“Il caga dubbi” lo scrittore ignorante.. Marco Meloni
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- Society & Culture
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Cercherò di comunicare
e ti offrirò l'occasione
di aprire qualche porta...
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dieci - lavitafapaura
Pensieri e riflessioni di poco conto, di uno “scrittore ignorante”.
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Mi accorgo sempre più
che
riempio
le mie giornate di tanti impegni
per la paura di ritrovarmi
a pensare solo
con me stesso
ci sono momenti in cui
brucia dentro
talmente tanto
che vorrei saltare fuori
dal mio corpo
L’esistenza delle regole, oggi una precondizione della libertà, come se per essere liberi ci fosse bisogno di vivere dentro dei “recinti sorvegliati”.
Come un fattore, la mattina “libera” i suoi cavalli nel ranch e poggiato alla transenna orgoglioso li guarda correre e vivere in cattività;
quasi godesse a vederli felici di quel poco di libertà.
"… libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta”
la vita
è una moltitudine di avvenimenti
a cui il fato
ama scrivere
per poi riportarli
in maniera casuale
creando così
la moltitudine surreale della vita
Ci sono dei gg in cui
la vita fa schifo
e poi si muore
appartengo alle mie perplessità sono imprevedibile,
incosciente,
a pezzi
e se il mio cuore potesse pensare
be
forse si fermerebbe
La mia vera essenza è incomunicabile
poiché la linea che mi separa dalla realtà
è talmente sottile che la si può
solo
intuire
Il resto
è solo un vano tentativo di connessione
del mio io con la realtà. -
nove - ricordo ieri, come si fa a sentirsi bene con se stessi, io ancora non ci riesco.
Pensieri e riflessioni di poco conto, di uno “scrittore ignorante”.
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Cercherò comunque di comunicare
e ti offrirò l'occasione
di aprire qualche porta...
ricordo ieri come oggi
successe tutto all’improvviso
lo vidi davanti a me
un labirinto
umido e scarno come la cenere...
mi attendeva.
Ombroso allo sguardo, turbato,
più andavo avanti
e più ne capivo il significato
ornato da foglie d’incanto
in un giovedì qualsiasi di maggio...
non vedo,
la strada mi indica la via,
e le mani
mi guidano tra le pareti
in cui rigogliose crescono
le ortiche,
è ora...
le rettitudini
mi lasciano passare
ed io
ritrovo orme ormai note
in attesa di un altro passaggio.
ti ritrovi mai ad essere
così perso nei tuoi pensieri
da ignorare e dimenticare
ciò che ti circonda?
spesso si sceglie ciò che
suggerisce “l’intuizione
e non ciò abbiamo pensato, fatto e rifatto un milione di volte nella nostra testa...
esco la notte
principalmente per pensare al passato
trasportarlo nel presente e vedere che
cosa succede.
Le notti sono umide qua
e non sempre il profumo del mare si fa sentire
pertanto mi butto dentro in qualche viale alberato in cerca di conforto
di un profumo che dentro me andava ricordato.
Cos’è c’è che mi attrae costantemente
nel buio,
nell’oscurità,
nelle giornate storte,
dai desideri pensati e mai detti,
mi chiedo costantemente tantissime cose
forse inutili, a cui do troppa importanza.
Cosa c’è di così attraente
nelle vecchie case
quelle con le finestre in legno sempre aperte
e con le luci soffuse,
mi piace guardarci sempre
e scoprire come sarebbe stato essere li
viverci da sempre
per assaporare il gusto del passato
ed osservare le cose da un’altra aspettativa...
le case vecchie sono così affascinanti.
Quindi come si fa a sentirsi bene con se stessi, io ancora non ci riesco.
Si sa da che cosa si scappa
ma non si sa
che cosa si cerca... -
otto - vivo in balia di me stesso.
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Pensieri di un caga dubbi 2020, ora 2021.
Trovano origine all’interno del nostro corpo
percorrono l’anima,
sfociano calde come in un getto,
ardono dentro la nostra psiche
come fuochi fatui
come le pareti della nostra mente
ardono,
le chiamano PULSIONI.
Inconsapevoli momenti dell’essere
ci accarezzano la pelle
come sottili lenzuola
figlie dei primi freddi d’autunno,
morbidi cuscini ci abbracciano in viso
dove tu
ti lasci trasportare
nel sereno respiro
caldo del destino.
Vivo delle mie insicurezze
vivo con le mie incertezze
vivo dei miei risvegli durante la notte
vivo con le mie ossessioni
vivo con le mie piccole depressioni
vivo con la paura che non c’è
vivo manipolando i miei sentimenti.
Vivo con me stesso,
cammino fianco a fianco coi miei demoni,
l’amaro scende veloce in bocca,
cola verso il palato
assaporando tutte le mie emozioni.
Fuochi fatui di gioventù,
non ho giorni da preservare
ma neanche da cancellare;
maschere bianche,
senza volto
mi guardano ferme in cerchio
danzano intorno alle mie stelle
perché la notte oggi è per noi la notte
come sensazioni contrastanti,
è come se avessi un perenne desiderio inconscio di sbagliare
come se non potessi farne a meno.
Fotogrammi di una vita perfetta
riempiono il vuoto dei miei pensieri,
assomiglio a ciò che sono
ancora come oggi,
ancora come ieri.
Cosa c’è tra noi e la luce?
L’enorme voragine che ci divora
non ha fine
non ha via di uscita.
Il calore della luce si poggia sulle mie spalle
fugge lontana dai sentieri dell’ignoto
all’apparenza appare vuoto,
spento,
è impenetrabile la sua ventura
eppure,
noi
qualcosa
si spera di trovare;
cerchiamo il nostro destino?
Andiamo avanti per percorsi sconnessi
pieni di incertezze, dubbi e inquietudine,
quando poi
in realtà la luce è alle nostre spalle
basterebbe voltarci e tornare indietro...
perché continuiamo a camminare?
Per poter ricominciare. -
cinque – le mie perplessità, imprevedibile e incosciente.
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Cercherò comunque di comunicare
e ti offrirò l'occasione
di aprire qualche porta...
La vita è una moltitudine di avvenimenti
a cui il fato ama scrivere
poi
li riporta in maniera casuale
creando così
la moltitudine surreale della vita...
Profondo e inquieto
è il respiro nell’oscurità,
l’aria torbida della notte sospira portandomi da te.
Neon colorati s’infrangono sul viso freddo dell’autunno
che è ormai alle porte
che tutto ingiallisce,
come le vecchie foto che sanno di cassetto;
una breve istantanea della mia vita scorre lontana.
“l’occhio vede ciò che la mente conosce...”
e se un giorno fossimo noi a creare una nuova conoscenza delle cose, cambieremo la coscienza?
"Scrivere non è un'imposizione
o qualche suggerimento che m'hanno dato,
è così
quasi per caso
mi son ritrovato
a far dei sentimenti in versi,
in rima,
trasportati da strofe quasi incomprensibili.
Ignoranti pensieri che esprimono la parte peggiore di me
quella nascosta,
velata da un velo
tempestato di diamanti
i quali prendono luce
solo quando le mie dita
si abbattono violentemente
su una penna o su una tastiera...
...il resto rimane sempre all'ombra
al riparo
poiché attende sola
in disparte
il suo momento.
A chi mi chiede come faccio
o perché lo faccia
rispondo sempre con autorità e sicurezza:
"Non so darvi spiegazione alcuna
su tale avvento
poiché non scelgo io le parole
sono loro
che hanno scelto me." -
sette - solo, fatto di una quarantena di giudizio e silenzi...
sette - solo, fatto di una quarantena di giudizio e silenzi...
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Cercherò comunque di comunicare
e ti offrirò l'occasione
di aprire qualche porta…
"Sale piano
il sentore della pioggia,
l'amato grigiore
riempie i polmoni pieni di respiri.
Lo sguardo si perde
sulle vetrate velate
commosse dal calore,
il dito le tratteggia come un tempo
come ora…"
"Delle volte il richiamo del silenzio irrompe nelle mie membra
e li che sviluppo il mio io,
ascoltando in silenzio i perenni rumori
della mia testa…"
"la porta è aperta,
è silente,
immersa nell'oscuro stato di coscienza che attanaglia
colui che ne custodisce la chiave.
L’uscio non capisce quale sia la giusta collocazione della porta,
Tutti sanno aprire una porta
ma capita spesso che non ci venga data conoscenza
di cosa ci sia dietro il suo rigido velo
possiamo spostarlo,
possiamo entrare o per lo meno questa è l’idea.
Al contrario
quella chiusa
in cui non vi è passaggio,
è un'interruzione,
ma possiamo immaginare,
poiché inesorabile
sarà il pensiero
ad un'altra direzione…"
In realtà il buio non esiste,
il buio in realtà è assenza di luce.
La luce possiamo studiarla,
il buio no
per cui mi sento braccato
ascolto il respiro del silenzio
e tutto ad un tratto
mi accorgo dei miei vuoti…
“Ho un’emicrania,
mi pervade nella testa,
non mi da tregua,
è una persecuzione qualcosa che vuole uscire?
Non uscirà mai in parole o per lo meno come suoni
mai nessuno deve ascoltare il mio tormento.
Voglio che le percezioni sintetiche mi prendano,
sono sicuro
esse verranno
non mancano mai all’appuntamento.
Dopo che la mia mente avrà vomitato la trasmissione dei miei pensieri
puri,
veri come le rose che giacciono tra le spine,
in attesa che qualcuno le osservi
e le veneri per il loro profumo.
Sensazioni...”
Pensare alla felicità.
Un sogno dove si vola
verso il nulla e oltre,
verso i suoi confini,
sai che c’è una fine,
non ti preoccupare, pensa…
Quale fine e quali confini?
Il mio nulla non ha confini,
a parte i suoi angoli buoi e le sue stelle… che meraviglia,
vago solo in compagnia del volo
verso il nulla,
sempre più in alto.
Voglio atterrare,
la discesa è difficile perché non c’è gravità.
Sale come il vento
è la paura,
all‘improvviso una voce mi sussurra:
”tranquillo sei solo nel nulla dei tuoi ricordi.”
“Una volta ho immaginato una bella scena
un balletto
tante ballerine che danzano su una bellissima base musicale,
a tal punto che i loro volti
vengono attraversati da una salmastra goccia di felicità,
non ho mai visto così tanta bellezza e libertà
trasportate sulla rosa sfera della serenità.
Gli archi suonano,
i violini in totale armonia anch’essi suonano
e i flauti è come se volassero.
Chiedo,
trasportate pure noi ?
Il ballo,
il più sereno
donateci libertà e poesia vi prego,
non chiedo che libertà…
Nessuno risponde
allora mi chiedo, mi permettete almeno un ultimo ballo?
Un valzer isterico…
Non sprecherò l’occasione,
su in fretta
l’archetto è stanco,
per ora non ha intenzione di smettere,
per l'eternità
dovrà continuare...”
“Io sono il tuo non responsabile esterno” -
sei – indigestione d'anima, io.
Pensieri e riflessioni di poco conto
partorite da una mente semplice e malata di uno scrittore ignorante...
alcuni direbbero “questo è un caga dubbi”
ma in realtà sono solo vittima dei miei pregiudizi...
Cercherò di comunicare
e ti offrirò l'occasione
di aprire qualche porta…
L’essere come individuo è solo
la sua esistenza può dar vita a molteplici rinascite e vite del proprio io;
singolo ma molteplice.
"Luoghi che apparentemente possono sembrare senza senso
in "noi" prendono vita
perché solo a pochi
è data la conoscenza
dei sentimenti
che stanno
all'interno
della propria coscienza…"
"l'oscurità mi attende
riscopro me stesso guardando i miei spettri
i miei specchi riflettono la mia vera immagine
mi guardo dritto negli occhi e mi chiedo,
è ora di tornare?
Ricordi dal sapore amaro
l'anima nera
vuole tornare al suo posto
vuole restare
risale
come un' inchiostro macchia le viscere,
è indelebile.
Riposa dentro e vive fuori,
attraverserà l'epidermide
lascerà le sue tracce
perché inesorabile sarà il suo ricordo."
“Viviamo a pezzi
ogni tanto riusciamo a farli combaciare
altre invece
non c’è verso,
non si incontrano,
non si innescano,
non si esaltano...
Poi all’improvviso
ci sentiamo come ombre
inseguiamo la luce
alla ricerca del giorno
cibandoci della notte
poiché non vi è riflesso
senza ombra
e non vi è ombra
senza luce...”
"sono il risultato
di una bella
e sana
indigestione d'anima"