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Viviamo dentro una enorme rete cosmica, fatta principalmente di filamenti e addensamenti di materia (molta di questa invisibile), dove flussi costanti di gas intergalattico nutrono le fucine dove si formano le stelle, mentre tutto intorno giganteschi spazi pieni di vuoto cosmico esercitano una forza sconosciuta che espande lo spazio all’infinito. Oggi parlo di cosmic web con Valentina D’Odorico, astrofisica, ed Emiliano Sefusatti, cosmologo, entrambi scienziati di INAF osservatorio astronomico Trieste.See omnystudio.com/listener for privacy information.

L’universo, quando la notte alzate gli occhi al cielo per osservarlo, può pure apparirvi freddo e cristallino, per sempre immobile, ma vi sbagliate di grosso, come si sono sbagliati nei secoli scienziati e filosofi, persino il grande Einstein, che hanno creduto nell’immobilità del cosmo. Non solo, come ha provato Edwin Hubble negli anni ‘30 del Novecento, il cosmo si sta espandendo ma lo fa a una velocità sempre crescente, e la responsabile di questa “accelerazione accelerata” è l’energia oscura, una forza di cui ancora non conosciamo la natura e che rappresenta una delle sfide più grandi della scienza che studia l’universo. Ne parlo in questa puntata con Emilio Bellini, cosmologo di INFN Trieste.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Avrete sentito parlare di buchi neri. Probabilmente però ne avete sentito parlare in maniera sbagliata. Non sono aspirapolveri cosmici che inghiottono tutto ciò che ruota intorno a loro, assomigliano di più a scarichi del lavandino, dove l’unica direzione che si può percorrere una volta finiti dentro è “giù”. Di questi corpi misteriosi, che ci portano letteralmente ai limiti estremi dello spazio-tempo ne parlo con Stefano Liberati, professore di astrofisica particellare della SISSA e direttore di IFPU.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Di tutta la materia che compone l’Universo ne manca all’appello più di tre quarti, ma fino a pochi decenni fa non ne avevamo la minima idea. In realtà, benché oggi la maggioranza di scienziate e scienziati siano ragionevolmente certi che esista, la “materia oscura” non è stata ancora mai osservata. Siamo però piuttosto sicuri che sia intorno a noi, probabilmente anche nella stanza in cui vi trovate ora. Questa materia, di cui sappiamo molto poco non solo è estremamente abbondante, ma in pratica è il collante che tiene insieme il nostro cosmo ed è stata anche cruciale perché questo assumesse l’aspetto che conosciamo oggi. Insomma, senza questa materia misteriosa l’universo non potrebbe esistere, e noi con esso. Ne parlo in questa puntata con Piero Ullio, fisico delle astroparticelle, e Matteo Viel, cosmologo, entrambi professori della SISSA di Trieste.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Se la nostra vista fosse sintonizzata sulle microonde anziché sulla luce visibile, alzando gli occhi al cielo vedremmo qualcosa di simile alla superficie di un lago colpito dalla pioggia, con milioni anzi miliardi di miliardi di onde concentriche congelate nel tempo che si intersecano in un fitto disegno che assomiglia alla “neve” sullo schermo di un televisore a tubo catodico non sintonizzato. Quell’immagine lì è il fondo cosmico di microonde, la luce che è stata sprigionata dal nostro universo quando aveva solo 380mila anni di vita. Di fondo cosmico e delle tante cose che ci ha fatto scoprire sul nostro universo ne parlo con Licia Verde, cosmologa dell’Università di Barcellona e direttrice di JCAP.See omnystudio.com/listener for privacy information.

Non so come ve la ricordate voi dai libri delle superiori, ma per me va un po’ così: prima non c’era nulla, poi un’enorme esplosione, il Big Bang, e all’improvviso l’universo è apparso, ancora piccolo piccolo, ma, sostanzialmente, tutto lì. Una storia conturbante, che lascia mille domande, è vero, ma tutto sommato semplice. È andata proprio così? Non proprio: gli scienziati pensano che nelle prime frazioni di secondo l’universo sia stato molto strano: ancora tutto freddo si è gonfiato a dismisura, mentre le leggi della fisica sono state per qualche attimo molto diverse da quelle che conosciamo oggi. Questo breve periodo si chiama inflazione cosmica. Ne parlo con Paolo Creminelli, cosmologo del Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam ICTP di Trieste.See omnystudio.com/listener for privacy information.