24 min

19 | Dal Molise una rete internazionale di donne per Tina Modotti BLISTER 💊 pillole culturali contro gli stereotipi

    • History

Tina Modotti è stata una delle più grandi fotografe del '900, una donna dal carattere moderno e rivoluzionario, vissuta in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che contribuirono a sconvolgere i suoi schemi artistici e influenzarono la sua produzione fotografica.

Sono meno noti i dettagli e le vicende della sua vita che la portarono a sacrificare l’arte per sostenere, con differenti ruoli, rivoluzioni e guerre civili, a compiere missioni in giro per l'Europa, a vivere una vita di stenti e sempre in fuga fino alla sua prematura morte.

Le sue opere, rimaste dimenticate per decenni, riemergono negli anni '70 quando la Modotti viene riscoperta come intellettuale anticonformista, apprezzata per qualità artistica e capacità tecniche in un’attività nella quale fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini, fotografia e fotoreportage.

La sua eredità è oggi ispirazione per iniziative culturali, tra memoria collettiva e sostegno all'emancipazione femminile, grazie ad una rete internazionale passante per un piccolo paese del Molise, Bonefro, dove dal 2016 è conservato uno dei più consistenti archivi a lei dedicati, grazie al minuzioso lavoro di raccolta portato avanti negli anni da Christiane Barckhausen, una delle massime esperte e riconosciuta biografa di Tina Modotti.


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Con Elisabetta Bignami e Giovina Caldarola.


Per i contributi all'interno della puntata si ringraziano:

Remedios RegaladoGiuliana Ganzini di Gilda in citta'_UdineChristiane Barckhausen



Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

Le immagini, i contenuti citati nella puntata e tutte le altre informazioni sono sul canale Instagram e sul blog Blister il podcast.

Tina Modotti è stata una delle più grandi fotografe del '900, una donna dal carattere moderno e rivoluzionario, vissuta in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici che contribuirono a sconvolgere i suoi schemi artistici e influenzarono la sua produzione fotografica.

Sono meno noti i dettagli e le vicende della sua vita che la portarono a sacrificare l’arte per sostenere, con differenti ruoli, rivoluzioni e guerre civili, a compiere missioni in giro per l'Europa, a vivere una vita di stenti e sempre in fuga fino alla sua prematura morte.

Le sue opere, rimaste dimenticate per decenni, riemergono negli anni '70 quando la Modotti viene riscoperta come intellettuale anticonformista, apprezzata per qualità artistica e capacità tecniche in un’attività nella quale fino ad allora si erano contraddistinti soprattutto uomini, fotografia e fotoreportage.

La sua eredità è oggi ispirazione per iniziative culturali, tra memoria collettiva e sostegno all'emancipazione femminile, grazie ad una rete internazionale passante per un piccolo paese del Molise, Bonefro, dove dal 2016 è conservato uno dei più consistenti archivi a lei dedicati, grazie al minuzioso lavoro di raccolta portato avanti negli anni da Christiane Barckhausen, una delle massime esperte e riconosciuta biografa di Tina Modotti.


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Con Elisabetta Bignami e Giovina Caldarola.


Per i contributi all'interno della puntata si ringraziano:

Remedios RegaladoGiuliana Ganzini di Gilda in citta'_UdineChristiane Barckhausen



Post produzione audio: Manuel Iannuzzo.

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