promozione della Salute (CNaPPS) dell'Istituto superiore di sanità, che è parte dell'iniziativa della Regione Europea dell'Oms 'Childhood Obesity Surveillance Initiative-COSI', presentati oggi nel corso di un convegno nella sede dell'Iss. Dalla prima raccolta dati, avvenuta nel 2008-2009 ad oggi, il sovrappeso mostra un andamento significativo in diminuzione mentre l'obesità, dopo una prima fase di iniziale decremento, è risultata tendenzialmente stabile per qualche anno, con un leggero aumento nel 2023. Come negli anni precedenti, la sorveglianza Iss ha coinvolto tutte le regioni e province autonome e ha arruolato oltre 50mila bambine/i e altrettante famiglie. I genitori hanno riportato che quasi 2 bambini e bambine su 5 non fanno una colazione adeguata al mattino, più della metà consuma una merenda abbondante a metà mattina, 1 su 4 beve quotidianamente bevande zuccherate/gassate e consuma frutta e verdura meno di una volta al giorno. Il 37% delle bambine e dei bambini consuma i legumi meno di una volta a settimana e più della metà di loro mangia snack dolci più di 3 giorni a settimana.
    TUMORE, UN PAZIENTE SU 4 PERCORRE 30 CHILOMETRI PER CURARSI
    Se accettare una diagnosi di cancro non fosse già abbastanza difficile, a complicare ulteriormente la vita di molti malati in Italia sono anche le distanze, sia quelle fisiche dai luoghi di cura che quelle emotive con la difficoltà di comunicazione con gli operatori sanitari coinvolti. Il 20% dei pazienti con un tumore, infatti, è costretto a percorrere oltre 30 chilometri per raggiungere il centro dove è in cura. Mentre circa il 50% dei malati avverte il bisogno di una maggiore attenzione di quella ricevuta da parte degli operatori sanitari e una migliore qualità della comunicazione medico-paziente. Questi sono alcuni dei dati emersi da una ricerca condotta da CIPOMO su quasi 1000 pazienti con il...

    • 6 min
    PODCAST SPECIALE FENTANYL. ISS: ALLERTA DI TERZO GRADO

    PODCAST SPECIALE FENTANYL. ISS: ALLERTA DI TERZO GRADO

    Il Fentanyl è un oppioide sintetico con proprietà analgesico narcotiche ed è circa 100 volte più potente della morfina, ma anche circa 100 volte più tossico. I suoi analoghi, più di 150 sono quelli illeciti al momento nel mercato nero, arrivano ad essere fino a mille volte più potenti della morfina. Gli esempi più comuni sono il Sufentanyl o il Carfentanyl.
    In Italia il Fentanyl viene utilizzato per scopi consentiti e sotto controllo medico come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico, spiega l’Istituto Superiore di Sanità. Nel mercato delle droghe, invece, può essere utilizzato come agente di taglio dell'eroina o anche al posto dell'eroina stessa. Il Fentanyl e i suoi analoghi possono essere prodotti nei cosiddetti kitchen laboratories, laboratori da cucina illegali e ciò, oltre a rendere la sostanza più potente, rende anche possibile la sua diffusione a un prezzo più basso. Occorre tenere presente che se è vero che si tratta di un prodotto cento volte più potente della morfina è altrettanto vero che è 100 volte più tossico poiché si lega in modo molto più potente ai recettori cerebrali degli oppioidi.  Questo meccanismo rende tra le altre cose più difficile, quasi impossibile, invertire l'overdose da Fentanyl con il naloxone, che è il farmaco generalmente utilizzato per intervenire nelle overdosi da oppiacei.
    Né l'eroina tagliata col Fentanyl né il Fentanyl da solo sono la "droga degli zombie". Si definisce tale una preparazione di eroina o di Fentanyl tagliati con la xilazina, anestetico e miorilassante veterinario, al momento utilizzato pochissimo in Italia, ma impiegato invece dal mercato illecito per fare un taglio che dia più potenza alla preparazione ma costi di meno. La xilazina produce delle ulcere cutanee negli arti superiori ed inferiori, soprattutto dove avviene l'iniezione delle preparazioni di strada da eroina. Queste ulcerazioni profonde rendono i consumatori zombie: da qui il nome utilizzato per definire questa droga.
    L’allerta di terzo grado (alert di terzo grado) è una comunicazione di massima urgenza che viene mandata a tutti gli operatori che hanno a che fare con i consumatori di sostanze d'abuso. Nei destinatari di questa comunicazione ci sono: tossicologie forensi, forze di Polizia, il Ministero della Salute, l'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), gli assessorati regionali alla Salute, i Pronto Soccorso, gli Ospedali. Gli alert sono coordinati dal Dipartimento delle politiche antidroga, il cui braccio operativo è il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Istituto Superiore di Sanità, si avverte che c'è un'allerta sanitaria per i consumatori di droga. L'allerta di grado 3 si riferisce a sostanze che possono provocare intossicazioni severe o morti, quale per esempio proprio il Fentanyl. Al momento, in Italia c'è un piano nazionale di allerta sul Fentanyl partito il 12 marzo scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
     A Perugia si è verificato il primo caso in Italia in cui è stata rilevata una preparazione da strada contenente questo oppioide sintetico e al momento tutte le Forze di polizia sono allertate, insieme alla Direzione Centrale Servizi Antidroga. Sono in corso delle indagini per vedere se il fenomeno è circoscritto o diffuso, conclude l’Istituto Superiore di Sanità. E’ allertata anche la magistratura, che deve dare l’autorizzazione all’analisi delle preparazioni da strada.
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    • 4 min
    PODCAST, CRITICHE ALLO STOP DEL NUMERO CHIUSO IN MEDICINA, INFEZIONI SESSUALI IN SVIZZERA, GRAVIDANZA IN ITALIA

    PODCAST, CRITICHE ALLO STOP DEL NUMERO CHIUSO IN MEDICINA, INFEZIONI SESSUALI IN SVIZZERA, GRAVIDANZA IN ITALIA

    NUMERO CHIUSO FACOLTÀ MEDICINA? NO DI ANAAO ASSOMED
    Lo stop al numero programmato a Medicina "dimostra ancora una volta che la cecità politica si sta ormai cronicizzando". Questo il commento di Pierino Di Silverio, Segretario Nazionale Anaao Assomed all'adozione da parte della Commissione istruzione del Senato del testo base che elimina il numero programmato a medicina. "Abolire il numero programmato- prosegue Di Silverio-, è una soluzione miope e sintomo di assoluta mancanza di visione futura o peggio di una visione futura che porterà a una nuova pletora medica che favorirà manodopera privata a basso costo. Tutto questo in netto contrasto con le dichiarazioni del Presidente del Consiglio dei ministri e del ministro della Salute sulla difesa del Ssn". In Italia "esiste il numero programmato e invece di investire in programmazione si aprono le porte a 70.000 giovanissimi studenti, confondendo il diritto allo studio con il diritto all'iscrizione alla Facoltà. Ma non resteremo in silenzio. Chiameremo a raccolta tutti gli studenti e gli specializzandi, tutta la categoria, promuovendo raccolta firme e manifestazioni in tutta Italia”, annuncia Di Silverio.
    CAMPAGNA INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI, IL SAFER SEX CHECK DI LOVE LIFE IN SVIZZERA  
    Entro il 2030 la Svizzera si prefigge di prevenire nuove trasmissioni dell’HIV e dei virus dell’epatite B e C nonché di ridurre l’incidenza delle altre infezioni sessualmente trasmissibili (IST). Questo è l’obiettivo della nuova campagna LOVE LIFE «Tutto pronto!», che ha appena preso avvio. Quest’ultima fornisce raccomandazioni di protezione e di test per la popolazione, personalizzate e adattate al rischio. A tal fine propone un safer sex check che indica come agire a livello individuale. La Svizzera ha alle spalle un lavoro di prevenzione pluriennale svolto con successo nel campo dell’HIV e dei virus dell’epatite B e dell’epatite C. Oltre che nell’ambito della prevenzione, promossa per esempio con le campagne LOVE LIFE, sono stati compiuti grandi progressi anche nel trattamento di queste malattie virali. Grazie al crescente numero di test è possibile individuare più spesso, e quindi trattare, anche altre IST. Inizialmente il concetto di «safer sex» si riferiva alle misure di prevenzione dell’HIV e il preservativo giocava un ruolo essenziale. Oggi comprende anche la protezione da altre infezioni sessualmente trasmissibili.
    GLI ITALIANI VORREBBERO PIU' DI 2 FIGLI MA NE FANNO UNO
    Gli italiani desidererebbero avere una media di 2,62 figli, nella realtà la media è che se ne hanno 1,03 figli. Un gap che evidenzia la complessità delle dinamiche sociali, economiche e personali che influenzano e modellano le decisioni familiari riguardo alla procreazione. Ipoteticamente, se ogni persona in Italia avesse in media 2,6 figli anziché 1.20, ci sarebbero circa 851.667 nascite all'anno rispetto alle 393.333 rilevate dall'Istat nel 2022. Da questo dato emerge che se le famiglie fossero poste in condizioni economico-sociali idonee, probabilmente si avrebbero più figli. E' quanto emerge da uno studio di Unimamma. L'indagine è stata condotta su un campione rappresentativo di 7.620 individui, di cui più del 99% donne. Il 76,22% del campione totale rientra nell'età tra i 31 e i 40 anni, mentre il 13.62% si colloca nella fascia tra i 19 e i 30 anni.
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    • 4 min
    PODCAST, LEGAME INTESTINO IRRITABILE E CUORE, SCENDE LA SPERANZA DI VITA IN ITALIA, SSN: TAGLI POSTI LETTO E MEDICI IN FUGA

    PODCAST, LEGAME INTESTINO IRRITABILE E CUORE, SCENDE LA SPERANZA DI VITA IN ITALIA, SSN: TAGLI POSTI LETTO E MEDICI IN FUGA

    UN LEGAME TRA LA SINDROME DELL’ INTESTINO IRRITABILE E IL SISTEMA CARDIOVASCOLARE
    Alcuni dei meccanismi biologici alla base della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) potrebbero essere in comune con le malattie cardiovascolari. Lo rivela lo studio di un gruppo di ricerca internazionale, comprendente scienziati dell’Università LUM, CNR, CEINGE e Università di Napoli Federico II, Monash University (Australia), CIC bioGUNE (Spagna) e dell'Università di Groningen (Paesi Bassi). La sindrome del colon irritabile è uno dei disturbi gastrointestinali più comuni in tutto il mondo e colpisce fino al 10% delle persone (donne più degli uomini) con una complessa varietà di sintomi che includono dolore addominale, gonfiore, diarrea e stitichezza, riducendo così significativamente la qualità della vita dei pazienti. Le cause dell’IBS non sono ben note,  la familiarità e la predisposizione genetica sono conosciute. I ricercatori hanno studiato dati provenienti da UK Biobank e Lifelines, due importanti biobanche del Regno Unito e dei Paesi Bassi, e hanno confrontato i profili di DNA di 24.735 persone con IBS e 77.149 individui sani. Hanno identificato 4 regioni del genoma, di cui 2 non segnalate in precedenza, dove alcune varianti del DNA sono più comuni nelle persone con IBS. I risultati, pubblicati sulla rivista “Cellular and Molecular Gastroenterology and Hepatology”, implicano complessivamente geni coinvolti in importanti processi fisiologici come il controllo della motilità gastrointestinale, l’integrità della mucosa intestinale e il ritmo circadiano. Il team ha anche analizzato le somiglianze tra la genetica che predispone all’IBS e quella di altre malattie comuni: oltre alla nota sovrapposizione con disturbi dell’umore e d’ansia come rivelato negli studi precedenti, hanno identificato un nuovo legame con varie condizioni e malattie del sistema cardiovascolare, inclusa l’ipertensione, cardiopatia ischemica e angina pectoris.

    SCENDE LA SPERANZA DI VITA IN BUONA SALUTE IN ITALIA
     L’Istat ha presentato l’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes). Attraverso l’analisi di un ampio set di indicatori statistici, integrata da approfondimenti tematici, il Rapporto offre una lettura approfondita dei livelli, delle tendenze e delle disuguaglianze di benessere, che si possono osservare nei 12 domini in cui si articola il framework Bes. Nel 2023 la speranza di vita è pari a 83,1 anni e risulta in aumento rispetto al 2022 (82,3), recuperando quasi del tutto il livello del 2019 (83,2 anni). Gli uomini con 81,1 anni di vita media attesa tornano allo stesso livello del 2019, mentre per le donne (85,2 anni) mancano ancora 0,2 anni (85,4 nel 2019). La speranza di vita in buona salute nel 2023 è pari a 59,2 anni e si riduce rispetto ai 60,1 anni del 2022.
    Tale riduzione ha riportato l’indicatore quasi al livello del 2019 (58,6 anni), ridimensionando l’incremento anomalo verificatosi tra il 2020 e il 2022 dovuto alla componente soggettiva, per effetto della più diffusa percezione di condizioni di buona salute in tempi di pandemia.
    Infine è pari a 10,6 anni la vita media attesa senza limitazioni a 65 anni, in aumento rispetto ai 10 anni registrati sia nel 2022 sia nel 2019.

    IN 2 ANNI (2020-22) -32.500 POSTI LETTO, TROPPI I MEDICI IN FUGA. A RISCHIO LE CURE
    Il Servizio sanitario italiano deve continuare a essere definito universalistico. Liste d’attesa, mancanza di medici, di ospedali e di posti letto, concorsi deserti, specializzazioni senza iscritti, progressivo definanziamento mettono a rischio il rispetto dell’articolo 32 della Costituzione e dei principi fondanti del modello di cura italiano.   In appena 2 anni, durante l’emergenza Covid, addirittura il numero dei posti letto è diminuito, e ne sono stati tagliati 32.508: nel 2020 erano 257.977, ridotti a 225.469 nel 2022. Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di...

    • 7 min
    PODCAST RISCHI INFLUENZA AVIARIA, GIOVANI E PROFESSIONE SANITARIA, PROBLEMI DEGLUTIZIONE NEI BAMBINI

    PODCAST RISCHI INFLUENZA AVIARIA, GIOVANI E PROFESSIONE SANITARIA, PROBLEMI DEGLUTIZIONE NEI BAMBINI

    INFLUENZA AVIARIA. EFSA: L' EVOLUZIONE DEL VIRUS SI PREVIENE CON LA SORVEGLIANZA SANITARIA
     Il virus dell'Influenza aviaria continua a diffondersi nell'Unione Europea e altre aree, causando un'elevata mortalità degli uccelli selvatici, ricadute sui mammiferi selvatici e domestici e focolai nelle aziende agricole. Una relazione scientifica dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) valuta i fattori di rischio per una potenziale pandemia influenzale e le relative misure di mitigazione. Gli esperti hanno identificato alcune specie di animali da pelliccia d'allevamento (come visone o volpi), che sono altamente sensibili ai virus dell'influenza, come possibili fattori di diffusione. Sebbene la trasmissione da mammiferi a mammiferi non sia ancora stata confermata, i mammiferi selvatici potrebbero fungere da ospiti ponte tra uccelli selvatici, animali domestici e esseri umani. Anche gli animali da compagnia, come i gatti, che vivono in casa e con accesso all'esterno possono essere un potenziale veicolo per la trasmissione. L'agricoltura in zone ricche di uccelli acquatici con produzione all'aperto o scarsa biosicurezza può facilitare l'introduzione del virus nelle aziende agricole e la sua ulteriore diffusione. Gli eventi meteorologici estremi e i cambiamenti climatici svolgono un ruolo aggiuntivo nell'evoluzione della situazione perché possono influenzare l'ecologia e la demografia degli uccelli selvatici e quindi influenzare il modo in cui la malattia si sviluppa nel tempo.
    IL 45% DEGLI UNDER 20 EUROPEI PUNTA A UNA PROFESSIONE SANITARIA
    Il settore sanitario è il terzo più ambito dai giovani europei, dietro solo a lusso ed educazione. Tra le professioni del mondo della sanità, le più ricercate sono quelle relative alla salute mentale. Questi i principali risultati della ricerca commissionata a Ipsos da Fondazione Clariane che fa luce sull'attrattività delle professioni sanitarie tra i giovani di 7 Paesi europei. Condotta tramite questionario online tra ottobre e novembre 2023, ha coinvolto 2100 giovani di età compresa tra i 16 e i 20 anni. Sono trecento i giovani di 7 Paesi (Francia, Germania, Italia, Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito e Spagna) che hanno così espresso la propria percezione riguardo al mondo delle professioni sanitarie, ma non solo. A livello aggregato, i giovani europei mostrano un alto livello di fiducia nell'abilità di trovare un lavoro dopo aver completato gli studi (75% si dichiara infatti fiducioso o molto fiducioso). Il dato si rivela alto anche in Italia (74%), uno dei Paesi analizzati con il tasso di disoccupazione giovanile più alto. Il bilanciamento tra vita privata e impiego è considerato il criterio più importante nella scelta del lavoro (60%); tra i fattori più citati, compaiono anche il fascino della professione (56%), l'atmosfera e le relazioni sul luogo di lavoro (50%) e il fatto che la carriera sia in linea con i propri valori (48%). Per quanto riguarda l'Italia, si evidenzia alta attenzione anche per i livelli salariali (58%) e l'opportunità di avanzamento di carriera (54%). Per i giovani dei 7 Paesi in cui è stata svolta l'analisi, il settore sanitario è il terzo settore più ambito dai giovani europei (45%), dietro a lusso (51%) e mondo dell'educazione (47%).
    PROBLEMI DI DEGLUTIZIONE, AL MEYER DI FIRENZE UN PERCORSO DEDICATO AI BAMBINI
    La popolazione pediatrica che presenta disordini della deglutizione e dell’alimentazione è molteplice e coinvolge numerosi bambini con disabilità dello sviluppo. All’interno della Struttura organizzata e complessa di Diagnostica per immagini dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer di Firenze si effettua da anni per i piccoli pazienti con disfunzioni deglutitorie un esame specifico e personalizzato. Quest’esame si...

    • 6 min
    PODCAST 120 MILA ITALIANI CON DISTURBO BIPOLARE, BATTERIE ALIMENTATE CON OSSIGENO DEL CORPO, LA COPPIA CHE BEVE VIVE DI PIU’

    PODCAST 120 MILA ITALIANI CON DISTURBO BIPOLARE, BATTERIE ALIMENTATE CON OSSIGENO DEL CORPO, LA COPPIA CHE BEVE VIVE DI PIU’

    DISTURBO BIPOLARE, SIP: UNA VITA 'IN ALTALENA' PER 120MILA ITALIANI
      Prima un'inspiegabile tristezza, stanchezza e apatia. Poi segue una fase di apparente benessere, euforia, coraggio e spregiudicatezza. Giù e su, poi ancora su e giù: convivere con un disturbo bipolare è come rimanere per sempre su un'altalena. Ma scendere si può, a patto di seguire le giuste terapie, che troppo spesso vengono prescritte in grandissimo ritardo a causa di diagnosi mancate ed errate. Il disturbo bipolare, infatti, viene troppo spesso confuso con la depressione e la diagnosi corretta può arrivare con dieci anni di ritardo. Nel frattempo, la vita dei malati può cadere a pezzi, letteralmente. Per questo, in occasione della Giornata mondiale dedicata al disturbo bipolare, la Società Italiana di Psichiatria lancia un appello ai medici e agli specialisti affinché non cadano nel tranello di diagnosi frettolose e sbagliate. E lo fa direttamente la presidente SIP, Emi Bondi, sulla home page del sito della SIP, psichiatria.it. l disturbo bipolare è una patologia psichiatrica piuttosto diffusa. Si stima che a soffrirne sia tra 1% e il 2% della popolazione italiana, circa 120mila persone. In tutto il mondo si stima che ne soffrano ben 80 milioni di persone. "Anche se si tende a volte a ironizzare sulla 'bipolarità' delle persone, si tratta di una malattia seria, che rientra tra i disordini psichici, è caratterizzata da oscillazioni dell'umore che vanno da episodi depressivi a episodi ipomaniacali e maniacali- spiega Bondi- Questo significa che si alternano fasi di profonda depressione, angoscia e tristezza a fasi di estrema euforia ed esaltazione che, talora, può sfociare in comportamenti spregiudicati e pericolosi per sé stessi e gli altri". Questa altalena di emozioni, spesso, non viene individuata correttamente

    LE BATTERIE IMPIANTABILI POSSONO FUNZIONARE CON L'OSSIGENO DEL CORPO
    Dai pacemaker ai neurostimolatori, i dispositivi medici impiantabili si affidano alle batterie per mantenere il cuore in funzione e attenuare il dolore. Ma le batterie alla fine si scaricano e richiedono interventi chirurgici invasivi per essere sostituite. Per affrontare queste sfide, ricercatori cinesi hanno ideato una batteria impiantabile che funziona con l’ossigeno nel corpo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Chem , mostra nei ratti che il design proof-of-concept può fornire energia stabile ed è compatibile con il sistema biologico. “L'ossigeno è la fonte della nostra vita- afferma l'autore corrispondente Xizheng Liu, specializzato in materiali e dispositivi energetici presso l'Università di Tecnologia di Tianjin. -Se riusciamo a sfruttare la fornitura continua di ossigeno nel corpo, la durata della batteria non sarà limitata dai materiali limitati all’interno delle batterie convenzionali”. Per costruire una batteria sicura ed efficiente, i ricercatori hanno realizzato i suoi elettrodi con una lega a base di sodio e oro nanoporoso, hanno poi impiantato la batteria sotto la pelle sul dorso dei ratti e ne hanno misurato la produzione di elettricità. “Poiché le cellule tumorali sono sensibili ai livelli di ossigeno, l’impianto di questa batteria che consuma ossigeno attorno ad esse può aiutare a far morire di fame i tumori. È anche possibile convertire l’energia della batteria in calore per uccidere le cellule tumorali- afferma Liu- Da una nuova fonte di energia a potenziali bioterapie, le prospettive per questa batteria sono entusiasmanti”.

    ALCOL, LE COPPIE CON ABITUDINI DI CONSUMO SIMILI POSSONO VIVERE PIÙ A LUNGO La coppia che beve insieme potrebbe anche vivere più a lungo insieme, afferma una ricerca dell'Università del Michigan. In un recente studio pubblicato su The...

    • 6 min

Recensioni dei clienti

5,0 su 5
4 valutazioni

4 valutazioni

smileitaly ,

Ah dimenticavo...

Gent Antonio Caperna

Il motivo per cui ho scritto la mail precedente: Faccio il dentista da 42 anni, sento il dovere di offrire e mettere a disposizione la mia esperienza/saggezza acquisita , per migliorare la vita di quante più persone possibili!

Buon lavoro

Enrico

cris76IT ,

bello!

molto interessante , comodo e simpatica anche la musica introduttiva. tante notizie anche sul sito a cui rimanda il podcast

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