L'ultima delle puntate di Stories realizzate dall'ospedale di Medici Senza Frontiere ad Amman, in Giordania, inizia con un paziente diverso dagli altri. Un paziente di cui non ci è dato conoscere il nome perché un combattente. Viene da Taizz, nel sud dello Yemen, dove si è arruolato da ragazzino e ha combattuto come soldato dell’esercito regolare, contro gli Houthi di Ansar Allah. Ha 25 anni ma è già in pensione, perché gli hanno sparato e non può più fare il suo mestiere. Nell'ospedale di Amman gli capita di incrociare pazienti della fazione opposta, Houthi, ma con loro si limita a scambiare uno sguardo in cagnesco. Le regole sono chiare: la politica resta fuori dall'ospedale, così come le vendette per i morti delle guerre. Qui ci sono medici e psicologi determinati ad occuparsi di chi resta, di chi vive e vuole vivere, seguendo i principi che guidano tutti i progetti di Medici Senza Frontiere nel mondo: imparzialità, indipendenza, neutralità e umanità.
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