Stories

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Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno. In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire. “Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie. "Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media E' scritto da Cecilia Sala La cura editoriale è di Francesca Milano In redazione Simone Pieranni La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi La producer è Martina Conte Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

  1. 18 HR AGO

    Ep.658: L’iraniano che vuole trattare con Trump

    All’ex ministro degli esteri della Repubblica islamica Zarif non è sfuggito che Donald Trump ha preso un mucchio di voti tra i musulmani americani, e alla fine della scorsa settimana è sembrato appellarsi al neo presidente con un’apertura che è stata letta come una proposta a collaborare. Una stranezza, all’apparenza, dato che in tempi più normali l’Iran considerava il prossimo presidente degli Stati Uniti l’arci nemico e considerando che venerdì sera, il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha annunciato di aver messo sotto accusa tre iraniani coinvolti nel complotto ordito dai pasdaran per assassinare Trump. Eppure l’apertura di Zarif, che oggi non ricopre incarichi di peso ma non è un nome qualunque della politica iraniana, c’è stata e significa che ora vale tutto. Anche l’ipotesi di un patto proprio con l’arci nemico. . Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Iranian Foreign Minister Javad Zarif: Trump's "bully" behavior will prompt backlash" pubblicato sul canale Youtube Face the Nation il 30 settembre 2018; video “DOJ charges three in Iranian plot to kill Donald Trump" pubblicato sul canale Youtube CNN il 8 novembre 2024; video “Qasem Soleimani funeral - Huge crowds as daughter threatens US" pubblicato sul canale Youtube The Sun il 6 gennaio 2020; video “Iran Soleimani death: Iran's Supreme Leader weeps at the funeral of Qassem Soleimani" pubblicato sul canale Youtube Evening Standard il 6 gennaio 2020; account X Mehdi Hasan, 24 ottobre 2024; video “Iran's FM Mohammad Zarif: 'The US is addicted to sanctions' l Talk to Al Jazeera" pubblicato sul canale Youtube Al Jazeera English il 7 ottobre 2017; video “Moderate Iranian presidential candidate Masoud Pezeshkian holds biggest campaign meeting in Tehran" pubblicato sul canale Youtube AP Archive il 25 giugno 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    10 min
  2. 3 DAYS AGO

    Ep.657: “Si è rotto il semaforo”. È venuto giù il governo tedesco

    L’esecutivo tedesco era chiamato “il semaforo” perché composto dai rossi del Partito socialdemocratico tedesco, l’Spd, dai gialli del Partito liberaldemocratico e dai Verdi. Un governo basato su equilibri sottili che il cancelliere Scholz non è riuscito a tenere insieme. La prova di forza finale è stata quella del ministro delle Finanze Christian Lindner, che ha fatto cadere il governo della Germania il 6 novembre, mentre gli occhi del mondo erano tutti sulla vittoria di Donald Trump negli Stati Uniti. Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Bruch der Ampelkoalition: Statement von Robert Habeck und Annalena Baerbock (B'90/Grüne) | 06.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 7 novembre 2024; video “Crisi di Governo in Germania, Scholz: "Ho licenziato il Ministro delle Finanze" - SOTTOTITOLI" pubblicato sul canale Youtube Vista Agenzia Televisiva Nazionale il 7 novembre 2024; video “German police accused of 'Greta Thunberg photoshoot' during coal mine demonstration" pubblicato sul canale Youtube The Telegraph il 19 gennaio 2023; video “Kanzler entlässt Finanzminister: Pressestatement von Christian Lindner | 07.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 6 novembre 2024; video “Bruch der Ampelkoalition: Statement von Bundespräsident Frank-Walter Steinmeier | 07.11.24" pubblicato sul canale Youtube phoenix il 7 novembre 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    9 min
  3. 4 DAYS AGO

    Ep.656: Il collasso dem

    Da un ruolo con (relativamente) poche responsabilità, scelta anche per bilanciare l’uomo bianco e anziano Joe Biden nel 2020, Kamala Harris è diventata di colpo l’unico argine possibile all’estremismo della nuova destra americana. E non ce l’ha fatta. Dopo qualche tentennamento, Harris ha provato a distinguersi dal suo predecessore, lo ha invitato a farsi da parte, a stare a casa, a non partecipare ai comizi e a non intervenire nella campagna. Ma alla fine le elezioni sono state comunque anche un referendum – perso – sull’Amministrazione Biden, che ora rischia di passare alla storia come una parentesi in mezzo a due mandati di Trump. . Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Biden announces Kamala Harris as running mate" pubblicato sul canale Youtube WBIR Channel 10 l'11 agosto 2020; video “'I don't think he knows what he said' | Trump mocks Biden's response" pubblicato sul canale Youtube CBS 8 San Diego il 28 giugno 2024; account Instagram newsweek, 6 novembre 2024; video “Kamala Harris speaks for first time since Biden announced he's ending reelection bid" pubblicato sul canale Youtube Face the Nation il 22 luglio 2024; video “Kamala Harris says she is ‘not Biden’ in debate with Trump | VOANews" pubblicato sul canale Youtube Voice of America l'11 settembre 2024; video “Footage of Biden’s disputed ‘garbage’ comment" pubblicato sul canale Youtube Washington Post il 30 ottobre 2024; video “FULL SPEECH: Kamala Harris concession speech" pubblicato sul canale Youtube FOX 5 New York il 6 novembre 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    9 min
  4. 5 DAYS AGO

    Ep.655: Il progetto parallelo di Trump e Netanyahu

    Ieri sera il primo ministro israeliano ha licenziato il suo ministro della Difesa, il generale Yoav Gallant, che era diventato un nemico politico interno. Gallant fa parte dello stesso partito di Benjamin Netanyahu, il Likud. Non è un moderato, è un falco. Ma era rimasto l’unico, nel gabinetto di guerra e di governo, a dire dei “no” a Netanyahu. E insieme ai vertici degli apparati di sicurezza voleva liberare gli ostaggi con un accordo. I giornalisti di Haaretz riportano che, secondo una fonte nel Likud, Netanyahu avrebbe in serbo di licenziare anche il vertice delle Forze armate, il generale Herzi Halevi, e il capo dei servizi segreti interni Ronen Bar. Sarebbe una resa dei conti interna. Dall’altra parte dell’oceano Donald Trump ha vinto le elezioni dopo aver detto che i nemici interni, compresi alcuni parlamentari democratici, sono più pericolosi dei dittatori stranieri, e che contro di loro bisogna schierare la Guardia nazionale e se necessario anche l’esercito. E che una volta tornato alla Casa Bianca non avrebbe più tollerato quelli che gli dicono dei “no” nel suo staff. . Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: account X Benjamin Netanyahu - בנימין נתניהו, 5 novembre 2024; video “'This is not the time to be squeamish’: Adam Schiff reacts to Trump’s ‘enemy from within’ rhetoric" pubblicato sul canale Youtube MSNBC il 22 ottobre 2024; video “Donald Trump: 'The enemy within' should be handled by the military" pubblicato sul canale Youtube Guardian News il 15 ottobre 2024; video "Gallant Fired Live | Israelis Protest Against Netanyahu After Gallant Sacked In Tel Aviv Live |N18G" sul canale Youtube CNN-News18 il 5 novembre 2024; account X יואב גלנט - Yoav Gallant, 5 novembre 2024; video “Cabinet approves Ronen Bar as new Head of Shin Bet" pubblicato sul canale Youtube ILTV Israel News il 12 ottobre 2021. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    9 min
  5. 6 DAYS AGO

    Ep.654: La destra americana si è organizzata meglio dell’altra volta per confutare il voto

    Cleta Mitchell è il nuovo volto del negazionismo elettorale americano. Ha fondato il “Network per l’integrità delle elezioni”, una rete di volontari sparsa per tutto il Paese che da quattro anni porta avanti un piano ben congegnato in preparazione del voto di oggi. Un progetto molto più efficace – secondo gli esperti – di quanto non fosse la mossa disperata di assaltare il Campidoglio per provare a impedire al Parlamento di validare la vittoria di Joe Biden alle presidenziali del 2020. Ma non meno pericoloso per la democrazia americana. Il movimento del negazionismo elettorale ha già vinto una battaglia importante questa estate e può mettere in crisi lo spoglio delle schede che comincerà stanotte. . Fonti: Gli inserti audio di questa puntata sono tratti da: video “Cleta Mitchell Analyzes Existing Threats to the 2024 Elections" pubblicato sul canale Youtube Tony Perkins il 6 agosto 2024; video “New footage reveals how violent Capitol rioters overwhelmed police on January 6" pubblicato sul canale Youtube The Telegraph il 10 giugno 2022; video “PLC2022: Cleta Mitchell" pubblicato sul canale Youtube LeadershipPA il 4 aprile 2022; estratto della puntata "The Army of Election Officials Ready To Reject The Vote" del podcast The Daily del The New York Times pubblicato su Spotify l'1 novembre 2024. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices

    10 min

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Spesso sono proprio le storie a spiegare nel modo migliore l’attualità e la realtà che ci circonda. E il mondo ne è pieno. In "Stories" andiamo alla ricerca di queste storie insieme a Cecilia Sala, che ci racconterà gli Esteri attraverso i suoi protagonisti, alcuni molto famosi, altri ancora da scoprire. “Stories” non rimarrà in una stanza, vi porterà in trasferta con Cecilia per scoprire sul campo quello che succede nel mondo: i contesti, le crisi e le buone notizie. "Stories" è un podcast di Chora News prodotto da Chora Media E' scritto da Cecilia Sala La cura editoriale è di Francesca Milano In redazione Simone Pieranni La sigla e la supervisione del suono e della musica sono di Luca Micheli La post produzione e il montaggio sono di Daniele Marinello, Cosma Castellucci e Filippo Mainardi La producer è Martina Conte Musiche addizionali su licenza di Universal Music Publishing Ricordi Srl e di Machiavelli Music

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