20 episodes

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.

Una serie del Corriere della Sera.
Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Geni invisibili Corriere della Sera

    • Tecnologia
    • 4.5 • 29 Ratings

Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con la prima serie di questo podcast che è stata scaricata e ascoltata oltre 130 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i martedì con Geni Invisibili 2: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano ma anche l’attuale rivoluzione dell’Open science, la scienza aperta, hanno le proprie radici nel nostro genio come in questo podcast ci riconosce anche Steve Wozniak, il padre dell’Apple I. Creatività: ecco cosa ne abbiamo fatto. In una storia tutta italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani) e L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino scritto con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.

Una serie del Corriere della Sera.
Premium partner: Leonardo. Partner scientifico: Consiglio Nazionale delle Ricerche.

    L’oblio su Fermi. Con Gabriella Greison - S3E1

    L’oblio su Fermi. Con Gabriella Greison - S3E1

    In via Panisperna a Roma si rimane bloccati da un cancello: qui nel 1934, esattamente 90 anni fa, veniva scoperto da Enrico Fermi e dai ragazzi di via Panisperna - Ettore Majorana, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo ed Emilio Segré - il neutrone lento, uno dei passaggi fondamentali che avrebbero portato poi lo stesso Fermi prima a vincere il Nobel per la Fisica e poi a controllare la reazione a catena, alla base sia della bomba atomica americana sia dell’energia nucleare civile. La porta in via Panisperna è ormai chiusa anche se con una procedura burocratica e lenta si può visitare (un giorno al mese) il museo Fermi. L’oblio di questo cancello è la metafora stessa dell’oblio sull’operato di Fermi, riflesso anche nella scarsa attenzione data al nostro fisico da parte di Christopher Nolan, il regista di Oppenheimer. Come mai continuiamo a dimenticarci anche dei nostri geni più visibili? Ne parlo qui con la fisica e divulgatrice Gabriella Greison che ricorda anche un aneddoto formidabile. Quando in un gioco chiesero allo stesso Robert Oppenheimer chi avrebbe voluto essere, diventò improvvisamente serio. E risposte: avrei voluto essere Enrico Fermi. E quando John Fitzgerald Kennedy pensò di riabilitarlo dopo le accuse di essere un comunista firmò per consegnarci la medaglia Fermi. Anche se non riuscì mai a dargliela, in realtà: il presidente americano sarà assassinato poco dopo. Nel podcast si potrà sentire la voce di Fermi grazie alla gentile concessione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Roma.

    • 20 min
    Trailer - Terza Stagione

    Trailer - Terza Stagione

    Chi sono i Geni Invisibili? Inventori, innovatori, grandi scienziati italiani che hanno cambiato la nostra vita come abbiamo scoperto con le prime due serie di questo podcast che sono state scaricate e ascoltate oltre 300 mila volte. Abbiamo così testimoniato che sono italiani il microprocessore (Federico Faggin), la matita (i coniugi Bernacotti), le biotecnologie (Claudio Bordignon), il pianoforte e la dimostrazione dell’esistenza del vuoto (Bartolomeo Cristofori ed Evangelista Torricelli). Ancora: lo sapevate che anche il libro tascabile e il corsivo sono italiani? Così come gli occhiali, la chiocciola, il telescopio galileiano. Passato, presente e futuro del progresso. Ma non finisce qui perché il nostro viaggio continua tutti i lunedì con Geni Invisibili 3 dove parleremo di Italo Calvino e il sogno di ChatGPT, dell’invenzione dello sciopero (con Christian Greco e Marco Bentivogli), dei plantoidi (con Barbara Mazzolai e Carlo Ratti) ma anche del nostro curioso oblio su Enrico Fermi e i ragazzi di via Panisperna (Gabriella Greison). In una storia spesso italiana. Massimo Sideri, inviato ed editorialista di scienza e tecnologia del Corriere della Sera, ha dedicato alle scoperte italiane dimenticate diversi libri, come La sindrome di Eustachio (Bompiani), L’innovatore rampante: l’ultima lezione di Italo Calvino e Il Visconte cibernetico: Calvino e il sogno dell’intelligenza artificiale, ambedue scritti con Andrea Prencipe (Lup). C’è un mondo da capire davanti a noi e con questo podcast l’autore vuole continuare a portarvi in un viaggio tra scienza e tecnologia incontrando i protagonisti di questa rivoluzione.

    • 1 min
    Blu di Genova e blue jeans - S2E8

    Blu di Genova e blue jeans - S2E8

    Per secoli il blu è stato il colore delle figure sacre, del velo della Madonna, della nobiltà dal sangue e dagli abiti blu, dei lapislazzuli. Fino a quando i genovesi nel Cinquecento non scoprirono nei loro viaggi in oriente l'indaco, una pianta che permetteva di ottenere la tintura giusta per gli abiti. Nacque così il Blu di Genova, una vera innovazione sociale che rese il blu accessibile a tutti. Ed è dalla storpiatura dei marinai inglesi del termine Blu di Genova che è nato il blue jeans. In questo episodio ne parlo con Renzo Rosso, il fondatore di Diesel che ha riportato la grandezza del blue jeans nella terra che gli ha dato il nome, passando dai miti di Levi's e di James Dean.

    • 17 min
    Darwin e la biodiversità - S2E7

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    Chi ha rubato il taccuino di Charles Darwin con l'albero della vita da cui tutti siamo scesi? E perché? È il giallo con il miglior finale della storia, perché i taccuini B e C sono stati ritrovati nella Pasqua del 2022. Ma non per questo dando risposta a tutti i quesiti: perché quei taccuini sono attualissimi ora che l'Italia è diventata un posto a rischio per la biodiversità. Cosa sarebbe accaduto se, per ipotesi, Darwin avesse dovuto fare il suo viaggio oggi? Avrebbe potuto ancora tratteggiare la sua teoria sull'origine delle specie? Ne ho parlato con David Quammen, uno dei divulgatori scientifici più importanti al mondo, autore tra l'altro di Spillover (Adelphi). E con Maria Chiara Carrozza, presidente del Cnr che ha ora, tra le sue missioni, quella di costruire qui in Italia un centro internazionale proprio per la biodiversità.

    • 23 min
    La bicicletta - S2E6

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    Data per finita mille volte, la bicicletta è entrata nella sua quarta giovinezza e ci sta aiutando, grazie alla tecnologia del bike-sharing, a ridisegnare la mobilità cittadina. Ma quando è nata? All’inizio dell’Ottocento, dopo che nel 1815 un vulcano in Indonesia, il Tambora, esplose oscurando i cieli europei e causando siccità e morte, anche dei cavalli. Fu così che mentre Mary Shelley scriveva Frankenstein in un clima gotico, il Conte Drais inventava la draisina, la bicicletta senza pedali. Di innovazione incrementale in innovazione incrementale si arrivò alla bicicletta moderna, fino a quando il grande Ernesto Colnago, come racconta in questo episodio, incontrò nel Dopoguerra Enzo Ferrari per cambiare di nuovo e per sempre la storia della bicicletta e dei giri d’Italia e di Francia.

    • 19 min
    Super e Quantum Computer - S2E5

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    Il suo genio è noto. Ciò che fece - oltre a scoprire la rottura dell’atomo di uranio - molto meno: è Enrico Fermi, il misterioso personaggio che durante la Seconda guerra mondiale si muoveva a Oak Ridge negli Usa sotto lo pseudonimo di “the farmer”, il contadino. Fermi comprese per primo che i computer avrebbero rivoluzionato la ricerca scientifica. Non è un caso che, sempre a Oak Ridge, ci sia oggi uno dei supercomputer più potenti al mondo. Nel dopoguerra Fermi consigliò questi investimenti, ma sappiamo come si dice: nemo profeta in patria. Oggi però stiamo recuperando e inseguendo la portata della sua visione. E anche in Italia stiamo investendo in super e quantum computer. Ne ho parlato con uno dei fisici più famosi in Italia, Roberto Cingolani, ex ministro della Transizione ecologica con il governo Draghi, direttore scientifico a lungo dell’Iit di Genova e ora amministratore delegato della più importante società tecnologica in Italia, Leonardo. Ecco come quella intuizione di Fermi oggi ci può aiutare a raggiungere la sostenibilità, non solo ambientale ma anche economica ed occupazionale. Anche grazie alla fisica quantistica e al gatto di Schrödinger.

    • 29 min

Customer Reviews

4.5 out of 5
29 Ratings

29 Ratings

El Civi ,

Incredibilmente interessante

Conoscenza, scienza, tecnologia e morale sembrano danzare in balletti perfetti! Complimenti per i contenuti e per la forma!

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