31 episodes

Con le storie si può ispirare, far divertire, far riflettere.
Si può aiutare a cambiare. Si può anche salvare.
In questo podcast inviteremo imprenditori e imprenditrici, giornalistə, creator e professionistə e navigheremo insieme a loro nelle innovazioni di vari settori, tra cui il marketing, il business, la tecnologia, la sostenibilità, il benessere e il mondo del lavoro, cercando di capire come andare “oltre il titolo”, al di là della copertina e delle prime impressioni, imparando ad approfondire e affrontare i grandi cambiamenti e diventare così attori attivi nelle sfide del futuro.

Oltre il titolo Disclosers

    • Business

Con le storie si può ispirare, far divertire, far riflettere.
Si può aiutare a cambiare. Si può anche salvare.
In questo podcast inviteremo imprenditori e imprenditrici, giornalistə, creator e professionistə e navigheremo insieme a loro nelle innovazioni di vari settori, tra cui il marketing, il business, la tecnologia, la sostenibilità, il benessere e il mondo del lavoro, cercando di capire come andare “oltre il titolo”, al di là della copertina e delle prime impressioni, imparando ad approfondire e affrontare i grandi cambiamenti e diventare così attori attivi nelle sfide del futuro.

    Il futuro del digital marketing nell'hospitality, tra visione e collaborazione con Edoardo Dal Negro, CEO di Blinkup S.r.l

    Il futuro del digital marketing nell'hospitality, tra visione e collaborazione con Edoardo Dal Negro, CEO di Blinkup S.r.l

    Da oltre 15 anni Edoardo Dal Negro si occupa di Strategie di Digital Marketing e distribuzione online in differenti settori con focus specifico nel contesto turistico ed hospitality.

    Dal 2017 è CEO della società Blinkup S.r.l. che ha l’obiettivo di sviluppare prodotti e servizi innovativi ad alto

    valore tecnologico, attività legate alla formazione ed al marketing digitale per la piccola e media impresa.



    In questa puntata, insieme a Edoardo, abbiamo ripercorso la sua carriera imprenditoriale che è sempre stata segnata dalla capacità di esplorare scenari e approcci diversi, mantenendo sempre al centro i valori come pilastro portante.





    1:04 - “6 cappelli per pensare”, ho imparato ad adattarmi sempre a contesti diversi.

    2:49 - Essere imprenditore mi ha insegnato ad essere una guida ed un esempio, quindi essere più ascoltatore.

    4:44 - Ho abbandonato la troppa pianificazione, è molto più importante avere una visione e collaborare con il team per costruire insieme l’idea, basato su un dialogo attivo e quotidiano

    5:55 - Io e mia moglie volevamo mettere a terra il nostro approccio e il nostro credo, ma sentivamo di non poterlo più fare lavorando nelle multinazionali, così abbiamo deciso di metterci in proprio e lanciare la nostra impresa di digital marketing nel settore dell’hospitality.

    8:15 - Abbiamo prima acquisito una società, della quale abbiamo fatto un rebranding, per poi cederla e aprire la nostra realtà dopo 4 anni. L’aver raggiunto dei buoni risultati in quella esperienza ci ha dato la sicurezza di potercela fare. Crediamo che la moneta del futuro sia quella del valore e non quella economica.

    11:28 - Noi abbiamo un approccio bottom up, piuttosto che top down: ogni persona all’interno di Blinkup può portare dei nuovi progetti che vuole sviluppare. Quindi c’è da una parte un riconoscimento della volontà della persona e dall’altra c’è la formazione da parte nostra.

    14:10 - I dati sono fondamentali, ma devono essere accompagnati dai valori dell’azienda, perché lato cliente c’è sempre più attenzione a quello che si sta comprando.

    17:07 - In quanto imprenditore, non hai nulla di certo davanti a te in termini di decisioni, perché non abbiamo la sfera magica per prevedere cosa comporteranno alcune scelte, ma sicuramente devono essere sempre prese in funzione del team. È fondamentale quindi avere la capacità di adattarsi e adeguarsi a scenari sempre diversi

    18:45 - L’avere una partner nella gestione dell’impresa, aiuta tanto a non sentirsi soli.

    20:23 - Come vedo il turismo italiano nei prossimi vent’anni.

    • 22 min
    Da imprenditore a manager: gli insegnamenti di Claudio Bedino, General Manager per l’Italia e il Sud-Est Europa di N26.

    Da imprenditore a manager: gli insegnamenti di Claudio Bedino, General Manager per l’Italia e il Sud-Est Europa di N26.

    Claudio Bedino è un imprenditore e manager dalla consolidata esperienza in ambito finanziario e tecnologico. Con oltre 20 anni di esperienza ha portato le sue competenze in alcune delle più innovative aziende del fintech italiano ed europeo, operando in settori altamente regolamentati e riuscendo ad integrare soluzioni, prodotti e marketing in un'ottica di crescita e innovazione.Attualmente ricopre il ruolo di General Manager per l’Italia e il Sud-Est Europa presso la banca digitale tedesca N26.

    In questa puntata abbiamo ripercorso la sua carriera professionale, i momenti di grandi successi e soprattutto i periodi di difficoltà, che a posteriori hanno insegnato, sia umanamente che professionalmente a trovare gli strumenti necessari (dentro o fuori di sé) per rialzarsi e gestire le complessità. 

    00:53 - “Da zero a…”: nella mia vita ho sempre avuto la fortuna di partire da zero con dei progetti e portarli ad un certo livello di crescita.2:20 - Oval è stata una parentesi che mi ha formato, segnato e insegnato tanto. Anni in cui ho imparato sia dal punto di vista imprenditoriale che personale.4:24 - L’entusiasmo che si percepiva al momento dell’apice era tanto. Ci si sente gratificati perché la passione quando incanalata e condivisa con chi lavora con te, dà dei risultati straordinari. Il periodo invece più difficile di Oval, dovuto alla difficoltà di trovare nuovi fondi, ha messo in discussione tutto. Il momento veramente formativo è stato il dopo ovvero rendersi conto e accettare che qualcosa di tuo è finito.8:29 - Ad un certo punto devi trovare gli strumenti per rinascere dai periodi difficili, penso che la resilienza sia un po’ innata e naturale10:18 - Da un punto di vista manageriale ho capito come dare giusto peso alle cose importanti, essere quindi laser focused su ciò che davvero conta. Inoltre ho capito che è importante individuare e leggere i campanelli d’allarme e prendere i problemi di petto.13:30 - La trasparenza e la sincerità sono alla base del rapporto con il team.15:53 - Nei momenti di stress ho trovato e provato una serie di pratiche e buone abitudini per aumentare il mio benessere. Cerco di trasferire l’importanza del benessere anche al team.18:45 - Cerchiamo sempre di contaminarci non solo professionalmente, ma anche personalmente.21:18 - Avendo iniziato a fare impresa a 20 anni, non ho mai avuto esperienze in aziende strutturate. Quando in Oval dovevamo prendere delle decisioni, passava poco tempo dall’idea alla realizzazione. Nel mio ruolo in N26 ovviamente non posso permettermi di sbagliare e rischiare, quindi ci vuole più struttura e analisi. 24:30 - In N26 ci sono persone che hanno una grande spinta imprenditoriale e la portano all’interno dell’azienda.26:26 - La passione non viene mai messa in discussione, non muore mai. Non c’è un modo per preservarla ma bisogna incanalarla e guidarla perché sia costante.29:43 - Una domanda alla quale spesso rispondiamo senza pensarci e che poniamo a volte a sproposito è: “Come stai?”

    • 31 min
    Investire nel futuro: persone, valori e vision con Omar Bertoni, Co-founder e CEO di Lifegate Way

    Investire nel futuro: persone, valori e vision con Omar Bertoni, Co-founder e CEO di Lifegate Way

    Omar Bertoni è un imprenditore e business angel con 20 anni di esperienza nel settore Eventi eComunicazione, Co Founder & CEO di Lifegate Way, ha seguito progetti internazionali dicomunicazione e brand positioning con particolare focus sui mercati regolamentati,entertainment, food & beverage e sostenibilità. Con alle spalle numerose esperienzeimprenditoriali, investe e supporta la nascita di nuovi progetti sustainable native conparticolare attenzione all’impact investing.In questo episodio esploriamo insieme i due tempi della sua carriera, la prima quasi un po’ incosciente e in una continua sfida per superare i limiti, e una seconda parte, quella che sta vivendo oggi, dove dal “be first” è passato al concetto di “give first”, mettendo al centro il suo desiderio di sperimentare e co-creare con persone che hanno il suo stesso set valoriale, liberandosi dall’idea di dover sempre generare un tornaconto dalle proprio attività.

    00:52 - Posso suddividere Ia mia vita in due tempi e il titolo che darei al primo è “Gli anni d’oro del Grande Real”: vivo il passato con grande entusiasmo. Il secondo tempo è ancora in divenire, quindi non riesco a dare un titolo a qualcosa che è in cambiamento

    3:09 - Il segno di demarcazione tra un periodo e l’altro è stato segnato dalla pandemia, un periodo di grande riflessione. C’è stata una crasi tra quello che stavo facendo e quello che volevo essere.

    5:08 - Nella prima fase della mia vita c’era uno spirito di sperimentazione e di incoscienza molto alto. Nel secondo tempo invece c’è molta più analisi di quello che deve essere anche la redditività dell’azione. Preferisco sperimentare una cosa sapendo che non ci sarà un tornaconto, ma che è trainata da una forte passione.

    7:46 - L’Innovazione avviene quando c’è un allineamento di team, c’è una purpose ben chiara e c’è una grande visione: è una crasi tra valori umani e forti competenze.

    9:48 - Le persone sono sempre al centro degli investimenti che facciamo in Lifegate Way. Con i miei investimenti personali, oltre alle competenze che sono fondamentali, guardo il network a cui ho accesso tramite quell’investimento.

    12:53 - In Lifegate Way finanziamo dei percorsi di coaching dedicati alle persone delle start-up per vedere gli allineamenti tra founder, il modo in cui lavora il team e quindi investire nel loro lato umano, cosa che spesso all’inizio viene tralasciata. Per investire nelle persone, è necessario prima conoscerle e valutare anche il loro bagaglio valoriale: quanto sono generose, quanto vogliono co-creare e quanto sono in grado di ascoltare.

    15:10 - Andare oltre è per me un mindset: la continua sfida, una sorta di “streben”, la voglia di emergere e di essere innovativi in quello che facevo.  Nella prima fase rispecchiava un concetto di “be first”, ora è più legato ad un aspetto personale che è “give first”. Cosa posso fare per supportare la crescita degli altri?

    Non sempre però andare oltre vuol dire superare il limite, a volte significa saper identificare quando fermarsi, cancellare e ripartire.

    19:18 - Il desiderio di fare qualcosa per gli altri è diventato un metodo che seguo quotidianamente

    21:10 - Quella volta che al pronto soccorso feci una foto ai cartelli pubblicitari: la curiosità fa parte della mia quotidianità. Può essere insegnato un metodo di approccio per affinare la curiosità, ma in realtà l’essere curiosi è un aspetto innato.

    26:35 - Mi piacerebbe mi si chiedesse “Qual è la tua purpose?”.

    • 28 min
    Dietro le quinte di un’agenzia SEO con Laura Venturini, CEO di Quindo

    Dietro le quinte di un’agenzia SEO con Laura Venturini, CEO di Quindo

    Laura Venturini si occupa di SEO dal 2003 e nell’aprile del 2014, fonda Quindo, agenzia SEO, senza uffici e con uno staff tutto al femminile, con cui aiuta le aziende ad aumentare il fatturato, migliorare la visibilità su Google e far crescere la brand awareness.
    Dal 2022 è CEO di Veterly (piattaforma di telemedicina per veterinari), investor ed advisor per alcune startup (tech e wine).
    Collabora attivamente con associazioni e gruppi di lavoro sui temi del gender gap e della diversity e ricopre il ruolo di Consigliera in Terziario Donna Confcommercio Milano.

    In questo episodio ci ha raccontato come è strutturata Quindo e il perché di alcune scelte (come quella di non avere uffici), dell’importanza dei feedback e della cultura di trasparenza sulla quale si regge ogni attività dell’agenzia.

    00:54 - Intro
    1:58 - Ho costruito la mia agenzia, Quindo, esattamente come l’agenzia nella quale io vorrei lavorare: tra smart working e possibilità di investire nella propria vita personale
    3:49 - Cerco di capire di cosa hanno bisogno le persone che lavorano con me e sono aperta allo scambio di feedback interni
    5:46 - Discutere delle aspettative e degli aspetti che si possono migliorare è fondamentale anche per conoscere meglio le persone dell’azienda
    10:16 - I feedback più difficili che ho affrontato
    12:26 - Il nostro processo di selezione
    22:08 - Il rapporto di trasparenza con il cliente: la strategia che utilizziamo in agenzia
    29:32 - Quanto c’è di vero in quello che raccontiamo? Il mio concetto di felicità

    • 32 min
    Le emozioni e il wellbeing nell’era digitale con Alessio Carciofi, autore e docente in Marketing & Benessere Digitale

    Le emozioni e il wellbeing nell’era digitale con Alessio Carciofi, autore e docente in Marketing & Benessere Digitale

    Burn out, FOMO, stress. Sono tante le problematiche riscontrate nel mondo del lavoro e oggi più che mai è importante rallentare per riconnettersi con sé stessə e andare in profondità.

    Ne abbiamo discusso con Alessio Carciofi, Senior Advisor in corporate wellbeing. Ha scritto libri, podcast e partecipato a TedX. Ad oggi è una delle figure di riferimento nel mondo del benessere digitale e del digital detox, aiutando persone, aziende e famiglie a vivere una vita più sana, produttiva e felice con la tecnologia.

    Come ci ha detto Alessio: “Abbiamo sempre tre scelte: modificare le abitudini, accettare le cose come stanno oppure cambiare radicalmente vita.”

    Tu che scelta hai fatto?



    00:57 - “Dreamers”, il titolo che darei alla mia storia

    2:15 - Il burn out è un viaggio in solitaria, se ne accorgono tutti tranne il diretto interessato. Le energie fisiche e mentali si disperdono e si entra in un tunnel dove si fa sempre di più quando in realtà si è di meno.

    3:47 - Come si può rallentare in una società che ci porta a correre? La sfida non è andare più veloci come la tecnologia, ma andare in profondità, coltivando uno spazio in cui ci si riprende i propri spazi.

    6:12 - Viviamo in una cultura di info-obesity, dove abbiamo tante informazioni, ma non sempre hanno un output di conoscenza. Abbiamo sempre tre scelte: modificare le abitudini, accettare le cose come stanno oppure cambiare radicalmente vita.

    9:41 - Il cambiamento spaventa, perché la mente è progettata per salvaguardarci. 

    12:22 - La tecnologia è uno strumento utile all’uomo, ma è necessario capire le regole del gioco per hackerare il sistema, ovvero le proprie abitudini.

    15:07 - Così come si fa manutenzione ai macchinari, nell’era della conoscenza, è necessario fare manutenzione anche alla nostra mente. La fatica mentale sembra più invisibile e intangibile rispetto alla fatica fisica, ma ovviamente non è così.

    19:07 - Le nuove generazioni hanno un approccio al lavoro più incentrato sul benessere e ci stanno insegnando che questo non va sacrificato. È necessario però unire le varie generazioni, in modo che imparino le une dalle altre.

    22:40 - In generale, la vecchia leadership ha portato molte persone a reprimere le emozioni e a sacrificarsi per il lavoro. Oggi ci siamo allenati alla cultura dell’anaffettività perché abbiamo pochi contatti fisici. Le emozioni sono fondamentali perché oggi è necessario guardarsi dentro.

    26:57 - Grazie al passato per avermi portato dove sono oggi.

    • 28 min
    Innovazione e tecnologia nel retail con Danilo Gasparrini, Presidente e Co-founder di We Are Emma.

    Innovazione e tecnologia nel retail con Danilo Gasparrini, Presidente e Co-founder di We Are Emma.

    Imprenditore seriale con 20 anni di esperienza, ha lanciato e sviluppato diversi business sia nel retail che nel digitale. Dopo il caso di successo di Bun Burgers, oggi Danilo Gasparrini ha fondato Salty Consulting, azienda che nasce con l’obiettivo di supportare chi vuole fare impresa nel settore food e ha co-fondato We Are Emma, un innovativo concept di saloni per parrucchieri che porta una ventata di freschezza in un altro settore fermo da decenni, con un format moderno, digitale e orientato all'ecosostenibilità.



    1:04 - “Il ponte tra il vecchio e il nuovo”.

    2:32 - Trovo ispirazione nei viaggi, perché cerco di immedesimarmi nella popolazione locale e studio quello che succede in giro per il mondo, creando contaminazioni tra aspetti e innovazioni di settori diversi.

    3:54 - Investire nel retail può essere una scelta vincente perché c’è ancora poca innovazione. Oggi nel food retail non basta avere la giusta location e il giusto prodotto, ma bisogna investire in marketing e tecnologia. 

    5:22 - Il caso Bun Burgers: siamo partiti da un foglio bianco e pensando a come si sarebbe evoluto il mercato del fast food, abbiamo puntato su alcuni pilastri fondamentali come l’experience, le persone e la sostenibilità con un approccio totalmente diverso e nuovo per il settore.

    7:36 - Salty Consulting: l’obiettivo è aiutare gli imprenditori a fare impresa nel mondo della ristorazione, le sfide però sono tante, come alzare il livello manageriale nel settore e migliorare il trattamento di tutte le persone che fanno parte del business.

    9:50 - Bisogna costruire strategie di marketing e branding più sofisticate e investire nella tecnologia e in sistemi di controllo e gestione che permettono di ottimizzare il proprio rendimento. 

    12:22 - Espandersi all’estero solo se si ha una struttura molto forte. 

    13:32 - Fare sistema tra chi fa impresa è fondamentale: scambiarsi consigli, aiutarsi, chiedere supporto, rende il percorso imprenditoriale molto più semplice.

    14:40 - We Are Emma: il settore dei parrucchieri al femminile non innova da tantissimi anni. Quindi abbiamo pensato ad un nuovo formato, rivedendo l’experience e gli spazi, prendendo molto dall’ospitalità asiatica e mixando tanti servizi diversi.

    17:29 - Si possono prendere tante scelte in linea con un’etica più sostenibile che spaziano dall’ottimizzazione dei consumi alla scelta di fornitori che utilizzano prodotti sostenibili.

    19:15 - L’elemento che rende uno spazio un vero generatore di esperienze memorabili sono le persone: nel retail c’è ancora troppa poca attenzione alla gentilezza e quindi proprio su questo bisogna migliorare e puntare sempre di più.

    20:56 - Studiare, analizzare, ascoltare i numeri e tenere la cassa sotto controllo.

    • 22 min

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