Uno bianca - Il romanzo criminale dell’Emilia-Romagna

Uno bianca - Il romanzo criminale dell’Emilia-Romagna

Per sette anni sono stati protagonisti di 23 omicidi, rapine in banche, uffici postali e armerie, attacchi contro persone inermi, extracomunitari, nomadi. Per sette anni hanno colpito soprattutto in Emilia-Romagna, con qualche incursione nelle Marche. Poi la cattura e la sconvolgente scoperta: gli autori dei crimini sono quasi tutti poliziotti. Al vertice della banda, i fratelli Roberto, Fabio e Alberto Savi. Confessano di avere agito per soldi, ma è così? Davvero non hanno avuto appoggi, complicità e coperture? Oppure quei crimini, molti dei quali senza movente, nascondevano qualcos’altro? E perché questa vicenda è costellata di depistaggi? E perché non sono stati scoperti prima? Se ci sono altri complici e altri moventi, non ci troviamo forse davanti a ventitré delitti irrisolti? In otto puntate, Antonio Iovane ripercorre insieme a molti dei protagonisti quella sanguinosa catena di eventi, per suggerire nuove sconcertanti conclusioni.

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  • Nel gennaio del 2013 una ragazza si toglie la vita dopo aver subito le violenze di alcuni coetanei. Si chiama Carolina Picchio ed è vittima dell’ennesimo caso di bullismo che finisce in tragedia. Ma da quella morte nascerà la prima legge europea in tema di bullismo. Com’è la situazione del bullismo oggi in Italia? Chi è che lavora nella prevenzione e nel contenimento del danno? E la legge sta funzionando? 'Bulli' è un viaggio dentro alla violenza tra studenti nelle scuole italiane. Attraverso le esperienze dirette di alcune vittime, alcuni esperti ma anche di ex bulli, raccontiamo un fenomeno in grande evoluzione e che sempre più si divide tra i banchi di scuola e i social network. Un podcast di Luigi Lupo.

  • L'autore dà voce alla sua rubrica quotidiana. La scrive ogni giorno da ventisette anni. Nemmeno lui ha ancora capito se si tratti di una forma di schiavitù o di vanità

  • In Russia il 1937 passa alla storia come l'anno del Grande Terrore, in cui Stalin solidifica il proprio potere eliminando rivali, dissidenti e chiunque sia sospettato di non seguire la sua linea. Anche Vladimir Putin ha creato oggi un Terrore in Russia, senza bisogno di riaprire il Gulag ma con effetti simili: assassinii politici, massacri, pulizia etnica. Come ha fatto a soggiogare la Russia? Enrico Franceschini ci racconta quali siano i tre elementi della sua "macchina del terrore".

  • On 10 April 1991 the Moby Prince ferry leaves from the port of Livorno towards Olbia, but at a distance of 2.7 nautical miles from the coast it collides with an oil tanker, the Agip Abruzzo. The crude oil enters the ferry and sets it on fire: 140 people die, only one man survives. According to the evidence, the culprit would be the crew of the Moby, whose members are all dead. But was commander Ugo Chessa really surprised by the fog? And did the people on board actually die within half an hour, as the trials established, or could they be rescued? Through the words of experts, witnesses and relatives of the victims, Moby Prince - Chronicle of a disaster tells a different truth. This story isn't over yet. A series by Antonio Iovane.

  • Le parole sono mondi da attraversare. Ne abbiamo scelte sei da percorrere insieme in un podcast. La prima è GUERRA, e fa male. Delle altre abbiamo bisogno per curarci e conoscerci. Sono, nell’ordine: CURA, IDENTITA’, SPECCHIO, FIDUCIA. L’ultima parola è SOGNO: chiude il percorso perché contiene il passato di ciascuno e il futuro di tutti.

  • Il 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince parte dal porto di Livorno in direzione Olbia, ma dopo 2,7 miglia nautiche si scontra con una petroliera, la Agip Abruzzo. Il greggio penetra nel traghetto incendiandolo: muoiono 140 persone, solo un uomo sopravvive. I processi attribuiscono la colpa all’equipaggio del Moby, i cui membri sono tutti morti. Ma davvero il comandante Ugo Chessa sarebbe stato sorpreso dalla nebbia? E le persone a bordo sono effettivamente morte entro mezz’ora, come hanno stabilito i processi, oppure potevano essere salvate? Attraverso le parole di esperti, testimoni e famigliari delle vittime, Moby Prince – Cronaca di un disastro racconta una verità diversa. Questa storia non è ancora finita. MOBY PRINCE - CRONACA DI UN DISASTRO è un podcast Gedi Visual Testi e interviste di Antonio Iovane Coordinamento giornalistico di Anna Silvia Zippel Musiche, sound design e montaggio Gipo Gurrado - Indiehub studio

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Per sette anni sono stati protagonisti di 23 omicidi, rapine in banche, uffici postali e armerie, attacchi contro persone inermi, extracomunitari, nomadi. Per sette anni hanno colpito soprattutto in Emilia-Romagna, con qualche incursione nelle Marche. Poi la cattura e la sconvolgente scoperta: gli autori dei crimini sono quasi tutti poliziotti. Al vertice della banda, i fratelli Roberto, Fabio e Alberto Savi. Confessano di avere agito per soldi, ma è così? Davvero non hanno avuto appoggi, complicità e coperture? Oppure quei crimini, molti dei quali senza movente, nascondevano qualcos’altro? E perché questa vicenda è costellata di depistaggi? E perché non sono stati scoperti prima? Se ci sono altri complici e altri moventi, non ci troviamo forse davanti a ventitré delitti irrisolti? In otto puntate, Antonio Iovane ripercorre insieme a molti dei protagonisti quella sanguinosa catena di eventi, per suggerire nuove sconcertanti conclusioni.

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