VERGOGNA: LA CULTURA DELLA MAGIA CHE NON AVETE!

Talking Magic
VERGOGNA: LA CULTURA DELLA MAGIA CHE NON AVETE! Podcast

Benvenuti al podcast che vi farà vergognare di fare magia e vi stimolerà a mettervi in pari con la cultura BASE che dovete avere. Se volete intervenire durante il podcast collegatevi ogni giovedì alle 21 sulla pagina Instagram di @talking_magic

  1. 24/04/2021

    Eugene Burger

    In questa puntata di #VERGOGNA Giuseppe Quattrocchi (@quixo_97) e Luca Marzari (@classiclooca) ci hanno parlato di Eugene Burger. Nato l’1/06/1939 a Chicago (Illinois) fu un grande prestigiatore professionista. Si laureò in teologia e insegnò per molto tempo religioni e filosofia all’università. Nel 1976 insieme al suo socio Erik Counce fondò la “Spirit Theatre Company”. Insieme a quest’ultimo scrisse anche uno spettacolo e la stesura durò circa 20 mesi. Durante questo periodo capì che quel mondo gli piaceva molto e decise di voler diventare un mago professionista. Infatti, nel 1977, all’età di 38 anni, lasciò il suo lavoro da insegnante universitario per dedicarsi a tempo pieno alla prestigiazione, passione che aveva fin dall’età di 10 anni. Nell’ambiente magico non fu un grande creatore di effetti, però, rielaborò, rendendo completamente suoi, molti giochi già esistenti. Fu anche un grande esponente della “Bizzarre Magick”. Infatti, dato il suo aspetto e la sua voce profonda, fu sempre un personaggio molto riconoscibile. Morì, a causa di un cancro, il 09/08/2017. All’interno delle sue opere è contenuta molta teoria magica e, nel 2012, finse un premio FISM speciale appositamente per quest’ultima. Sono molti gli argomenti che tratta nei suoi scritti, alcuni esempi sono l’utilità di avere uno script oppure l’importanza della pratica in magia. Mi raccomando non mancate alla diretta di Giovedì sul profilo di @talking_magic alle ore 21:00.

    33 min
  2. 31/03/2021

    Al Leech

    In questa puntata di #VERGOGNA Francesco Miglietta (@miglietta.francesco) ci ha parlato di Al Leech, conosciuto per essere il creatore del “Red Hot Mama” o più comunemente chiamato “Chicago Opener”. Nome vero Alfred Leech nacque il 19 Ottobre 1917 a Washington DC ma già dalla tenera età si trasferì a Chicago dove da più grande frequentò la Northwest University. Una volta finito il percorso di studi entrò nella Marina come Ufficiale delle comunicazioni nel Pacifico. Successivamente nel 1958, dopo aver finito il servizio, iniziò a lavorare per il “Newsweek Magazine”, la cui redazione si trovava a New York. Siccome al tempo era una rivista molto importante, questo lavoro gli permise di conoscere dei famosissimi maghi come Dai Vernon, Frank Garcia e Harry Lorayne. Fu anche presidente della campagna pubblicitaria per una convention organizzata dalla “IBM”(International Brotherhood of Magic) e dalla “SAM”( The Society of American magician) che trattavano argomenti come l’elevazione dell’Arte in magia, la promozione dell’armonia tra maghi e l’opposizione all’inutile esposizione pubblica di effetti magici. Al Leech morì nel 1974 a causa di un enfisema. Nella sua vita scrisse ben 8 fascicoletti riguardanti vari tipi di magia (carte, manipolazione con le palle di spugna e ditali). In ordine: Don't look now: a smart slant on misdirection (1948) ,For card man only(1949), Manipulating with Leech(1952), Card man stuff (1953), Handbook of card sleights (1954), Cardman Ship(1959), Super card man stuff(1965), Al Leech legacy (1980). Tutti questi scritti sono racchiusi nel libro “the complete Al Leech” pubblicato da Danny Rudnik e Roberto Giobbi nel 2014. Inoltre un altro libro che racchiude la sua magia è "A last look at Al Leech" pubblicato da Anthony Brahms. Mi raccomando non mancate alla diretta di Giovedì sul profilo di @talking_magic alle ore 21:00.

    9 min
  3. 27/03/2021

    Cardini

    In questa puntata di #VERGOGNA Gianluca Fecchio (@_gianluca.fecchio_) ci ha parlato di Cardini. Nome vero Richard Valentine Thomas Pichford , nacque il 24 Novembre 1895 nel Galles. Durante la Prima Guerra Mondiale si arruolò nell’esercito dove trascorse tutto il tempo libero ad allenarsi con la manipolazione delle carte. Grazie ai lunghi momenti di esercizio fuori al freddo acquisì la capacità di eseguire tecniche con le carte anche con i guanti. Nel 1916, sempre durante la guerra, si intossicò con dei gas e dovette stare in convalescenza per un lungo periodo durante il quale approfondì di molto i suoi studi sulla magia e decise che sarebbe diventato un professionista nel suo campo. Negli anni successivi non riuscì però a trovare ingaggi e decise quindi, nel 1923, di emigrare in Australia. Durante il viaggio in nave, mentre si esibiva con la gente, venne notato da un agente teatrale che successivamente lo assunse per lavorare in alcuni locali a Sidney(ricevendo paghe fino a 100 dollari a settimana). Cominciò così il suo successo e inizialmente come nome d’arte scelse Val Raymond. Nel 1926 decise di spostarsi in America e si esibì nei teatri di alcune delle più grandi città statunitensi dove conobbe anche la sua futura moglie e assistente Swan Walker. La sua fama continuò ad aumentare e cambiò il nome d’arte in Cardini(un omaggio ad Houdini e un’allusiano alla sua abilità con le carte). Nel corso degli anni ricevette una moltitudine di premi legati alla sua magia fra cui la proclamazione come più grande esponente magico del mondo dalla New England Magic Society nel 1958, il premio “Silver Wand Award” dal Magic Circle di Londra nel 1960, il titolo di “Master Magician” nel 1970 e di miglior mago del XX secolo dalla rivista Magic nel 1999. Cardini morì l’11 Novembre 1973 a Long Island. Il suo stile nella magia era unico e molto elegante. Per esempio in un suo spettacolo interpretava il classico signore elegante inglese al quale succedevano cose incredibili, “subendo” così la magia e rimanendo vittima degli eventi(come apparizioni e sparizioni incontrollabili di oggetti) facendo provare allo spettatore molteplici emozioni e facendo passare tutto come vera magia e non abilità tecnica. Di Cardini si ricordano e sono molto famose la “Cardini single production” e il “Cardini change”. Mi raccomando non mancate alla diretta di Giovedì sul profilo di @talking_magic alle ore 21:00.

    10 min
  4. 05/02/2021

    Eddie Fechter

    In questa puntata di #VERGOGNA @_.lamaaa.__ ci ha parlato di Eddie Fechter che si può definire come uno dei padri dei bar magician. All’anagrafe John Edwin Fechter nacque il 16/02/1916 a Buffalo(NY), aveva però origini tedeschi dato che i suoi genitori prima di farlo nascere vivevano a Straussberg(Germania). Fin da piccolo fu molto legato al mondo dei bar dato che suo padre ne gestì diversi. Quest’ultimo però, nel 1929, venne assassinato durante una rapina lasciando così il bar alla famiglia restante. A causa di questa morte Eddie si ritrovò nel mondo del lavoro fin da molto giovane e insieme a uno dei suoi 3 fratelli riuscì a portare avanti il bar di famiglia fino al 1931. Iniziò a fare magia al lavoro, all’inizio facendo con i clienti dei giochi(non di magia) che faceva spesso il padre e successivamente integrando degli effetti magici con carte e monete. Nel 1935 conobbe Evelyn Rogers che dopo soli 4 anni diventò sua moglie e rimasero insieme per tutta la vita. La magia non era l’unica passione per Eddie Fechter, infatti era anche appassionato di tatuaggi e gli capitò di fare qualche lavoretto con l’ago da tatuatore. Un’altra passione che aveva era il wrestling, infatti lui combatteva(si faceva chiamare Kid Ed) e solo fra il 1933 e il 1935 fece circa 100 match. Nel 1943 a causa della Seconda Guerra Mondiale dovette arruolarsi nell’esercito e ci rimase per ben 3 anni, continuando sempre ad esibirsi, e una volta ritornato a New York riuscì ad aprire il “Fechter’s Magic Bar”. Questo però non fu un grande successo poiché rimase aperto solo pochi mesi per problemi di licenze. Col passare del tempo la passione per la magia di Fechter aumentò sempre di più e continuò a far conoscere sempre di più il suo nome in giro. Nel 1952 lui e sua moglie aprirono il bar “Fechter’s”. Quest’ultimo a differenza dell’altro fu un vero successo e in poco tempo si sparse la voce e cominciò ad essere frequentato anche da molti maghi che si scambiavano giochi e idee. Questo stabilimento durò qualche anno e successivamente la coppia dopo aver abbandonato “Fechter’s” si stabilì in un hotel: il “Forks Hotel”. Nei primi anni si esibiva solo Eddie e unicamente nella zona bar, ma alla fine degli anni ’60 cominciò ad essere sempre più popolato e fu costretto a farsi aiutare da alcuni amici. Nel 1970 Eddie, Bill Okkal e Obie O’Brien ebbero l’idea di creare una mini-convention di maghi esperti in close-up. Così dopo aver radunato alcuni amici diedero inizio alla prima edizione del FFFF(Fechter’s Finger Flicking Frolic). Col tempo i numeri dei partecipanti iniziarono a crescere sempre di più, fino ad un certo punto in cui dovettero limitare i posti per i troppi partecipanti. Eddie Fechter morì il 31/03/1979 causa leucemia. Ci sono diversi testi su di lui fra cui 3 scritti da Jerry Mentzer(“Magician Nightly” e “Dice Holdout Methods For Magicians” nel 1974 e “The Magic of Eddie Fechter” nel 1993) e uno scritto da Paul A. Lelekis(2Eddie Fechter’s Magic at the Forks Hotel”). Mi raccomando non mancate alla diretta di Giovedì sul profilo di @talking_magic alle ore 21:00

    12 min
  5. 30/01/2021

    Jacob Daley

    In questa puntata di #VERGOGNA @quixo_97 ci ha parlato di Jacob Daley. Nacque il 26 Marzo 1897, non è certo però il luogo della sua nascita. Si pensa che sia nato in Russia ma poi trasferito a New York all'età di 3 anni. Si laureò in Medicina alla “Fordham University School of Medicine” e nei suoi anni universitari prese parte della SATC (Student Army Training Corps), un corpo fondato dal Dipartimento della guerra degli Stati Uniti d’America nel 1918 e che aveva come scopo di incoraggiare nei giovani studenti un'educazione sia militare che accademica, per far fronte alle possibili necessità richieste dalla Prima Guerra Mondiale. Venne poi congedato con grande onore. Jacob fu anche fondatore della "American Otolaryngologic Society for Plastic Surgery" e fece parte della SAM (Society of American Magician) e dell’IBM (International Brotherhood of Magicians). Cominciò ad appassionarsi alla magia nel 1934 dopo aver incontrato un mago amatoriale chiamato Dr. Henry C. Falk, che gli mostrò l’Hermann Pass e gli intimò di allenarlo fino a renderlo perfetto. Col tempo conobbe altri famosi maghi come Nate Leipzig, Sam Horowitz e Dai Vernon infatti la sua magia fu ispirata al primo di questi. Il suo idolo era Hofsinzer e il suo libro preferito era “L’esperto al tavolo da gioco” di S.W. Erdnase. Jacob si specializzò in carte, palline, bussolotti, anelli cinesi e sleight of hand. Inoltre fece uno studio sul Side Steal pubblicato nella terza edizione di "Expert Card Tecnique". Vinse lo Sphinx Award nel 1939 e il 17 Febbraio 1954 Jacob fu ospite all’ ”Art Directors’ Club Luncheon” a New York e lì intrattenne i presenti con la sua magia, guadagnandosi grandi applausi da parte del pubblico. Poco dopo, però, cadde dalla sedia battendo la testa. Dei medici intervenirono subito ma fu tutto inutile: il Dr. Daley morì sul colpo. Negli ultimi mesi della sua vita, Jacob, inventò e mostrò a Dai Vernon quello che oggi è un grande classico della cartomagia: una trasposizione fra assi rossi e neri. Lewis Ganson pubblicò poi l’effetto, nel 1957, nel “Dai Vernon Book of Magic”, chiamandolo “The Last Trick of Dr. Jacob Daley” in suo onore. Al giorno d'oggi sono molteplici le varianti di questo gioco famosissimo e molti maghi hanno costruito la propria. Mi raccomando non mancate alla diretta di Giovedì sul profilo di @talking_magic alle ore 21:00

    18 min

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