30 episodes

Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.
Scopri il podcast originale  Smart City XL 

Smart City Radio24

    • News
    • 4.6 • 232 Ratings

Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.
Scopri il podcast originale  Smart City XL 

    Come riciclare le vaschette per alimenti, il rifiuto reietto che non ti aspetti

    Come riciclare le vaschette per alimenti, il rifiuto reietto che non ti aspetti

    Le vaschette per alimenti in polistirene estruso sono tra i rifiuti meno riciclati. Parliamo di quelle vaschette bianche in cui tipicamente vengono confezionate le carni e che, nel linguaggio comune, vengono chiamate vaschette di polistirolo. Contaminate proprio dal cibo che contengono, finiscono in discarica per il 95%. La cosa non è piaciuta a un team di studenti dell’Alta Scuola Politecnica che, in collaborazione con le due imprese GreenChemicals e Gamma Meccanica, hanno messo a punto un nuovo processo chiamato ORACLE. In questo processo le vaschette, una volta triturate, vengono lavate con CO2 liquida, la quale si è rivelata un ottimo solvente, in grado di estrarre i contaminanti alimentari, ripulendo le plastiche e rendendole così disponibili per il riciclo. Ce lo racconta Fabio Deorsola, professore di Ingegneria Chimica del Politecnico di Torino.

    Il gap dell’idrogeno - 2a parte

    Il gap dell’idrogeno - 2a parte

    Uno studio del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler ha stimato il gap di costo tra l’idrogeno verde e ciò che andrebbe a sostituirlo. Si tratta di un buon indicatore di quanta strada resta da fare per raggiungere una condizione di competitività. E, come abbiamo sentito nella puntata precedente, si tratta di una strada ancora lunga, soprattutto nell’ipotesi di una filiera basata su tecnologie europee e costi dell’energia italiani. Quanto è realistico, dunque, che questo gap si assottigli? E a quali condizioni? Ne parliamo con Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research e direttore del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler, incontrato a Padova in occasione del Festival Galileo.

    Il gap dell’idrogeno - 1a parte

    Il gap dell’idrogeno - 1a parte

    E’ una strada non facile quella dell’economia dell’idrogeno. Sono infatti ancora molte le incognite che circondano questo vettore energetico, ideale per l’ambiente dal punto di vista chimico, ma complicato dal punto di vista logistico. E soprattutto costoso, come dimostra uno studio svolto dal Centro Sustainable Energy di Fondazione Bruno Kessler, secondo il quale il combinato disposto di una filiera basata su tecnologie europee e costi dell’energia italiani richiederebbe, per renderla economicamente sostenibile, un incentivo variabile tra gli 8 e i 15 euro per chilogrammo di idrogeno. Un gap di costo decisamente troppo elevato, seppure da paesi europei come Spagna e Portogallo arrivino segnali completamente opposti, con le prime aste per l’idrogeno che si sono concluse con sussidi di pochi decimi di euro. Ce lo racconta Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research e direttore del Centro Sustainable Energy della Fondazione Bruno Kessler,  incontrato al Festival Galileo di Padova.

    Robee, il robot cognitivo che sogna la sanità

    Robee, il robot cognitivo che sogna la sanità

    Nell’immaginario collettivo, i robot sono macchine intelligenti, ma nella maggioranza dei casi sono in grado di svolgere compiti limitati e specifici e hanno pochissima flessibilità. Tuttavia, se il robot deve interagire direttamente con gli umani, è inimmaginabile che non abbia cognizione di ciò che gli stia intorno. Parliamo quindi di Robee, il primo robot umanoide cognitivo realizzato, certificato e commercializzato dall'impresa italiana Oversonic. I primi esemplari di Robee vengono già oggi testati in ambito industriale, dove vengono impiegati per affiancare lavoratori esposti a compiti usuranti e ripetitivi. Ma il vero obiettivo è la sanità. Ne parliamo con Fabio Puglia, presidente Oversonic Robotics, incontrato a Padova in occasione del Festival Galileo.

    I-heart: un cuore virtuale in cerca di leggerezza

    I-heart: un cuore virtuale in cerca di leggerezza

    I-heart, il cuore virtuale messo a punto al laboratorio MOX del Politecnico di Milano, è la più completa e sofisticata simulazione del cuore mai realizzata. Ne abbiamo già parlato qui a Smart City, ma in questa puntata cerchiamo di capire in che modo i ricercatori stanno cercando di alleggerire i calcoli richiesti, senza perdere in precisione. Infatti, arrivare a una simulazione più gestibile dal punto di vista computazionale è una condizione necessaria per fare di I-heart uno strumento utilizzabile nella pratica medica. Ne parliamo con Luca Dedè, docente di Analisi Numerica al Politecnico di Milano e ricercatore del MOX, incontrato al festival Galileo di Padova.

    Progetto THAITI

    Progetto THAITI

    La risonanza magnetica cardiaca è un esame fondamentale per la diagnosi di varie patologie, ma prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto che non sempre va a buon fine. Il suo esito infatti dipende dalla capacità dell’operatore di cogliere quello che in gergo si chiama tempo di inversione, quando nelle immagini si produce il massimo contrasto possibile. Sbagliare porta a immagini di bassa qualità, e quindi a dover prolungare l’esame o addirittura ripeterlo. Ma un team di ricercatori delle Università di Milano Bicocca e Ca’ Foscari, in collaborazione con l’Istituto Auxologico Italiano, ha messo a punto un nuovo software basato su tecniche di Machine Learning, che permette di stimare il tempo di inversione a partire da alcune peculiarità del paziente. Ne parliamo con Daniela Besozzi, professoressa all’Università di Milano-Bicocca e autrice del metodo TAHITI insieme a Marco S. Nobile, Daniele Papetti e Camilla Torlasco.

Customer Reviews

4.6 out of 5
232 Ratings

232 Ratings

U365 ,

Semplicemente istruttivo

Seguo questo podcast dall’inizio, posso dire che temi a volte complessi da comprendere, vengono espressi in maniera comprensibile. Avanti così…

Lisia01 ,

Una luce nel buio

Ottimo programma, breve, conciso e molto denso di informazioni. Punto di partenza per aprire la mente e per conoscere nuovi orizzonti. Grazie Melis.

Perryme ,

Un programma illuminante

In soli 7 minuti questo eccellente giornalista (fossero tutti così competenti!) riesce ad aprire la mente su quante prospettive di ricerca e sviluppo ci siano in Italia e non solo. Ne ho -quasi- imposto l’ascolto anche ai miei figli adolescenti!
Grazie Melis.

Top Podcasts In News

La Zanzara
Radio 24
Il Mondo
Internazionale
Non hanno un amico
Luca Bizzarri – Chora Media
Quello che i soldi non dicono
Chiara Albanese e Tommaso Ebhardt
La Confessione
Stefano Feltri; Federica Tourn; Giorgio Meletti
Stories
Cecilia Sala – Chora Media

You Might Also Like

Il Disinformatico
RSI - Radiotelevisione svizzera
Don Chisciotte
Will Media
Scientificast
Scientificast
Phastidio Podcast
Mario Seminerio
Start - Le notizie del Sole 24 Ore
Il Sole 24 Ore
Market Mover
Il Sole 24 Ore

More by Radio 24

La Zanzara
Radio 24
Focus economia
Radio 24
Tutti convocati
Radio 24
24 Mattino
Radio 24
Nessun luogo è lontano
Radio 24
2024
Radio 24