Epicuro Giorgio Moretti
-
- Society & Culture
-
Discorsi sul tardi.
Ogni lunedì un episodio e una illustrazione. Ideato da Giorgio Moretti, con Marco Carandente e Nunzia Boccassini.
Per aggiornamenti seguiteci su Instagram @epicuropodcast
-
20. Sul proprio corpo
In quest'ultimo episodio discutiamo dei nostri corpi e di come li percepiamo, soprattutto nella dissonanza che si verifica tra ciò che vediamo di noi stessi e ciò che vedono gli altri.
Il proprio corpo inizialmente risulta un luogo di confronto con chi ci guarda dove troviamo conferme o smentite delle nostre percezioni, ma l'obiettivo che ci sembra comune a tutti noi è raggiungere un rapporto d'amore con la nostra corporeità. Sentirsi costantemente attraenti è patologico come lo sarebbe sentirsi costantemente non attraenti, in condizioni normali oscilliamo tra l'una e l'altra percezione.
La capacità di amare il proprio corpo significa dunque riuscire a smarcarsi tanto dalle conferme quanto dalle smentite che gli altri possono darci, per raggiungere finalmente un'indipendenza emotiva dal giudizio altrui. -
19. Sui vecchi
Questa sera discutiamo del rapporto con la tradizione, percepita come vecchia, e su quanto possa inquinare la nostra giovinezza con una pressione che ci appare non del tutto giustificata.
Ci è sembrato che la vecchiaia sia relativa a chi parla, trovandola anche nella nostra età, e che dunque l'unica vera chance per evitare i vecchi errori è imporsi di farne di nuovi. -
18. Sul cambiare
Questa sera torna come ospite Nunzia, con lei abbiamo discusso del cambiare se stessi e le cose intorno a sé. Quanta capacità di azione abbiamo verso l'esterno? E quanto di quello che succede dentro di noi è in nostro potere?
Abbiamo visto che il cambiamento è un'accettazione. Un lasciar andare, anche dolorosamente, per aprirsi a una nuova possibilità di vita, o a una nuova persona. Non siamo però riusciti a trovare un antidoto per la frustrazione che si sente quando invece non si è riusciti a cambiare nulla, ma ci sembra che l'approccio migliore sia saper distinguere cosa è dipeso da te da ciò che non poteva dipendere da te. -
17. Sulla malattia
Episodio speciale con la conduzione di Marco attraverso il significato della malattia. Una malattia è uno dei modi in cui ci esprimiamo: somatizzando, avendo dei disturbi, saper capire questi segnali significa essere in contatto con se stessi ed è un'opportunità per amarsi un po' di più.
Ci è sembrato che la resilienza, parola ultimamente inflazionata, sia la risposta giusta a un qualsiasi tipo di disagio fisico o mentale che subiamo; ma soprattutto la consapevolezza che l'affrontare questi disagi sia una questione trasversale a tutta l'umanità, ci rende più sereni nell'accettare di doverci convivere senza rifiutare la malattia come espressione di sé. -
16. Sulla superficialità
Questa sera discutiamo delle nostre superficialità e su ciò che di noi resta in superficie. Essere una persona superficiale è una questione di approccio alle cose, non di mancanza di contenuti, e dal più profondo dei romanzi potremmo comunque non arricchire noi stessi se non lasciamo che le cose possano scendere in profondità.
Ci è sembrato quindi che evitiamo questa discesa non per sciocchezza ma piuttosto perché ci crea un disagio, visto che ci mette di fronte eventualmente ai nostri limiti e a ciò che preferiremmo restasse nascosto nelle nostre profondità. -
15. Sul curriculum
Che rapporto esiste tra il foglio con le mie competenze e me come lavoratore? Ma soprattutto: quanta parte di me finisce in un curriculum? Stasera abbiamo discusso con Luca dell'inviare e del ricevere un curriculum, di ciò che sarebbe bene scriverci e cosa invece è assolutamente necessario non mettere.