Moda & LifeStyle con Raffaella Manetta

Realizzato da Ideality Studios Podcast Solution
Moda & LifeStyle con Raffaella Manetta

E’ un format radiofonico ideato da Ideality Podcast Studios e condotto da Raffaella Manetta, che da anni lavora nella comunicazione e nel settore Moda. Il format vuole dare voce a tutte quelle figure professionali che rappresentano il patinato mondo del Fashion System. Fashion news, Trend del momento e Must Have faranno da colonna sonora alla trasmissione donandole quel lato Glamour e Scintillante. Il format andrà in onda ogni Mercoledi alle 17.00 e in Replica la domenica alle 16.00 su Radio Eterea e Radio Fashion. Sul sito ufficiale www.modaelifestyle.it troverete tutte le info.

  1. Raffaella Manetta oggi vi condividerà l'evento Arte & Fuoco – Enchanting Elegance 2024

    18 DIC

    Raffaella Manetta oggi vi condividerà l'evento Arte & Fuoco – Enchanting Elegance 2024

    Nella prestigiosa location The View Lugano si è tenuto il prestigioso evento Arte & Fuoco – Enchanting Elegance 2024 con la Media Partnership di Celebre Magazine. Una vera e propria esposizione di lusso con 30 espositori, organizzata per il periodo natalizio sotto la direzione del rinomato Hotel The View. Questo evento aveva lo scopo di mettere in contatto diretto gli ospiti con i visitatori, i quali, su invito, hanno potuto ammirare, esplorare e acquistare straordinarie creazioni uniche e di altissimo valore. Gli espositori offrivano una vasta gamma di prodotti, dai raffinati gioielli d'autore ai preziosi orologi, dagli abiti di lusso su misura alla presentazione di immobili di pregio, fino a barbecue di design esclusivi. Il tutto è stato arricchito dall' intrattenimento di alto livello, con maghi illusionisti, gruppi musicali di blues e jazz, e l'incantevole Babbo Natale con i suoi Elfi. Non sono mancati i prelibati piatti di degustazione preparati da tre grandi chef, accompagnati da straordinarie bollicine; il tutto si è concluso con uno spettacolare show di fuochi d'artificio e un suggestivo paesaggio mozzafiato sul golfo del lago di Lugano. Durante lo show, i visitatori hanno potuto immergersi in un'atmosfera di eleganza e meraviglia, scoprendo ogni angolo di questo evento esclusivo. L'Hotel The View, con la sua posizione privilegiata, offre una vista panoramica che si sposa perfettamente con l'ambiente lussuoso dell'evento, creando un'esperienza sensoriale indimenticabile. Gli ospiti hanno avuto l'opportunità di interagire direttamente con i creatori e i designer, comprendendo le storie e le ispirazioni dietro ogni opera esposta. Questo contatto personale ha reso l'evento non solo un luogo di acquisto, ma anche un momento di connessione e scoperta del mondo del lusso artigianale. In un contesto dove l'arte si fonde con l'innovazione, ogni elemento presente all' Enchanting Elegance 2024 è stato pensato per esaltare la bellezza e la raffinatezza del made in Italy, offrendo un'opportunità unica di esplorare il meglio del design contemporaneo. La manifestazione aveva promesso di far vivere un evento memorabile, dove il lusso avrebbe incontrato la tradizione e l'innovazione in un perfetto connubio di stile e sofisticatezza; posso confermare che le aspettative iniziali sono state abbondantemente rispettate. Arte & Fuoco Design: In questo straordinario contesto, l'arte del Maestro Milo è stata svelata per la prima volta al pubblico internazionale, unendo l'arte applicata al raffinato mondo dell'industria artigianale di DiamondFire, leader nella creazione di barbecue di design. Questa originale fusione ha spinto il grande artista a mettere in gioco la sua maestria pittorica, dando vita a una serie di pannelli in vetro fuso, progettati per decorare, completare e rendere ancor più speciale il prezioso barbecue, il quale, con la sua forma esagonale, trae ispirazione dalla geometria della natura. La sinergia tra le due arti – quella metallica e quella pittorica, quella tecnologica e quella creativa, quella del design e dell'arte – ha generato una fusione perfetta, creando un prodotto scultoreo e di efficienza culinaria davvero unico. I visitatori sono stati rapiti dalla capacità del Maestro Milo di trasformare il vetro in opere d'arte vibranti e dinamiche, che catturano la luce e l'immaginazione, rendendo ogni barbecue non solo un oggetto di uso quotidiano, ma una vera e propria opera d'arte da ammirare e contemplare. Ogni pezzo è unico, con dettagli che riflettono la passione e l'attenzione per l'artigianato di alta qualità, rendendo ogni barbecue un capolavoro esclusivo.

    5 min
  2. Raffaella Manetta oggi vi condividerà gli aggiornamenti sul convegno dell'intelligenza artificiale.

    12 DIC

    Raffaella Manetta oggi vi condividerà gli aggiornamenti sul convegno dell'intelligenza artificiale.

    Nella rinomata Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma, sede del Senato italiano, si è tenuto un convegno sull'intelligenza artificiale, organizzato dall'associazione FDS e Teleambiente, su iniziativa del Senatore Andrea De Priamo. Tra i relatori di spicco troviamo: il senatore De Priamo, Valerio de Gioia (consigliere della corte d'appello), William Nonnis (analista tech alla presidenza del consiglio), Cosimo Accoto (filosofo tech), Claudia Conte (attivista per i diritti umani) e Sergio Cutrona, autore del libro "Direzione Felicità: viaggio di un ricercatore spirituale", insieme a molte altre figure illustri. Particolarmente rilevante è l'intervista a Nikita Pelizon, artista versatile e cantante, qui per presentare il suo ultimo brano Unika. Il testo incisivo della canzone evidenzia come la costante esposizione a feed in un'epoca di incertezze possa facilmente causare confusione interiore e mancanza di fiducia in se stessi. Nikita Pelizon, già attiva nell'ultimo anno nelle scuole italiane per discutere di dipendenza dai social e cyberbullismo attraverso il progetto Gap, ha recentemente rilasciato un'intervista a Gloria De Curtis, rappresentante dell'associazione FDS. Durante l'intervista, ha evidenziato come l'intelligenza artificiale, oggi uno strumento di punta, possa rappresentare un'opportunità straordinaria, ad esempio, fungendo da assistente ideale o fornendo risorse a chi non ha grandi possibilità economiche. Tuttavia, ha anche messo in guardia sul fatto che il progresso tecnologico potrebbe allontanare le persone dall'importanza dello studio e dallo sviluppo delle proprie capacità personali, come dimostrato nei recenti utilizzi del chatbot AI di Google, Gemini, da parte dello studente statunitense Vidhay Reddy. Il furto d'identità è un'altra questione cruciale, così come la necessità di sviluppare rapidamente leggi efficaci e una rete di sicurezza attiva per proteggere gli utenti nell'Era Digitale. Questi temi sono stati introdotti durante l'intervista, insieme all'invito a riscoprire la vita reale, lontana dagli schermi, e a prestare attenzione al mondo tangibile, caratterizzato da relazioni umane e dalla bellezza della vita. È importante godere delle piccole cose, come ammirare il cielo e apprezzare la meraviglia della natura. Nel suo ultimo singolo, UNIKA, Nikita mette in evidenza come l'eccessiva dipendenza dalla tecnologia possa influire negativamente sul benessere individuale e sulla percezione della vita. Secondo l'artista, la società si è adattata a un mondo mediato dallo schermo, che, pur offrendo infinite opportunità, rischia di alienare le persone: "La società si è adattata a un display che ti mostra il mondo, mentre ci allontana completamente." Ha anche menzionato il Goal 16 dell'Agenda 2030 dell'ONU, mettendo in evidenza il crescente fenomeno del cyberbullismo nei social media, che provoca gravi danni nella vita degli adolescenti e non solo. Questo obiettivo mira a garantire la riduzione di tutte le forme di violenza.

    5 min
  3. Raffaella Manetta oggi vi condividerà le tips della fashion Week di Lisbona.

    5 DIC

    Raffaella Manetta oggi vi condividerà le tips della fashion Week di Lisbona.

    Dalla manifattura al design, l'evoluzione di Lisbona per diventare una capitale della moda La capitale portoghese si è affermata come una delle principali mete turistiche in Europa, attirando nomadi digitali e investitori facoltosi in cerca di nuove opportunità. L'evoluzione della città non è priva di attriti, ma è accompagnata dal desiderio di trasformare un mercato tradizionalmente associato alla produzione tessile e calzaturiera, che garantisce la produzione in loco per un'ampia gamma di aziende europee: marchi di lusso, conglomerati del fast-fashion e persino piccole etichette indipendenti. La casa di moda francese Dior ha aperto il suo primo negozio portoghese nella capitale alla fine dello scorso anno. Situato sull'Avenida da Liberdade, questo viale alberato accoglie brand dai posizionamenti nel lusso accessibile come Massimo Dutti oltre alle principali maison presenti in città, come Louis Vuitton, Burberry, Michael Kors o il multimarca Fashion Clinic. Il colosso spagnolo Inditex ha inaugurato lo scorso settembre nella capitale del Portogallo una mega-boutique di 5.000 metri quadrati per la sua catena Zara con un intero piano dedicato alla decorazione e una sala da tè che offre, tra le altre cose, i famosi "pasteis de nata" portoghesi. Il designer João Magalhães nel suo laboratorio - ModaLisboa L'estetica portoghese, grafica e gioiosa, si sta facendo spazio sui social network. Da diversi mesi, sulle piattaforme proliferano i video "get ready with me" di giovani ragazze portoghesi, che mescolano tessuti, colori, volumi, stampe e accessori con una personalità che rivisita il famoso stile scandinavo in chiave più estrosa e audace. Molti reel e video di TikTok mettono in risalto i marchi preferiti dalle influencer portoghesi o i negozi dove possono trovare i loro vestiti colorati. All'evento hanno preso parte molte celebrità, influencer, giornalisti di moda e professionisti di diversi ambiti creativi, tra cui moda, fotografia e arti visive. "ModaLisboa è un'opportunità per incontrare persone interessanti e fare networking," affermano due imprenditori britannici che risiedono a Lisbona da un anno e hanno avviato un nuovo spazio di coworking. Confronto di stile, design e culture  La sfilata di Constança Entrudo, stilista di Central Saint Martins con esperienza in marchi come Balmain e Peter Pilotto, è stata un momento chiave della settimana. Famosa per i suoi design sperimentali e la maglieria, ha presentato la sua ultima collezione nell'auditorium Lisa, includendo una collaborazione con Timberland. Il designer João Magalhães ha creato una performance interattiva nel suo laboratorio, permettendo agli ospiti di interagire con gli abiti e i modelli. Grazie al formato "see now, buy now", è stato possibile acquistare immediatamente gli articoli. Formata alla Kingston University di Londra, Juana Duarte ha proseguito il suo impegno nella conservazione del patrimonio culturale portoghese attraverso il suo marchio Béhen. Questo progetto si concentra sulla salvaguardia delle tecniche ancestrali e del know-how artigianale tramite l'upcycling. D'altro canto, il marchio minimalista di streetwear Hibu ha reinterpretato la controcultura messicana degli anni '90, le "Modern Cholas", traducendola in capi nostalgici con tagli unisex. Le calzature portoghesi sotto i riflettori  L'iconico designer di scarpe e accessori Luis Onofre ha rinunciato alla sua tradizionale sfilata a Porto per presentare per la prima volta le creazioni del proprio brand omonimo alla Fashion Week di Lisbona, uno dei grandi successi di questa edizione. In qualità di presidente di Apiccaps, l'associazione dedicata all'internazionalizzazione e professionalizzazione dell'industria calzaturiera nazionale, Onofre ha organizzato una presentazione collettiva dal titolo "Portuguese Shoes" presso la sede dell'agenzia pubblicitaria Havas, con la partecipazione di diversi marchi, come Ambitious, Carlos Santos, Leather Goods by Becinto e molti altri.

    5 min
  4. Raffaella Manetta oggi vi condividerà le tips della Fashion App DREST

    27 NOV

    Raffaella Manetta oggi vi condividerà le tips della Fashion App DREST

    Drest presenta il suo rilancio, nuove collaborazioni con Versace, i Fashion Awards e molto altro L'app mobile Drest dedicata allo styling della moda ha annunciato un significativo rilancio, introducendo una serie di nuove funzionalità che offrono una narrazione profonda e modi significativi ed eloquenti per immergersi nell'universo della moda. L'azienda combina il divertimento con contenuti editoriali, creando una cosiddetta esperienza di intrattenimento interattiva "reale-virtuale-reale". Questa proposta è rivolta a un "pubblico globale estremamente appassionato e coinvolto di amanti della moda", con l'obiettivo di "stimolare la creatività degli utenti e offrire ore di coinvolgimento". Cosa implica quindi il rilancio? In primo luogo, altri marchi di lusso si sono aggiunti alle 260 etichette già presenti sull'app. Tra questi, possiamo trovare nomi illustri come Alaïa, Casablanca, Diesel, Self-Portrait, Balmain, Bottega Veneta, Burberry, Chloé, Fendi, Gucci, Loewe, Maison Margiela, Miu Miu, Prada, Valentino, Jacquemus, Pucci, JW Anderson, Marine Serre, Christian Louboutin, Jimmy Choo, 16Arlington e molti altri.I partner coinvolti in questo rilancio e i collaboratori che offrono articoli e giochi personalizzati comprendono Versace, i The Fashion Awards 2024 presentati da Pandora e Manolo Blahnik. L'esperienza di Drest trae ispirazione da un flusso di sfide editoriali e narrazioni legate a eventi culturali e di moda del mondo reale. Gli utenti sono invitati a creare look digitali utilizzando i prodotti delle più recenti collezioni dei designer. Possono iniziare scegliendo tra una selezione di modelli-avatar di diverse etnie e corporature; successivamente, hanno l'opportunità di applicare trucco e acconciature realizzati da talenti e marchi del settore; infine, possono selezionare tra una vasta gamma di location per ambientare i loro servizi fotografici in tutto il mondo. Il nuovo Drest invita il pubblico a partecipare virtualmente a eventi esclusivi brandizzati in tempo reale. Questi eventi si presentano come viaggi interattivi e prevedono il completamento di attività, l'interazione attraverso contenuti speciali e la possibilità di sbloccare regali virtuali firmati. Le collaborazioni con Versace e i Fashion Awards sono essenziali per l'app. Durante i mesi di novembre e dicembre, i giocatori avranno l'opportunità di interagire con entrambi i brand attraverso una Quest (o missione) e un Evento VIP, due novità del gioco che "li porteranno in esperienze creative". Versace sarà il primo marchio a lanciare le missioni, offrendo sfide personalizzate, premi digitali esclusivi e prodotti in-game, specificamente legati alla nuova "Tag Bag" di Versace. L'evento VIP offrirà un'esperienza di storytelling interattivo, permettendo agli utenti di partecipare virtualmente ai Fashion Awards. Gli utenti potranno affrontare delle sfide utilizzando prodotti di una selezione dei marchi nominati, insieme ai gioielli del principale partner dell'evento, Pandora. Drest ha collaborato anche con Sam McKnight per creare acconciature esclusive per l'evento e ha commissionato una mappa personalizzata di Londra all'illustratrice britannica Alice Tait, che guiderà i partecipanti in un viaggio attraverso West London fino alla sede dell'evento, la Royal Albert Hall. L'azienda ha dichiarato che questi viaggi coinvolgenti "permettono agli utenti di vivere l'esperienza di essere veri VIP della moda, con la possibilità per alcuni fortunati di vincere prodotti reali o esperienze che non possono essere acquistate con il denaro".E ha sottolineato che gli utenti "non si limitano a esplorare, scoprire e conoscere marchi, prodotti ed eventi nel settore della moda, della bellezza e dello stile di vita di lusso - inclusa una transizione fluida per acquistare oggetti reali - ma creano e condividono contenuti con il mondo, diventando partecipanti attivi in una conversazione culturale più ampia."

    6 min
  5. Raffaella Manetta oggi vi proietterà nel Fashion System 2025

    21 NOV

    Raffaella Manetta oggi vi proietterà nel Fashion System 2025

    L'industria della moda si prepara ad affrontare un 2025 caratterizzato da grande tumulto e incertezze. Si è verificato un tanto temuto rallentamento ciclico. I consumatori, influenzati dal recente periodo di alta inflazione, stanno diventando sempre più attenti ai prezzi. Inoltre, stiamo assistendo a un'inattesa crescita delle imitazioni e a un boom del mercato dell'usato, o meglio, del "pre-loved", senza precedenti. Anche i problemi macroeconomici del commercio globale e il cambiamento climatico rappresentano fattori critici per il settore della moda. Di conseguenza, il 2025 potrebbe rappresentare un momento cruciale per molti marchi, che potrebbero essere meno agili nell'adattarsi al nuovo mercato. Queste sono alcune delle conclusioni tratte dal McKinsey Global Fashion Index, che analizza le prospettive del settore moda, evidenziando una previsione di ricavi in diminuzione. Anche il settore del lusso, che ha trainato la creazione di valore negli ultimi anni, mostra un calo significativo, sebbene non in tutti i paesi, come nel caso del Giappone e dell'India. E così sarà il settore non-lusso a guidare l'intero aumento del profitto economico per la prima volta dal 2010 (escluso il Covid-19). I leader del settore moda intervistati nel sondaggio annuale BoF-McKinsey State of Fashion Executive Survey hanno mostrato un atteggiamento pessimista, simile a quello dell'anno precedente. Solo il 20% prevede un miglioramento nel sentiment dei consumatori per il 2025, mentre il 39% si aspetta un deterioramento delle condizioni del settore. In particolare, Il settore beneficerà della diminuzione dell'inflazione e dell'incremento del turismo in Europa, della resilienza delle persone ad alto patrimonio netto negli Stati Uniti e dei nuovi fattori di crescita in Asia per contrastare l'incertezza sulla spesa dei consumatori in Cina, che si sta ancora riprendendo dalla pandemia. La Cina continuerà a essere il fulcro della regione, tuttavia, a causa delle sfide macroeconomiche che sta affrontando, i marchi si orienteranno verso altri mercati asiatici, in particolare Giappone, Corea e India.La sfida per i marchi consiste, senza dubbio, nel mantenere l'attenzione dei consumatori, che stanno sempre più valorizzando il prezzo. Questo trend sta anche stimolando la crescita dei segmenti di rivendita e dei negozi off-price. I marchi devono convincere i clienti del valore dei loro prodotti rispetto al prezzo premium. Un modo per farlo è migliorare l'esperienza d'acquisto, specialmente ora che i consumatori stanno tornando a fare shopping in negozio ai livelli pre-pandemia in molte parti del mondo. Tuttavia, i rivenditori devono ricordare agli acquirenti cosa apprezzano dell'esperienza in negozio. Questo processo inizia con un personale adeguatamente formato, in grado di assistere e ispirare i clienti. Con il ritorno al retail fisico, i mercati del lusso hanno incontrato delle difficoltà. L'anno prossimo, i mercati online di massa potrebbero affrontare una situazione analoga. Gli esperti di e-commerce stanno esplorando nuove modalità per facilitare la scoperta dei prodotti. Gli acquirenti, che in passato erano sopraffatti dalla vasta gamma di opzioni offerte da molti negozi online, ora esprimono frustrazione per la difficoltà di individuare ciò che cercano. Un altro aspetto interessante del report riguarda i target di riferimento. Sebbene l'industria della moda abbia storicamente focalizzato l'attenzione sui consumatori più giovani, la "Generazione Silver", composta da clienti over 50, sta aumentando sia in percentuale rispetto alla popolazione totale che nella spesa per la moda. Nel 2025, i marchi potranno beneficiare dell'attenzione rivolta a questi clienti spesso trascurati. Non tutti i marchi riescono a implementare questi cambiamenti con la stessa efficacia. Spesso, sono i marchi più giovani e "sfidanti", privi di preconcetti storici riguardanti prodotti, negozi e clienti, a spiccare.

    6 min
  6. Raffaella Manetta, oggi vi introdurrà nell'universo di Anton Giulio Grande.

    14 NOV

    Raffaella Manetta, oggi vi introdurrà nell'universo di Anton Giulio Grande.

    Quando si pensa alla moda, si immaginano immediatamente abiti brillanti che sfilano sulle passerelle più prestigiose del mondo. Tuttavia, questo rappresenta solo un aspetto dell'enorme universo della moda, in cui il made in Italy gioca un ruolo fondamentale.   Questo settore, talvolta definito alta moda, sembra voler enfatizzare la sua superiorità rispetto a realtà più piccole.   Tuttavia, esiste una vasta gamma di attività artigianali, la cui tradizione e importanza non sono inferiori, anzi, in molti aspetti, sono il vero motore di questo settore che, come molti altri, ha subito una flessione inevitabile a causa della crisi economica.   È naturale che il mondo delle passerelle sia sempre il punto di riferimento per ogni stilista, che sogna di vedere le proprie creazioni esibite su un grande palcoscenico.   Questo era anche il sogno di Anton Giulio Grande, la cui passione per la moda è nata con lui. Fin da piccolo, Anton Giulio ha sempre dimostrato una naturale inclinazione per la bellezza, un forte senso estetico e un amore profondo per l'arte e le attività creative, in particolare per il disegno.   Attraverso la televisione, le riviste patinate e il cinema, mille immagini hanno animato la sua mente, alimentando la sua passione, ispirata dai grandi couturier italiani come Valentino, Versace e Ferré. La sua visione di fascino è qualcosa di indescrivibile, capace di evocare sentimenti ed emozioni uniche, permettendo a Grande di creare bellezza e di vivere costantemente a contatto con essa. Il suo atelier rappresenta un ritorno alle origini della moda, una maison couture tradizionale nella sua città natale nel sud Italia. I suoi prodotti di lusso vengono esportati anche all'estero, nei Paesi emergenti, sempre in cerca di tutto ciò che è made in Italy.   Le creazioni di Anton Giulio riescono a rendere la donna sexy, glamour, sensuale, ma al contempo elegante.   Da bambino sognava di disegnare abiti per le splendide soubrette dei programmi del sabato sera, e grazie al suo talento è riuscito a realizzare questo ambizioso progetto. Oggi, Anton Giulio Grande è uno degli stilisti più amati dalle star della televisione, e i suoi abiti sono protagonisti in molti spettacoli e fiction.   Nato a Lamezia Terme, ha studiato al Polimoda di Firenze, dove ha ricevuto il premio come Miglior allievo in occasione dei vent'anni della scuola, e successivamente al Fit di New York. A soli 23 anni ha partecipato alla sfilata di piazza di Spagna e nel 2001 ha ottenuto un grande successo a Milano Collezioni; ha lavorato per prestigiose maison come Gattinoni e Sorelle Fontana, lanciando poi il suo marchio nel 1996.   Oggi, Grande è uno degli stilisti haute couture più stimati, non solo perché veste donne bellissime e famose – come Belen Rodriguez, che ha indossato un suo abito a Sanremo – ma anche perché nelle sue interviste sottolinea sempre che non è necessario avere un fisico perfetto per indossare le sue creazioni.   Infatti, quando disegna, pensa a una donna con una forte personalità, una di quelle che, quando entra in una stanza, si fa subito notare e ricordare a lungo. Il successo delle sue collezioni non dipende solo dalla visibilità derivante dal mondo delle celebrità, ma dalla qualità dei capi, realizzati interamente a mano, avvalendosi dell'esperienza artigianale della sua terra, in laboratori dove non si utilizza nemmeno la macchina da cucire.    Tra le celebrità che indossano i suoi abiti troviamo Valeria Marini, Alba Parietti, Nina Moric, Aida Yespica, Pamela Prati, Belen Rodriguez, Anna Kanakis, Eva Grimaldi, Elenoire Casalegno, Anna Valle, Claudia Gerini, Natasha Stefanenko, Martina Colombari, Cristina Chiabotto e Manuela Arcuri, oltre ad Anna Falchi.   È inevitabile, date le sue origini calabresi, accostarsi alla figura del più famoso figlio di questa regione, Gianni Versace, sebbene Anton Giulio non sia più un giovane prodigio, ma un grande professionista affermato nel mondo dell'alta moda.   Il nostro viaggio nel mondo dell'eleganza e del charme termina qui, grazie per averci seguito dalla vostra radio preferita. A presto con i microfoni di Moda & Lifestyle, la vostra finestra sul mondo del Fashion System!

    4 min
  7. Raffaella Manetta oggi andrà a condividere le storia della designer Cristina Bonucci.

    7 NOV

    Raffaella Manetta oggi andrà a condividere le storia della designer Cristina Bonucci.

    Il legame tra moda e arte è oggi più forte che mai, con stilisti che attingono costantemente ispirazione dal mondo dell'arte per creare collezioni iconiche. Prendiamo, ad esempio, Yves Saint Laurent, che nel 1965 rese omaggio a Piet Mondrian, trasformando le sue opere geometriche in abiti leggendari, o Elsa Schiaparelli, che collaborò con Salvador Dalí per realizzare il celebre "Lobster Dress", un perfetto esempio di surrealismo indossabile. Attualmente, designer come Raf Simons per Dior e Maria Grazia Chiuri reinterpretano opere di artisti come Andy Warhol e Georgia O'Keeffe, dimostrando come la moda possa fungere da potente strumento di espressione artistica. [gallery columns="2" size="full" link="file" ids="904,903"] In questo contesto, Cristina Bonucci, stilista dell'immagine e artista, indaga il confine tra moda e arte. Con una carriera in continua evoluzione, esplora come gli abiti possano raccontare storie, esprimere emozioni e rendere tangibili esperienze personali. Il suo lavoro non si limita a moda né a arte; è un linguaggio che trasforma ogni capo d'abbigliamento in un mezzo narrativo. Tra le sue opere, la mostra "Costumi d'Impronta" segna un momento significativo. Questa esposizione, tenutasi nel suggestivo Museo del Tessuto e del Costume di Spoleto, ha messo in evidenza la capacità dell'artista di far dialogare due mondi che raramente si incontrano. I capi sono ispirati a un ciclo di Impronte creato dall'artista nel 1998-99, recensito da Julian Zugazagoitia, uno dei nomi più influenti nel panorama artistico internazionale, che ha scoperto l'artista proprio grazie a quel ciclo di lavori e che attualmente è Direttore del 'The Nelson-Atkins Museum of Art' di Kansas City. "Nei 'Costumi d'Impronta', gli abiti realizzati non sono semplici vestiti: sono opere uniche, concepite come pezzi d'arte che raccontano storie e identità personali. Gli abiti, realizzati a mano con materiali pregiati e tecniche sperimentali, rappresentano non solo il corpo, ma anche il carattere e le emozioni di chi li indossa. Questo progetto ha dimostrato come la moda possa trascendere la sua funzione estetica e diventare un mezzo per esprimere la profondità dell'essere umano". Proseguendo lungo questa strada, la designer ha sviluppato un nuovo progetto ambizioso, "Vèstiti d'arte" & "Vestìti ad arte", che rappresenta il culmine del suo percorso creativo. Con questo servizio esclusivo, Bonucci continua la sua missione di creare abiti unici e personalizzati, trasformando l'abbigliamento in un'esperienza straordinaria e plasmando il mondo del personal styling in chiave artistica. "Vèstiti d'arte" è dedicato alla creazione di abiti esclusivi, personalizzati per riflettere la personalità e le emozioni di chi li indossa. Ogni capo è progettato come un'opera d'arte unica, con un processo che inizia dalla collaborazione con il cliente per comprendere le sue esperienze e aspirazioni, per poi tradurle in abiti attraverso tessuti, forme e colori. Il progetto si sviluppa in diverse fasi. Si inizia con il dialogo tra designer e cliente, che permette di comprendere chi sia la persona di fronte a lei, le sue esperienze, le sue emozioni e, soprattutto, i suoi desideri. Sulla base di questa conoscenza, viene creato un bozzetto che racchiude tutte queste sfumature. L'abito diventa così un'opera d'arte pensata per una persona specifica, cucita letteralmente su misura. Ogni dettaglio, dal tessuto ai colori, dalle decorazioni alle finiture, è studiato con attenzione per riflettere la personalità e le emozioni del cliente, spiega Cristina Bonucci. "Vestìti ad arte", invece, rappresenta una collezione di capi ispirati a opere d'arte o correnti artistiche, dove l'abito funge da reinterpretazione creativa del mondo artistico. In questa linea, trae ispirazione da opere o periodi artistici specifici, trasformandoli in abiti, rendendo così l'arte qualcosa di portabile e quotidiano.

    5 min
  8. Rafaella Manetta oggi andrà a condividere le Tips del brand Daphne Milano

    30 OCT

    Rafaella Manetta oggi andrà a condividere le Tips del brand Daphne Milano

    Con un approccio che unisce tradizione e innovazione, Daphne Milano si distingue per la sua capacità di amalgamare il fascino senza tempo del design classico con le attuali tendenze. Ogni collezione è un tributo all'artigianalità italiana, dove ogni dettaglio è curato con la massima attenzione e ogni tessuto è scelto per la sua qualità superiore. La designer è convinta che un abito debba esprimere l'essenza di chi lo indossa; per questo, ogni creazione è personalizzata per riflettere la personalità e il gusto unici della cliente. Le sue opere sono pensate per esaltare la bellezza naturale di ogni donna, rendendola protagonista di ogni evento. L'atelier di Daphne Milano si trova nel cuore di Milano, un luogo dove moda e arte si intrecciano, creando un ambiente ispiratore e accogliente. Qui, le clienti possono vivere un'esperienza esclusiva, dove ogni prova e scelta di stile sono accompagnate dalla professionalità e dalla passione di Daniela. Con Daphne Milano, la designer continua a esplorare nuove frontiere del design, mantenendo sempre viva la tradizione del lusso e della sartorialità italiana, celebrando la bellezza nella sua forma più pura e semplice. La collezione è una linea esclusiva pensata per spose, cerimonie, cocktail ed eventi di gala, completamente prodotta in Italia. Questa collezione include abiti senza tempo, caratterizzati da un'eleganza classica e da linee morbide e fluide, che danno vita a giochi di volumi ben studiati, con corpini aderenti, scollature ampie, gonne a ruota voluminose o lunghe e sinuose. Ogni capo esalta la bellezza autentica della femminilità nella sua forma più genuina. Le origini di questa collezione derivano da un'approfondita ricerca sartoriale couture e da un'attenta lavorazione stilistica delle forme, rendendo ogni abito prezioso e unico, capace di valorizzare il corpo attraverso l'impiego di tessuti pregiati. La collezione rappresenta l'intero percorso professionale della designer, con abiti ispirati al patrimonio artistico, come la Primavera di Botticelli esposta a Firenze, reinterpretata in modo fluido e moderno per una donna contemporanea. Le silhouette sono sempre morbide e sinuose, creando un gioco di fluidità attorno al corpo, senza mai risultare troppo aggressive o provocanti, esaltando così la bellezza naturale e la femminilità nella sua forma più pura. Da questo concetto deriva la scelta del nome Daphne, simbolo mitico di una giovane fanciulla che non si arrende al destino di essere apprezzata solo per la sua bellezza, ma diventa un emblema di libertà femminile. I tessuti, frutto di un'accurata ricerca tra le migliori aziende italiane, presentano una selezione di stampe, pizzi e broccati, combinati in un gioco di cromie tenui, simile alla tavolozza di un pittore del '500. Il tema predominante nelle stampe è floreale, con interpretazioni oniriche. I tessuti sono la principale fonte d'ispirazione per la stilista, suggerendole forme e idee sempre reinterpretate, mantenendo però la morbidezza e la freschezza che rappresentano la vera essenza del capo. Ogni abito racconta una storia unica, un incontro tra tradizione e innovazione, dove la cultura italiana si fonde con un gusto cosmopolita per creare capi che parlano a donne di tutto il mondo. La collezione non è solo un'espressione di stile, ma un viaggio sensoriale attraverso epoche e emozioni, un invito a scoprire l'arte di vestire come forma di espressione personale. I dettagli artigianali evidenziano l'attenzione alla qualità e alla cura, con ricami delicati che impreziosiscono i tessuti e rifiniture impeccabili che garantiscono il massimo comfort. Ogni capo è progettato per adattarsi alle forme naturali del corpo, celebrando la diversità e l'unicità di ogni donna.

    5 min

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