Il giorno delle locuste

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Il giorno delle locuste

Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

  1. 4 OTT

    Il giorno delle locuste di venerdì 04/10/2024

    Con i dati sulla discesa dell'inflazione, la probabilità di un taglio da parte della BCE sale, e di molto, anche per evitare l'hard landing, cioè la recessione dell'area euro. La settimana scorsa parlavamo delle previsioni sul PIL tedesco, e l'altro ieri, per il sesto mese consecutivo, l'indice PMI delle imprese manifatturiere ha registrato un calo. Ovviamente, le tensioni prodotte dalla guerra non aiutano, anzi. Il petrolio, che era in forte calo, ha subito un'impennata proprio mentre si manifestano altre tensioni internazionali, come lo sciopero dei porti negli USA e il crollo della produzione agricola in Sud America e Australia a causa della siccità. Il costo di un nolo Italia-USA può salire a 5.500-6.000$. Caffè, cacao e burro sono ai massimi storici, con rincari fino all'80%. Sono shock su cui l'Europa, a cinque anni di distanza dal Covid, è e rimane vulnerabile, mancando strategie continentali vere. Anzi, di fronte alle croniche difficoltà, l'unica strategia sembra essere quella di scagliarsi contro il Green Deal. La prima uscita pubblica del presidente di Confindustria a Bruxelles è stata all'insegna del freno a mano tirato, proprio mentre continuano ad arrivare dati negativi sul mercato automotive, che hanno quasi nulla a che fare con il target del 2030 sulla fine della commercializzazione delle vetture a combustione interna. Oggi, Repubblica sceglie di aprire la sezione economia con lo scontro interno a Viale dell'Astronomia: il presidente di Elettricità Futura, che rappresenta tutti gli operatori del settore, verrà sostituito perché troppo favorevole al Green Deal. Abbiamo fatto una prima analisi sugli utili delle principali aziende del settore (Stellantis, Volkswagen, BMW-Daimler, Audi, Volvo, Renault) dal 2000 al 2023. Non è facilissimo isolare la redditività dei singoli impianti produttivi in Europa continentale (anche a causa del terremoto prodotto dalla crisi del 2008), ma possiamo dire che gli azionisti hanno incassato oltre 250 miliardi di euro. Si aggiungono poi dinamiche di competizione nello stesso continente europeo, come dimostra la scelta di Chery e BYD di insediare unità produttive in Turchia, al servizio del vecchio continente. Il ritardo dell'automotive europeo è quindi tutto in questi numeri, oltre che negli interessi di compagnie di distribuzione dei prodotti raffinati da petrolio, come Eni in testa in Italia. Torniamo in Italia, con il varo del piano strategico di bilancio: la manovra è stata trasmessa al Parlamento e dalla relazione emerge un incremento dell'evasione. I dati sono stati letti con estrema attenzione dal professor Santoro, al quale chiediamo anche di dirci l'impatto delle misure strutturali (cuneo fiscale e aliquote IRPEF). Il PSB verrà trasmesso a Bruxelles a metà mese, e in arrivo c'è anche quello della Francia, dove il nuovo premier ha preannunciato un taglio pesante di deficit e debito. Torniamo sulla vicenda Apple-Irlanda: il governo di Dublino ha annunciato che userà i 13 miliardi di euro per investimenti in infrastrutture, ma il paese rimane uno dei cinque in Europa a essere considerato paradiso fiscale. Secondo lo studio di Tax Justice Network, si stima una perdita di gettito nel prossimo decennio a causa dei paradisi fiscali pari a 4,8 trilioni di dollari. A proposito dell'infiltrazione della criminalità organizzata, spicca oggi sulla prima pagina del Sole 24 Ore: "Le mafie sono nei salotti buoni", dice Carbone della DIA.

    47 min
  2. 20 SET

    Il giorno delle locuste di venerdì 20/09/2024

    Un'ammenda per una correzione: la settimana scorsa ho parlato di Covestro, oggetto dell'interesse della compagnia petrolifera emiratina ADNOC. L'azienda che produce, distribuisce e commercializza polimeri plastici non è uno spin-off di BASF, ma di Bayer, l'altro colosso chimico tedesco, agli onori delle cronache più recenti per l'acquisizione della Monsanto, che sinora è costata a Bayer miliardi di spese per le cause intentate negli Stati Uniti. Torniamo alle novità principali della settimana: il taglio dei tassi da parte della Fed e la nuova Commissione Europea. Al super falco Dombrovskis, oltre a tutti i dossier economici, spetteranno produttività e semplificazione, due grandi capitoli dell'analisi impietosa di Draghi. Poi c'è energia e Green Deal, affidati alla spagnola Ribera, unica socialista di peso nel blocco della Commissione. Alla lotta contro l’elusione e l’evasione fiscale va l’ex ministro delle finanze olandese Wopke Hoekstra, che rimarrà anche commissario per il clima. Hoekstra è stato azionista di una società offshore coinvolta nello scandalo dei Panama Papers: dai documenti emerse che l’allora ministro delle finanze aveva avuto per anni un interesse in una società delle Isole Vergini Britanniche, che controllava tra l’altro società di safari in Kenya e Tanzania. Il neo commissario dovrà confrontarsi con dossier molto complessi, primo tra tutti quello prodotto dalla storica sentenza della Corte di Giustizia sui benefici fiscali concessi dall'Irlanda ad Apple, che ora dovrà restituire 13 miliardi di euro a Dublino. L'Unione ha perso un round con Google, a cui è stata annullata una multa da 1,5 miliardi di euro comminata da Bruxelles per abuso di posizione dominante nella pubblicità online. Ma le Big Tech non si curano molto delle regole e dei dibattiti connessi al loro predominio. La più aggressiva rimane Microsoft, che ha appena annunciato un piano di investimento comune con BlackRock per investire nell'intelligenza artificiale. Sulla decisione della Fed di tagliare di mezzo punto percentuale il tasso ufficiale di sconto e dello 0,25% i Fed Funds, segnaliamo sempre il commento di Donato Masciandaro, che la scorsa settimana criticava duramente Lagarde e non risparmia critiche pesanti nei confronti del governatore della banca USA. Come titola oggi il Sole, le borse hanno registrato un ennesimo record, ma il taglio della Fed c'entra solo fino a un certo punto, poiché pesa maggiormente l'andamento del PIL. Quel che è certo è che, accanto ai titoli hi-tech, banche e pharma stanno macinando utili. Intermediari finanziari e istituti di credito hanno registrato nel terzo trimestre del 2024 una redditività del 20,6%, a fronte di una crescita del 6,6% del fatturato. Allo stesso modo, l'healthcare, che include Big Pharma e biomedicale, ha visto utili in crescita del 20,4%, con vendite aumentate del 7,7%. Interessante l'analisi europea che contrasta con alcuni punti dell’analisi di Draghi sulla competitività del Vecchio Continente: in testa per redditività ci sono le utility, seguite dalle società finanziarie ed energetiche, mentre le tecnologiche europee sono in drammatica flessione (-29,1%). Draghi sottolineava gli alti costi dell'energia in Europa, imputandoli in gran parte alla speculazione finanziaria e degli operatori, un quadro con cui dovranno fare i conti i nuovi commissari economici scelti dalla von der Leyen. Tornando all'Europa, il tracollo delle vendite di auto dimostra che la crisi del settore ha ben poco a che fare con le regole di Bruxelles per la transizione all’elettrico. Per l’Italia, il segretario della FIOM, Michele De Palma, che da oltre 10 anni segue il comparto dell'auto, lo ha spiegato chiaramente. In parallelo, l'Unione Europea ha perso un round con Google, a cui è stata annullata una multa da 1,5 miliardi di euro per abuso di posizione dominante nella pubblicità online. Tuttavia, le Big Tech non sembrano molto preoccupate dalle regole e dai dibatt

    48 min
  3. 13 SET

    Il giorno delle locuste di venerdì 13/09/2024

    Siamo di nuovo qui con voi e, nostro malgrado, dobbiamo ripartire dalla Lagarde. Ieri il Consiglio Direttivo ha assunto decisioni già preventivate, ma ha profondamente deluso osservatori e analisti perché non ha fornito alcuna indicazione sul futuro. Non a caso, oggi Renato Masciandaro, professore di economia della Bocconi e un po' il prof. Di Stefano del Sole, ha pesantemente criticato la presidente della BCE. Questo è diametralmente opposto al commento di Federico Dubini sul Corriere, che non solo giustifica le incertezze e i continui tentennamenti della Lagarde, ma traccia anche un bilancio positivo dall'inizio del suo incarico cinque anni fa. La Lagarde ha dovuto commentare il piano Draghi e lo ha fatto con una scelta linguistica che non mancherà di far discutere. Forse non è un caso che proprio ieri a Milano ci sia stata la prima uscita pubblica del predecessore all'Eurotower dopo il lancio del piano. Draghi non si è tirato indietro e ha colto l'occasione per criticare l'incostituzionalità delle retribuzioni penalizzanti per le donne. Qualche timida apertura sul debito comune per finanziare gli investimenti sta arrivando. Comunque, anche la BCE ha tagliato le stime economiche (limatura dello 0,1%), ma il quadro economico rimane molto critico. In questo contesto, c'è tutto il nodo della manovra economica italiana e la presentazione del piano strutturale di bilancio, che avrebbe dovuto essere trasmesso a Bruxelles il 20 settembre. In seguito, i criteri ESG sembrano ormai superati. Forse non sarà così, ma sicuramente i grandi della finanza hanno innestato la retromarcia. La lobby fossile ha messo in campo risorse infinite ed è riuscita, almeno per ora, a far invertire la rotta strategica. Il caso più emblematico è quello di BlackRock, ma sono decine gli annunci di fondi che stanno rivedendo le loro strategie, mentre i big del fossile fanno incetta di aziende. L'annuncio più clamoroso di questa settimana è quello dell'emiratina ADNOC, che ha fatto un'offerta per acquistare Covestro, lo spin-off del colosso chimico tedesco BASF, specializzato nella produzione e commercializzazione di polimeri plastici. Alla sbarra, comunque, le compagnie oil & gas sono coinvolte in cause promosse dagli attivisti del clima. Sono complessivamente 86 i procedimenti giudiziari aperti. Intanto, l'Italia gioca con il nucleare al punto da pensare a un player nazionale, una sorta di azienda di stato formata da Enel, Ansaldo Nucleare e Newcleo, la start-up torinese finanziata dalla Compagnia di San Paolo e già in partnership con Saipem, il gruppo controllato da Eni, tradizionalmente impegnato nelle infrastrutture per il comparto petrolifero. Auto cinesi e scontro sui dazi: i numeri sono impietosi. BYD ha venduto a livello globale 350.000 veicoli elettrici, con una crescita significativa.

    46 min
4,7
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Le locuste arrivano come orde, mangiano tutto quello che trovano sul loro cammino e lasciano solo desertificazione e povertà. Andrea Di Stefano si addentra nei meandri della finanza cercando di svelare paradisi fiscali, truffe e giochi borsistici in Italia e all’estero. Una cronaca diversa dell’economia e della finanza nell’era della globalizzazione e del mercato come icona assoluta.

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