Il giorno delle locuste

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Il giorno delle locuste

Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

  1. 20/12/2024

    Il giorno delle locuste di venerdì 20/12/2024

    Ultima puntata dell’anno e quindi tracciamo bilanci e vediamo prospettive. La crisi della manifattura europea esplosa in tutta la sua rilevanza parte da lontano, accelerata dalla speculazione energetica post-COVID e dalla guerra in Ucraina. Il motore economico continentale si è bloccato, producendo una dinamica domino che ha colpito soprattutto Francia e Italia. Ora la prospettiva di una tregua potrebbe avere un effetto positivo, anche se la dinamica dei prezzi energetici, nonostante le dichiarazioni e le ipotesi di provvedimento europeo, rimane totalmente condizionata dalle origini di questa speculazione. La dimostrazione del peso della speculazione si vede proprio in questi ultimi giorni: lo racconta in modo super tecnico il Quotidiano Energia. In settimana c’è stata anche la riunione del consiglio direttivo della FED: la banca centrale USA ha tagliato i tassi dello 0,25% come previsto, ma ha mandato KO i mercati finanziari come non accadeva da agosto, annunciando minori tagli nel 2025 a causa dei ritorni dell’inflazione. Il 2025, con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, apre diverse incognite sul fronte economico: innanzitutto lo shutdown. L’attività del governo federale si bloccherà dalla mezzanotte di oggi dopo la bocciatura della proposta di Trump. Lo shutdown secondo le analisi sull’impatto di episodi simili. Nel 2013 lo stop durò 16 giorni e costò al PIL statunitense del 6%, anche se una parte è stata temporanea e una parte duratura. Moody’s ha annunciato che sarebbe pronta a togliere la tripla A, unica agenzia tra le principali a non avere ancora declassato il rating. Poi c’è il tema valute. La vittoria di Trump ha avuto l’effetto immediato di produrre un apprezzamento del biglietto verde, ma la fiammata si è spenta. Ieri intanto lo yen giapponese è sceso nuovamente dopo che il neo governatore della BOJ ha annunciato che intende tenere i tassi allo 0,25% per un lungo tempo, confermando il livello più basso tra le principali economie. Il Giappone è impegnato nell’annuncio shock della possibile fusione Honda-Nissan, che sembra destinata a produrre un’accelerazione delle concentrazioni nell’automotive. Nascerebbe il terzo player mondiale, anche se la fusione è prevalentemente difensiva, stante la drammatica situazione finanziaria di Nissan che avrebbe risorse solo per un anno ancora. Ovviamente l’annuncio di questo merger ha rilanciato le indiscrezioni sul futuro di Stellantis-Renault. Su tutto il tavolo lanciato da VDL e il nuovo calo delle vendite in Europa, mentre Volkswagen cerca di trovare un accordo per evitare la chiusura di tre impianti. La mossa di Unicredit su Commerz, ma ormai sembra che la situazione sia bloccata e lo rimarrà almeno sino a dopo le elezioni a Berlino. Più mobile invece la situazione su BPM-MPS, con trattative segrete in corso per capire le reali intenzioni di Credit Agricole. Bancarotta per la Santanché a causa del fallimento di KI Group, scoop della stampa. Continua la guerra familiare in casa Agnelli. Chiudiamo con i consumi record del carbone: raddoppiati negli ultimi 30 anni alla faccia degli accordi sul clima.

    47 phút
  2. 22/11/2024

    Il giorno delle locuste di venerdì 22/11/2024

    Il fine settimana conclusivo della COP29 probabilmente non produrrà un documento conclusivo, una "cover letter" come la chiamano i negoziatori. Sul tavolo della COP29 c'era soprattutto il tema della finanza per i PVS. La bozza del documento finale è stata pubblicata all'alba di Baku, cioè nella notte italiana, considerando che ci sono 3 ore di fuso orario. Si tratta di 15 pagine che, tolte le premesse delle prime due cartelle, iniziano le parentesi sulle cifre mancanti, mentre è ormai deciso che le caratteristiche del flusso finanziario (se a debito o a fondo perduto) non saranno decise a Baku. La COP azera è stata, per ora, soprattutto l'apoteosi dei lobbisti fossili, con molti esponenti nelle delegazioni ufficiali degli Stati, come ha evidenziato Re Common. I lobbisti fossili a Baku sono 1773. Passiamo al capitolo giudiziario: gli Stati Uniti sono in prima pagina con il mandato d'arresto per gli Adami, i miliardari indiani legatissimi a Modi, e per la condanna a 18 anni di carcere del fondatore di Archegos Capital Management, Bill Hwang. La condanna è da connettere al fallimento da 100 miliardi di dollari che ha, tra l'altro, influito in maniera determinante nel collasso di Credit Suisse, poi salvata dal governo federale mediante una fusione con UBS. Per Adami, figlio e nipote, ieri è scattata la richiesta di arresto internazionale per tangenti e altri reati finanziari. Sempre più vicina il possibile break up di Chrome da Google, come vuole il Dipartimento della Giustizia USA e l'antitrust, che rischia, però, di essere smantellato da Trump. Sul famigerato DOGE (Department of Government Efficiency) c'è stato un ampio intervento sulle colonne del Wall Street Journal di Elon Musk e Vivan Ramaswamy, co-chair del fantomatico Department, imprenditore farmaceutico. Torniamo sulle crypto perché il tetto dei 100.000$ è vicinissimo. La settimana scorsa abbiamo ricevuto critiche per come abbiamo messo sullo stesso piano Bitcoin con Dogecoin, la meme di Musk. Non era né poteva essere un parallelismo perché il panorama è molto ampio e variegato, da Cardano a Tether, passando per le prime DAO. Non sarà facile applicare la tassa sugli ultra-ricchi che è indicata nel documento del G20. Il prof. Santoro, che oggi non è riuscito a collegarsi per delle sessioni di lavoro a cui sta partecipando del Fondo Monetario sulla ricostruzione dei sistemi fiscali in Iraq, ci offre un'analisi di questo passo del G20 che, come abbia ricordato più volte, è stato fortemente voluto dal Brasile. Clamoroso attacco del presidente della Regione Lombardia a Bankitalia, che ha registrato la frenata dell'economia (nettamente sotto la media nazionale). A pesare sempre il calo della produzione industriale. Ieri nuovi dati negativi dal mercato dell'auto, la Bild ha aperto con il titolo a caratteri cubitali "Der Auto Crash". È la stessa BCE a vedere alti rischi per l'economia EU. Le imprese statunitensi stanno riempiendo i magazzini per contenere l'effetto Trump sui dazi. Tornata prepotente la speculazione sul gas: i fondi hedge scommettono sul rialzo (producendolo per ora sulle bollette di famiglie e imprese). La scommessa vale metà dei consumi italiani di un anno.

    43 phút

Giới Thiệu

Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Gianmarco Bachi e Andrea Di Stefano si addentrano nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

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