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Lezioni magistrali di protagonisti della scena culturale italiana e internazionale articolano a ogni edizione una parola-chiave che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica e a esperienze cruciali della condizione contemporanea.
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È "psiche" il tema della 24ª edizione di festivalfilosofia che si terrà il 13, 14 e 15 settembre 2024 a Modena, Carpi e Sassuolo.
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L'INGRESSO È GRATUITO A TUTTE LE INIZIATIVE DEL PROGRAMMA
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Info:
https://www.festivalfilosofia.it

Festivalfilosofia | Lezioni magistrali Festivalfilosofia

    • Cultura e società
    • 4,6 • 31 valutazioni

Lezioni magistrali di protagonisti della scena culturale italiana e internazionale articolano a ogni edizione una parola-chiave che rinvia a questioni fondamentali della discussione filosofica e a esperienze cruciali della condizione contemporanea.
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È "psiche" il tema della 24ª edizione di festivalfilosofia che si terrà il 13, 14 e 15 settembre 2024 a Modena, Carpi e Sassuolo.
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L'INGRESSO È GRATUITO A TUTTE LE INIZIATIVE DEL PROGRAMMA
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    Alex De Voogt | Trasmissione | festivalfilosofia 2023

    Alex De Voogt | Trasmissione | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Lezioni magistrali
    Alex De Voogt
    Trasmissione. La scrittura come gioco

    Domenica 17 settembre 2023, ore 10.00
    Carpi Piazza Martiri

    Tra versatilità e polisemia dei sistemi di scrittura, quale significato possono avere i giochi che attraversano i confini linguistici e culturali?

    Alex De Voogt insegna presso i Dipartimenti di Economia e Business, Psicologia e per il programma Storia e cultura della Drew University di Madison, New York. È stato curatore di Etnologia africana presso l’American Museum of Natural History di New York. Psicologo olandese, svolge attività di ricerca principalmente in psicologia delle organizzazioni, archeologia e linguistica. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla storia e sulla trasmissione culturale dei giochi da tavolo (in particolare dei giochi mancala, la cui diffusione è legata alle migrazioni umane storiche e alle rotte commerciali), di carte e di dadi, e sullo sviluppo e la storia delle scritture. Presso la Drew University ha tenuto corsi sulla storia e lo sviluppo dei sistemi di scrittura e sull’archeologia del Sudan e dell’Egitto. Le sue opere vertono soprattutto sul confronto fra i meccanismi di pensiero messi in atto dai campioni dei mancala tradizionali e l’approccio ai giochi astratti tipico della logica formalizzabile. È direttore della rivista “Board Game Studies”, la principale pubblicazione scientifica sullo studio dei giochi da tavolo tradizionali. Le sue pubblicazioni compaiono in volumi collettanei e sulle riviste specialistiche di settore. Si segnala la monografia: The Meroitic language and writing system (Cambridge 2012) e la curatela: Ancient Egyptians at Play. Board Games Across Borders (Londra 2016).

    • 31 min
    Anna Maria Lorusso, Giorgia Serughetti | Correzione linguistica | festivalfilosofia 2023

    Anna Maria Lorusso, Giorgia Serughetti | Correzione linguistica | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Dibattiti
    Anna Maria Lorusso, Giorgia Serughetti
    Correzione linguistica. Politiche di genere tra parola e lingua

    Domenica 17 settembre 2023, ore 15.00
    Carpi Piazza Martiri

    Dove si collocano le strategie linguistiche di inclusione ed esclusione e le politiche di correzione linguistica all’interno delle politiche di genere? Come possono singoli atti di parole determinare cambiamenti su un piano, quello della langue, che evolve principalmente in funzione del tempo e della realtà sociale sovraindividuale?

    Anna Maria Lorusso insegna Semiotica, è parte del gruppo di ricerca sulla memoria e i traumi culturali “Trame” e direttrice del Master in Editoria cartacea e digitale presso l’Università di Bologna. Dal 2017 al 2021, è stata presidentessa dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici. È stata inoltre visiting professor negli Stati Uniti, in Cile, in Australia, in Canada e in Argentina. I suoi interessi di ricerca vertono sulla dimensione retorico-discorsiva della cultura: forme di narrazioni collettive, figure retoriche dominanti, modalità discorsive di stabilizzazione, cambiamento e traduzione di stereotipi e luoghi comuni. Si occupa di memoria ed eredità culturale, di narratologia e narrazioni sociali, delle forme di “popolarizzazione” della storia, attraverso i diversi media. È vicedirettrice di “Versus. Quaderni di studi semiotici” e ha collaborato con l’inserto culturale domenicale de “Il Sole 24 Ore”. Tra le sue opere recenti: Semiotica del testo giornalistico (con Patrizia Violi, Roma-Bari 2004); Metafora e conoscenza (Milano 2005); La trama del testo. Problemi, analisi, prospettive semiotiche (Milano 2006); Umberto Eco. Temi, problemi e percorsi semiotici (Roma 2008); Semiotica della cultura (Roma-Bari 2010); Postverità. Fra reality tv, social media e storytelling (Roma-Bari 2018); L’utilità del senso comune (Bologna 2022).

    • 55 min
    Anne Cheng | Linguaggio e realtà nella Cina antica | festivalfilosofia 2023

    Anne Cheng | Linguaggio e realtà nella Cina antica | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Lezioni magistrali
    Anne Cheng
    Linguaggio e realtà nella Cina antica

    Domenica 17 settembre 2023, ore 15.00
    Modena Tenda di Piazza XX settembre

    “Il significato risiede nei riti ancor più che nelle parole”: qual è il rapporto tra lingua e pensiero, lingua e mondo, per la civiltà cinese? Come si delinea la corrispondenza tra nome (ming) e realtà (shi)?

    Anne Cheng è professoressa di Storia intellettuale della Cina presso il Collège de France. Ha insegnato e fatto ricerca sulla storia intellettuale della Cina, in particolare sul confucianesimo, prima al CNRS (Centre national de la recherche scientifique), poi all’Inalco (Institut national des langues et civilisations orientales) e all’Institut universitaire de France. Si è occupata a lungo dell’identità, della filosofia e dei sistemi di pensiero cinese, anche in relazione alla loro ricezione nel contesto europeo. È autrice di una traduzione francese dei Colloqui di Confucio, di uno studio sul confucianesimo nella prima epoca imperiale e di una storia del pensiero cinese che attraversa tre millenni, tradotta in molte lingue europee e orientali. Tra le sue pubblicazioni in italiano si segnala: Storia del pensiero cinese. Dalle origini allo studio del mistero e Storia del pensiero cinese. Dall’introduzione del buddismo alla formazione del pensiero moderno (2 voll., Torino 2000). In francese, è autrice di La Chine pense-t-elle? (Paris 2009); ha inoltre curato volumi collettanei, tra cui: Lectures et usages de la Grande Étude: Chine, Corée, Japon (Paris 2015); Penser en Chine (Paris 2021); Autour du Traité des rites (Paris 2022).

    • 42 min
    Barbara Carnevali | Logo | festivalfilosofia 2023

    Barbara Carnevali | Logo | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Barbara Carnevali
    Logo. Una parola-immagine

    Domenica 17 settembre 2023, ore 18:00
    Carpi, Piazza Martiri

    Quali logiche coinvolgono un marchio? Quali meccanismi dietro agli elementi grafico-visivi del logo, che rappresenta, attraverso il segno, un concetto, una rappresentazione che deve essere riconoscibile per i più?

    Barbara Carnevali è direttrice di studi in Filosofia e professoressa di Estetica sociale presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) di Parigi. Insegna anche all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera Italiana (USI). Il suo lavoro ruota intorno alla nozione di Estetica Sociale, che riflette sul rapporto tra forme sociali e forme estetiche. Un’altra parte rilevante della sua ricerca è dedicata alla modernità filosofica, e in particolare alle forme dell’io moderno. Fa parte del comitato direttivo delle riviste “Intersezioni” e “European Journal of Philosophy”. Tra le sue opere recenti: Romanticismo e riconoscimento. Figure della coscienza in Rousseau (Bologna 2004); Le apparenze sociali. Una filosofia del prestigio (Bologna 2012), di cui si segnala l’edizione in inglese ampiamente rivista e aggiornata: Social Appearances. A Philosophy of Display and Prestige (New York 2020); La linea rossa. Milano e il design della modernità (in corso di pubblicazione, Milano 2023). È componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia.

    • 39 min
    Donatella Di Cesare | Pensiero e linguaggio | festivalfilosofia 2023

    Donatella Di Cesare | Pensiero e linguaggio | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Lezioni magistrali
    Donatella Di Cesare
    Pensiero e linguaggio. Un magico intreccio

    Domenica 17 settembre 2023, ore 21.00
    Modena Piazza Grande - Sito Unesco

    Come possiamo definire il fenomeno linguistico, senza ridurlo unicamente a successione di enunciati?

    Donatella Di Cesare è professoressa di Filosofia teoretica presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dove è membro del Collegio di Dottorato. Si è occupata di temi relativi al linguaggio e all’ermeneutica, con particolare riferimento alla filosofia ebraica e all’esperienza della Shoah. Gli interrogativi etici e politici sulla violenza nell’età della globalizzazione l’hanno spinta a studiare il fenomeno della tortura e quello del terrore, indagando anche le figure dello straniero, del migrante e la questione della cittadinanza. Negli ultimi anni ha delineato una critica alla politica statuale contribuendo a rielaborare il concetto di democrazia. È presente nello spazio pubblico, dove ha svolto e svolge un’intensa attività giornalistica collaborando con quotidiani e riviste in Italia e all’estero. Ha collaborato con molti programmi televisivi di approfondimento culturale (Rai Cultura) e dibattito politico (Rai3, LA7). Ha fatto parte del Consiglio scientifico del CIR – Centro Rifugiati Italiano ed è ora membro della giuria del Tribunale Permanente dei Popoli. Tra le sue opere recenti: Tortura (Torino 2016); Stranieri residenti. Una filosofia della migrazione (Torino 2017); Terrore e modernità (Torino 2017); Marrani. L’altro dell’altro (Torino 2018); Sulla vocazione politica della filosofia (Torino 2018); Virus sovrano. L’asfissia capitalistica (Torino 2020); Il tempo della rivolta (Torino 2020); Il complotto al potere (Torino 2021); Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo (nuova ed. ampliata, Torino 2022).

    • 48 min
    Markus Ophälders | Espressività | festivalfilosofia 2023

    Markus Ophälders | Espressività | festivalfilosofia 2023

    festivalfilosofia 2023 | parola
    Lezioni magistrali
    Markus Ophälders
    Espressività. Un percorso tra poesia e musica

    Domenica 17 settembre 2023, ore 10.00
    Sassuolo Tenda di Piazzale Avanzini

    Sottolineando le ambivalenze della Dichtung, tra poiesis e dictare, tra voce e suono, quali sono i rapporti tra l’espressività della parola poetica e l’espressività dei suoni della musica? In cosa consiste l’incontro tra il compositore Berio e lo scrittore Calvino, in merito al processo di creazione?

    Markus Georg Ophälders insegna Estetica e Filosofia dell’arte e della musica presso l’Università degli Studi di Verona, dove dirige anche il Centro di Ricerca ORFEO - Suono Immagine Scrittura. Ha insegnato presso l’Università degli Studi di Milano Statale e svolto studi di filosofia, psicologia e germanistica a Berlino, Milano e Bologna. Le sue ricerche vertono principalmente su problemi di teoria estetica, filosofia della storia e della politica nonché filosofia della musica nella riflessione filosofica tedesca dell’Ottocento e Novecento. Una delle problematiche centrali riguarda la critica della cultura e i cambiamenti degli assetti strutturali e culturali della società nelle attuali condizioni di potere, masse, tecnica, alienazione e reificazione. Ha pubblicato numerosi saggi dedicati al Romanticismo e all’Idealismo tedeschi nonché alla Scuola di Francoforte e a problemi specifici della letteratura e della musica moderna e contemporanea. Tra le sue ultime pubblicazioni in lingua italiana: Filosofia arte estetica: incontri e conflitti (Milano 2008); Labirinti. Saggi di estetica e di critica della cultura (Milano 2008); Dialettica dell’ironia romantica (Milano 2000, 2016).

    • 57 min

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