Radio UX

Stefano Bussolon

Radio UX è un canale telegram dedicato a UX, architettura dell'informazione e usabilità: https://t.me/ux_ia_usability

  1. Jacopo Romei: che cos'è il valore?

    JUL 11

    Jacopo Romei: che cos'è il valore?

    La conversazione inizia con una presentazione di Jacopo Romei, un esperto di UX e imprenditore. Jacopo condivide la sua esperienza di sviluppo software, il coinvolgimento nel movimento open source, e le sue esperienze imprenditoriali. Parla anche delle sue attività attuali come consulente e imprenditore, con un focus particolare sui processi e sul valore. Jacopo descrive la sua carriera, dalle prime esperienze con il Commodore 64, al coinvolgimento nel movimento open source, alla creazione e gestione di aziende. Ha sviluppato un interesse per l'adozione di processi agili e ha lavorato come consulente in questo campo. Ha anche menzionato il suo ruolo nel Book Club di Roma, che gli ha permesso di conoscere molte figure importanti nel campo dell'UX. Il Concetto di Valore Il tema centrale della conversazione è il concetto di valore. Jacopo discute la natura soggettiva del valore e come questo sia un principio guida nel suo lavoro. Sottolinea che il valore è qualcosa che dovrebbe essere creato con il minimo sforzo possibile, e che il lavoro in sé non è valore. Preferibilmente, il lavoro dovrebbe essere ridotto al minimo se è possibile ottenere gli stessi risultati. Valore nel Contesto UX Jacopo parla del valore nel contesto dell'UX, sottolineando l'importanza di essere iterativi ed incrementali. Critica le agenzie UX che non sono disposte a rivedere e migliorare continuamente i loro risultati basandosi sul feedback degli utenti. Fa un parallelo con la misurazione del valore in ricerche UX, sostenendo che non è necessaria una significatività statistica oggettiva per avere valore, ma piuttosto la comprensione delle esigenze degli utenti.  Valore e Modelli di Business Il valore è discusso anche in relazione ai modelli di business. Jacopo sottolinea che il modello di business deve risolvere un problema reale per un gruppo di utenti in modo che possa essere sostenibile. Parla delle tre fasi nell'esplorazione dei modelli di business: capire i bisogni, valutare la fattibilità, e poi esplorare la crescita e la sostenibilità. Intelligenza Artificiale e Valore Jacopo discute anche l'uso dell'intelligenza artificiale (IA) per generare valore. Sostiene che l'IA può essere uno strumento potente per risparmiare tempo e aumentare l'efficienza, specialmente in attività ripetitive e non creative. Fornisce esempi di come l'IA può essere utilizzata per scrivere email automatiche e creare contenuti dialogici. Domande e Interventi Stefano fa una domanda sulla fallibilità dei modelli di business e sulla difficoltà di generare valore in contesti non scalabili. Discute anche l'importanza della UX nei prodotti imposti dal mercato, come S3 e Microsoft Teams, dove la mancanza di feedback utente porta a esperienze negative. Jacopo risponde a una domanda sulla proporzione di valore che si può imporre ai dipendenti. Sottolinea l'importanza di creare un ambiente di lavoro basato sui propri valori e di rispettare gli accordi presi. Conclusione La conversazione si conclude con un ringraziamento generale e un riferimento alla perdita del senso del tempo durante l'esperienza ottimale. Jacopo ringrazia i suoi mentori nel campo dell'UX e esprime la sua frustrazione nel vedere servizi che non onorano gli utenti.

    1h 17m
  2. Carlo Frinolli: I sentieri interrotti nei prodotti digitali

    01/08/2024

    Carlo Frinolli: I sentieri interrotti nei prodotti digitali

    Il protagonista di questo episodio è Carlo Frinolli, che si presenta come "design visionary" (ma dice che il titolo l'ha inventato ChatGPT). Carlo lavora nel campo della UX da prima che la disciplina fosse riconosciuta e nominata come tale. Ha realizzato di lavorare in UX nel 2011, ispirato fra gli altri da Cristiano Siri. Ha iniziato la sua carriera creando siti web con Macromedia Flash, poi è diventato sviluppatore front-end. Ha studiato ingegneria delle telecomunicazioni e si è appassionato alla grafica editoriale. Ha scoperto l'open source e ha fondato due aziende, di cui l'ultima è stata acquisita da Caffeina. Ha fatto volontariato per Mozilla, che ha portato alla conoscenza di Cristiano Siri. Ha cofondato il WUD Rome, una conferenza su UX e usabilità. Ha creato un podcast chiamato "Nois3 About Design". Attualmente è Head of Design di Dynamo, occupandosi di prodotto digitale. Nel tempo libero si dedica alla cucina e guarda serie TV. La discussione inizia sul concetto di "value proposition" e come questa si è evoluta nel tempo, usando l'esempio di Netflix: inizialmente Netflix offriva DVD a domicilio su abbonamento, ora offre lo stesso servizio in forma digitale tramite streaming. La proposizione di valore di Netflix è rimasta la stessa nonostante il cambiamento del mezzo di erogazione. Carlo ha sottolineato l'importanza di mantenere coerenza nella proposizione di valore attraverso i diversi canali e touchpoint. Abbiamo poi parlato dell'importanza per i designer di avere una visione olistica del servizio e non focalizzarsi solo su un singolo touchpoint, del rischio di creare esperienze utente ipertrofiche in un'area mentre si trascurano altre parti del servizio. Carlo ha citato l'esempio di un servizio governativo britannico che, nonostante un'interfaccia utente ben progettata, aveva processi di back-office obsoleti che compromettevano l'esperienza complessiva. Abbiamo ragionato sull'importanza della ricerca con gli utenti per comprendere le loro aspettative e migliorare il servizio, sottolineando come la ricerca dovrebbe essere continua e non limitata solo alla fase iniziale del progetto. Carlo ha menzionato il libro "Chi vuole cavalli più veloci" di Raffaella Roviglioni, che tratta dell'importanza di comprendere le esigenze degli utenti. Carlo ha parlato dei rischi di non avere una visione completa del servizio e gli effetti collaterali negativi, portando come esempio le conseguenze sociali e urbanistiche di servizi come Airbnb, che, nonostante un design eccellente, hanno creato problemi nelle città. Abbiamo sottolineato l'importanza di considerare la sostenibilità economica, sociale e ambientale nella progettazione dei servizi, e di come i designer possano contribuire a una visione più sostenibile e etica del design. Della necessità di competenze diverse e di un approccio multidisciplinare nel design dei servizi digitali: il design è un lavoro di squadra che richiede competenze che vanno oltre quelle strettamente tecniche. Abbiamo concluso con l'importanza di essere consapevoli dei bias e di come questi possano influenzare il design dei servizi. E poi, con Simone Borsci, abbiamo parlato del ruolo che avrà, nel futuro prossimo, l'intelligenza artificiale.

    1h 7m
  3. Nicola Bonora: utenti sì, utenti no

    10/18/2023

    Nicola Bonora: utenti sì, utenti no

    Nicola Bonora, esperto di strategia digitale e architettura dell'informazione, ci ha parlato del suo background professionale e personale, descrivendo il suo lavoro come UX and commercial digital strategist. Ha spiegato che si occupa principalmente di content design e ha usato la metafora di "disegnare le strade per le interazioni digitali". Ha anche menzionato il suo interesse per l'enigmistica e come questo si collega al suo lavoro con le parole e le architetture del linguaggio. Nicola ha discusso del suo approccio alla ricerca utente e ha sottolineato l'importanza di coinvolgere gli utenti finali nei processi di progettazione. Ha spiegato che, in alcuni casi, quando non è possibile coinvolgere direttamente gli utenti, si può fare affidamento sulle informazioni raccolte dalle persone all'interno dell'organizzazione che hanno a che fare con i clienti finali. E questo è stato il fulcro della conversazione, incalzato dalle domande *cattive* del sottoscritto, un talebano nella necessità di coinvolgere gli utenti ;) Nicola ha enfatizzato l'importanza di fare domande giuste e di riformulare le domande per ottenere informazioni significative. Nicola ha parlato del suo approccio al content design e ha spiegato che si concentra sulla creazione di una struttura di contenuti che soddisfi i bisogni delle persone e gli obiettivi di business. Ha sottolineato l'importanza di progettare per il caso peggiore e di considerare il mobile come uno dei vincoli principali. Ha anche menzionato l'importanza di coinvolgere gli stakeholder e di lavorare in modo collaborativo per ottenere risultati migliori. Infine, Nicola ha discusso dell'importanza di riformulare la domanda e di essere aperti all'innovazione. Ha sottolineato che riformulare la domanda può portare a nuove prospettive e soluzioni creative. Ha anche ribadito l'importanza di lavorare in modo partecipativo e di condividere una cultura di propensione verso l'utente finale. In sintesi, la conversazione ha affrontato temi come la ricerca utente, il content design, l'importanza di coinvolgere gli utenti finali e gli stakeholder, e l'importanza di riformulare la domanda per ottenere risultati migliori.

    1h 10m
  4. Raffaella Roviglioni - Cavalli veloci e ricerca con le persone

    12/29/2021

    Raffaella Roviglioni - Cavalli veloci e ricerca con le persone

    Quando cercavo un titolo per il libro mi sono resa conto che la famigerata citazione di Ford mi permetteva di dire perché fare ricerca. La citazione viene usata come argomento contro la ricerca. la usava Steve Jobs, per dire che le persone non sanno cosa vogliono. inutile di chiedere cosa vogliono, le persone non lo sanno, il sottotesto sarebbe che noi designer invece sì che lo sappiamo e facciamo innovazione. Ho sfruttato questa citazione per dire esattamente il contrario. La citazione è falsa, Ford non l'ha mai detto, mai scritto. fa sorridere che sia ancora usata, ma ci da uno spunto per riflettere su una serie di cose. Ha un sacco di problemi: si basa su una congettura, la domanda è mal posta, la risposta è male interpretata e mancano alcune informazioni chiave. Sono i temi di cui parlo nel libro, gli argomenti a favore della ricerca. Congettura che non viene verificata (mi direbbero cavalli più veloci). Il problema è che molti stakeholder si fermano alle congetture, io so cosa serve alle persone, cosa mi diranno, non vanno alla fonte, alle persone reali. Questo è un rischio enorme di sbagliarsi tanto sulle proprie ipotesi. La domanda è mal posta. Noi non chiediamo cosa vogliono le persone, le domande sulle opinioni appartengono al marketing, noi vogliamo conoscere le persone per capirle, per progettare, non facciamo mai questa domanda. Errore di interpretazione della risposta, dobbiamo approfondire, partiamo da una risposta per sondare i bisogni sottostanti. Nel libro racconto delle cose che mi sono venute in mente, ovvero all'idea di spostarsi velocemente. Io sarei stata curiosa di capire il perché ti serve spostarti più velocemente, avremmo potuto ascoltare delle storie, ad esempio per spostare merci deperibili, per comodità, stanchezza, scavando si potrebbero trovare cose molto interessanti, potrebbero aprirci a bisogni diversi dalla velocità. A chi la facciamo la domanda? Il chi è fondamentale per noi. Le auto erano una rarità per ricchi. Io con chi potrei andare a parlare, chi è il potenziale fruitore di una utilitaria? Chi possiede i cavalli, chi prende una carrozza, chi prende il treno. Senza dimenticarsi i conduttori. Si apre uno scenario molto ampio. Dobbiamo fare ricerca per sfatare delle congetture, delle convinzioni che anche se fatte da qualcuno che ha conoscenza del dominio non è detto che rispondano a verità. Vanno identificate le persone giuste, per capire i bisogni sottostanti, entrare in profondità, complessità, esigenze, capacità, ascoltare le storie, e non fermarci alla prima risposta. Altrimenti non saremmo mai in grado di innovare, ideare, migliorare la vita delle persone. il discorso di modelli: capire se il modello che ci siamo fatti della nostra clientela corrisponde a realtà oppure no. Più anticipiamo questa fase meno rischiamo di fare cose che non servono, o che hanno un focus trascurabile rispetto a migliori opportunità di business. Innovazione: non si può fare innovazione per l'innovazione, non è una stella polare, innovare non vuol dire niente. Dove vai, in che direzione? l'innovazione arriva e viene ispirata e nutrita dalla ricerca. Vedere qual è la vita delle persone, comprendere i modelli mentali, come si rapportano con il loro mondo, sono carburante e scintilla, per ideare qualcosa o migliorare drasticamente qualcosa che già esiste. La tecnologia permea la nostra vita, ma bisogna inglobare il pensiero delle persone nel processo tecnologico. La tecnologia ti abilita a fare delle cose che prima non erano possibili, ti suggerisce delle idee, ma va fatto un bagno di realtà, capire come quella si sposa con i bisogni delle persone e come si integra nella loro vita. Altrimenti o sei troppo avanti, o non serve, non intercetta i bisogni, e questo è uno dei motivi di fallimento. La ricerca mi appassiona perché mi piacciono le persone, odio la gente e amo le persone come individui. C'è l'aspetto di connessione con le persone, quando sono a contatto con le persone, quando parlo e ascolto.

    1h 21m

About

Radio UX è un canale telegram dedicato a UX, architettura dell'informazione e usabilità: https://t.me/ux_ia_usability