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Ogni mese nel mondo accadono importanti eventi che finiscono per essere dimenticati. Noi di Voce dal Mondo abbiamo l'obiettivo di riportarli alla luce, approfondendo le dinamiche inerenti ad essi.

Voce dal Mondo Domenico

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Ogni mese nel mondo accadono importanti eventi che finiscono per essere dimenticati. Noi di Voce dal Mondo abbiamo l'obiettivo di riportarli alla luce, approfondendo le dinamiche inerenti ad essi.

    16. Belfast-Dublino, il referendum è vicino?

    16. Belfast-Dublino, il referendum è vicino?

    Durante la pandemia, l'unica nazione europea ad aver registrato un PIL in crescita è stata l'Irlanda. Il paese ha superato i 5 milioni di abitanti, un numero simile non si registrava dai tempi della Great Famine, la grande carestia del 1845-1852. Dublino è tornata ad accogliere i propri connazionali di ritorno all'estero. In questo grande periodo di crescita economica un grande sviluppo lo hanno avuto anche le industrie tecnologiche che hanno approfittato dell'arrivo nello stato dello grandi Big Tech come Google e Facebook per ottenere degli importanti profitti. I colossi americani hanno deciso di stabilirsi in Europa proprio a Dublino per sfruttare le agevolazioni fiscali garantite dal paese. Mentre procede il dibattito sul regime della privacy irlandese, tra unionisti (favorevoli a rimanere nel Regno Unito) e Sinn Fein (Pro Irlanda unita) sono tornati alla carica nelle discussioni per il futuro dello stato e della questione nord-irlandese. Quest'ultimo spinge per un'Irlanda unita indipendente da sancire attraverso un referendum entro la fine del 2025. Ne parliamo con l'esperta di relazioni internazionali irlandesi Natascia D'Anzi.

    • 25 Min.
    15. Israele, la “Startup Nation” che invidia il mondo

    15. Israele, la “Startup Nation” che invidia il mondo

    Israele è oggi la “Startup Nation” per eccellenza. L'investimento nell'educazione tecnologica dei bambini e gli incentivi pubblici per stimolare lo spirito imprenditoriale hanno permesso allo stato di creare una vera e propria “Silicon Valley” . Al centro di questo vasto impero high tech, vi è la hub principale, Tel Aviv. Tel Aviv non è solo la città più avanzata dello Stato ebraico, ma una delle più tecnologiche del Medio Oriente e del mondo intero. Vi è una startup per ogni 1,400 persone. Nello stato ebraico vi sono circa 6,000 startup attive e produttive. Un numero importante per uno stato pronto ad affrontare sempre nuove sfide legate all'innovazione e non solo. Il nuovo governo con l'inclusione della Lista Araba Unita, primo partito arabo in una coalizione governativa, dovrà affrontare sfide delicate come “la questione palestinese”. Ne parliamo con l’esperto di relazioni internazionali israeliane Öhåd Benattia.

    • 14 Min.
    14. Brasile 2.0, ritorno all'Ordem e Progresso?

    14. Brasile 2.0, ritorno all'Ordem e Progresso?

    Il 2022 sarà un anno cruciale per il futuro del Brasile. A Ottobre ci saranno le elezioni presidenziali che determineranno chi sarà il nuovo capo dello stato. Dopo aver trascorso più di 18 mesi in prigione per presunti scandali, l'ex presidente Lula ha riacquisito tutti i diritti politici, ed è pronto a sfidare Bolsonaro. Chiunque sarà eletto dovrà far fronte a una situazione sociale e sanitaria gravissima. Il paese oltre ad essere stato “epicentro sudamericano" del Covid, nel 2021 è stato colpito anche dalla più grave siccità degli ultimi novant’anni. A farne le spese sono state soprattutto le popolazioni indigene, sempre più a rischio di “ecocidi” causa espropriazioni dei loro terreni. Lo stato più grande del Sudamerica dovrà capire anche in che modo gestirà le sue relazioni estere, in particolare con le potenze i Brics. Ne parliamo con l’esperto di relazioni internazionali brasiliane Jorge Storniolo.

    • 16 Min.
    13. La piattaforma Crimea per riscrivere il futuro ucraino

    13. La piattaforma Crimea per riscrivere il futuro ucraino

    Il 26 febbraio scorso il governo ucraino ha dato vita alla Piattaforma Crimea, un nuovo strumento volto a sottrarre la sovranità russa sulla Crimea. Un organismo sostenuto anche da importanti potenze internazionali quali Gran Bretagna e Francia. Mentre questo progetto è alle prime armi, i territori di Luhansk e Donetsk sono diventate repubbliche popolari sotto l'egemonia sovietica. L'influenza russa sul bacino del Donesc è solo l'ultima mossa di politica estera del Cremlino che continua a portare avanti la “Gibridna Viya”. La guerra ibrida mette paura alla popolazione ucraina con disinformazione, fake news ed esercito. Ne parliamo con l’esperta di relazioni internazionali ucraine, Ksenia Osadchaya.

    • 9 Min.
    12. La barriera corallina spaventa l'Australia

    12. La barriera corallina spaventa l'Australia

    La Grande Barriera Corallina australiana è in pericolo. L'Unesco l'ha inserita all'interno della lista dei siti del patrimonio mondiale che potrebbero presto scomparire. La decisione non è piaciuta all'Australia che ha rivendicato come si stia adoperando al meglio per salvaguardarla. Secondo il ministro dell'ambiente australiano Sussan Ley tale scelta sarebbe stata condizionata dall'influenza esercitata dalla Cina nell'organismo internazionale. La Great Reef Bareer sarebbe solo l'ultimo atto di una controversia che ha portato Stati Uniti, Regno Unito, Nuova Zelanda e Canada a stipulare con l'Australia l'Aukus. Il partenariato di “sicurezza trilaterale rafforzato” il cui scopo è quello “di approfondire la cooperazione diplomatica, di sicurezza e di difesa nella regione indo-pacifica, anche per affrontare le sfide del ventunesimo secolo” potrebbe essere stato concepito per difendersi dagli ultimi attacchi cibernetici cinesi. Il Dragone potrebbe infatti essere il responsabile degli ultimi blackout generati nel paese, in quanto interessato a possedere i dati nascosti nei server australiani che riguarderebbero le varie attività dei Five Eyes. L'accordo multilaterale che lega Camberra agli stessi stati firmatari dell'Aukus per la condivisione di una grande quantità di dati derivati dallo spionaggio elettronico. Ne parliamo con l'esperto di relazioni internazionali australiane, Francesco Martignano.

    • 17 Min.
    11. Il futuro della Bosnia passa dalle api

    11. Il futuro della Bosnia passa dalle api

    A ventisei anni dallo storico accordo di Dayton, la Bosnia ed Erzegovina si trova oggi ad essere in uno stato di continua transizione. Permangono infatti nel paese i segni del terribile conflitto degli anni 90'. Le bombe inesplose disperse su tutto il territorio preoccupano i bosniaci che intravedono in esse le orrende violenze subite. Eppure proprio da questo problema endemico potrebbe nascere la soluzione a buona parte dei problemi dello stato. In tal senso, infatti, I professori dell'Università di Banja Luka hanno ideato un nuovo sistema di sminamento che prevede l'utilizzo di api al posto dei cani. Un progetto avviato dai bosniaci con la collaborazione dei croati che potrebbe riscrivere i rapporti tra i due stati, tradizionalmente nemici. Da Banja Luka infatti potrebbe partire una svolta geopolitica che potrebbe interessare tutti gli stati dei Balcani. Ne parliamo con l’esperta di relazioni internazionali bosniache, Aleksandra Babić.

    • 11 Min.

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