il posto delle parole

livio partiti
il posto delle parole

Conversazioni intorno ai libri, insieme con gli autori Un quotidiano culturale "ascoltare fa pensare" www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

  1. Giovanni Rossi "La voce bambina"

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    Giovanni Rossi "La voce bambina"

    Giovanni Rossi "La voce bambina" Prefazione di Giorgio Ghiotti Edizioni Croce www.edizionicroce.it "Ai sopravvissuti, alle sopravvissute, a chiunque ancora è in grado di provare un sentimento: quindi a te, ovunque tu sia." La voce bambina è una silloge di poesia, una piccola odissea intima che ripercorre il viaggio di una voce femminile indistinta, la quale, attraverso un ritorno all’infanzia che le permette di elaborare una delusione sentimentale, riscopre prima il piacere della solitudine e poi il piacere di amare nuovamente. «Voce lirica: cristallina; un po’ di Scuola Romana, di seconda generazione, e un po’ di classicismo, ben frequentato e tanta “vita quotidiana”. Gli ansimi d’amore, le urla di dolore, i palpiti spirituali, la natura, i ricordi che il poeta dona, per poi, subito, ritirarsi, con pudore, definiscono un tracciato di parole che si imprimono nella mente del lettore e che si nascondono sottopelle». Antonio Veneziani Hai visto? La poesia non è altro che l'orma lasciata da un piede nudo sulle maioliche in fiore della casa che ci separa dal mare. E' evaporata lungo il tempo di corsa a perdifiato; senza tornare. Giovanni Rossi (Alatri, 1997) ha pubblicato la raccolta poetica Fantasie naturali (Escamontage, 2019). Suoi testi sono apparsi in diverse antologie. Nel 2020, co-organizza l’evento “Incontro con Escamontage” presso il MACRO, museo d’arte contemporanea di Roma, dove legge alcune sue poesie. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    18min
  2. Alberto Penna "Maschi che piangono poco"

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    Alberto Penna "Maschi che piangono poco"

    Alberto Penna "Maschi che piangono poco" Garzanti Editore www.garzanti.it In tutto il mondo i suicidi maschili sono almeno il doppio di quelli femminili mentre il numero di donne uccise dai propri compagni si fa sempre più allarmante. Perché? ’autore propone un’ipotesi innovativa: che questi comportamenti non siano connaturati all’essere maschi, ma il risultato di un’educazione che spinge i bambini a nascondere il proprio olore. Fin dai tempi più antichi, la fragilità dell’uomo è stata considerata un tabù, e ciò ha finito col generare un vero e proprio handicap emotivo: negare la tristezza e la paura significa infatti aumentare la sofferenza, lasciare spazio alla solitudine, all’aggressività e alla violenza – contro sé stessi e contro gli altri. Di fronte alle ricadute più drammatiche di questa tendenza, siamo chiamati a invertire la rotta. Come? A partire dall’osservazione di casi clinici e di esperienze personali, in Maschi che piangono poco lo psicologo Alberto Penna dimostra che per aiutare la nostra società è necessario partire innanzitutto dall’edu- cazione: accettando senza vergogna le proprie fragilità e sviluppando con le proprie emozioni un rapporto sano e maturo, bambini e ragazzi impareranno infatti a elaborare con successo frustrazioni e sconfitte, pronti a diventare, così, uomini finalmente liberi. Alberto Penna è psicologo e psicoterapeuta, docente della Scuola di psicoterapia Mara Selvini Palazzoli. Si occupa di formazione e supervisione da oltre vent’anni. In terapia e formazione utilizza un metodo che coinvolge le emozioni e il corpo. Terapeuta da venticinque anni, ha pubblicato nel 2023 insieme a Laura Fino un libro sulla terapia di coppia (Al di là delle parole). È autore del Manifesto per le emozioni maschili e divulgatore sull’argomento. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    24min
  3. Ernesto Chiabotto "Sottovoce"

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    Ernesto Chiabotto "Sottovoce"

    Enrico Chiabotto "Tutto sotto Sottovoce" Neos Edizioni www.neosedizioni.it A cura di Ernesto Chiabotto Racconti di: Daniele Baron, Laura Bianco, Erica Bonansea, Claudio Calzoni, Ernesto Chiabotto, Pierangelo Chiolero, Angela Chirone, Angela Delgrosso, Riccardo Galasso, Silvano Giacosa, Giulia Giraudi, Antonella Manduca, Luisa Martucci, Gabriella Mosso, Rosanna Musa, Fiorenza Pistocchi, Simone Siviero. Diciassette racconti esplorano le molte declinazioni noir del “sottovoce”: Tutte ambientate in Piemonte, queste storie oscure sussurrano misteri. ... Negli anni Carlo aveva imparato ad ascoltare quello che le voci bisbigliavano. Di solito gli sussurravano cose piacevoli. Era bello sapere quanto quegli esseri invi-sibili fatti di solo suono si interessassero a lui. Gli raccontavano storie fantastiche di posti incantati. A volte diventavano autoritari, alzavano un po’ il volume e gli ordinavano di non svelare a nessuno la loro esistenza. Lui obbediva e loro ricominciavano a parlare piano, soavi, melodiosi... Nelle pagine di questo libro, fra il centro di Torino, la quieta provincia e valli remote, accadono fatti inquietanti e si muovono protagonisti disparati. L’amico immaginario e i due goffi sicari senza patente, il carabiniere nel bosco che tutti evitano e gli apprendisti stregoni. E poi la studentessa invaghita e l’infermiera misericordiosa, lo sfregio a Mozart e lo sconvolgente mormorio al telefono, la goccia incessante che conduce alla follia e il tribunale diroccato, la vendetta del mite e l’uomo dalla barba bluastra. Senza dimenticare i camosci gialli che scendono a valle, la vendetta fra tangueros, il bancario che a ogni costo vuole uscire dall’anonimato. Equivoci, presenze, crimini e misfatti sono raccontati da ogni Autore con il proprio stile personale, sempre con creatività sorprendente, spesso con un pizzico di ironia, talvolta con spunti gotici e distopici. Una lettura che partendo dalla bassa voce si rivela ad alta tensione   IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    11min
  4. Ginevra Pugliese "Isola" Senko Karuza

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    Ginevra Pugliese "Isola" Senko Karuza

    Ginevra Pugliese "Isola" Senko Karuza Storie di un filosofo-chef dal cuore dell'Adriatico Bottega Errante Edizioni www.bottegaerranteedizioni.it Nostro figlio, di cui siamo orgogliosi perché studia a Zagabria, ora non è più il nostro vanto, è diventato vegetariano, e noi non ce l’aspettavamo. Come un sedicente re che può tutto, dice: mangiate cadaveri! Subito ci viene da sputare tutte le parolacce che conosciamo e da difendere l’intingolo e la vita, ma il nostro parente ci calma, ci poggia una mano sulla spalla e ci fa riaccomodare sulla sedia. Lascialo, dice, ancora non sa che anche la bietola respira. Terra troppo affollata d’estate e semideserta nelle altre stagioni dell’anno, abitata dai pochi che hanno deciso di rimanere a coltivare la terra, gli ulivi e le vigne; circondata da un mare sempre più povero di pesce, solcato da sparuti traghetti che portano in terraferma dal dentista, a scuola, ad approvvigionarsi e che riversano sull’Isola curiose figure in fuga dalla frenesia delle città. L’Isola è un modo di vivere dentro al quale Senko Karuza ci conduce assieme alla comunità degli isolani – il “noi” narrante –, è un viaggio dentro la natura mediterranea, negli odori della macchia e del mare, dentro la vita dei pescatori e il lavoro dei contadini, al riparo dalle gelide raffiche di bora e con il profumo della torta marmorizzata della zia Anka di cui nessun altro conosce la ricetta… L’Isola è Vis, Lissa, ed è tutte le isole dell’Adriatico e del Mediterraneo, accomunate dal medesimo destino: essere un universo a sé, un equilibrio di privazioni e piaceri della tavola, ritmi di vita lenti e pensiero profondo. Senko Karuza è uno scrittore, poeta e intellettuale croato (ma anche filosofo, chef sopraffino, produttore di vini e lupo di mare). Nato a Spalato il 18 giugno 1957, ha trascorso l’infanzia e la giovinezza sull’isola di Vis (Lissa). Ha frequentato le scuole a Spalato e poi ha studiato filosofia a Zagabria. A differenza di altri colleghi che hanno lasciato la periferia per fermarsi a vivere e lavorare in città, Karuza ha lasciato la città per ritirarsi sull’isola di Vis, dove in estate accoglie i naviganti e i turisti nella sua originale konoba (cantina) in una baia sperduta. Ha pubblicato otto raccolte di racconti e due sillogi, tradotte in diverse lingue straniere. Ginevra Pugliese è originaria di Portogruaro (VE). Nel 1996 si è laureata in Lingua e letteratura serba e croata presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università di Trieste, dove ha insegnato per alcuni anni come docente a contratto. È autrice per le Edizioni Goliardiche del manuale di lingua bosniaca, croata, montenegrina, serba Sretan put! (quinta edizione del 2022) e del manuale di lingua italiana per bosniaci, croati, montenegrini, serbi Un amico speciale (2005). Ha tradotto narrativa, poesia e letteratura per ragazzi di autori provenienti da Bosnia, Croazia, Serbia. Vive a Trieste. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    19min
  5. Serena Venditto "Sette vite come i libri"

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    Serena Venditto "Sette vite come i libri"

    Serena Venditto "Sette vite come i libri" Indagine per quattro coinquilini e un gatto Giallo Mondadori www.mondadori.it In una Napoli semideserta all'indomani delle festività natalizie, Malù, archeologa con la passione per i gialli, ha un bel problema da affrontare: il suo dottorato di ricerca è finito e l'università non ha più fondi. In pratica, è disoccupata e senza un soldo. Per fortuna con l'aiuto dei suoi coinquilini trova un lavoretto in una libreria dell'usato, la Second Chance. E di quel posto si innamora all'istante: ogni libro sugli scaffali contiene tracce delle vite di chi l'ha letto, regalato, di chi fra quelle pagine si è perso, ha pianto, amato, sorriso. E alcuni di quei volumi ne hanno avute tante, di vite, prima di arrivare lì: tre, cinque, qualcuno persino sette. Come i gatti, sorride Malù pensando a quanto quel luogo pieno di odori e nascondigli piacerebbe al suo Mycroft. Un giorno le capita fra le mani una copia della Donna in bianco, capolavoro di Wilkie Collins. E sfogliandolo si accorge che alcune pagine sono intrise di sangue. Sangue fresco. Il suo istinto le dice che nel posto da cui proviene il libro è successo qualcosa di molto brutto. Ora sta a lei e alla compagnia dei suoi "Irregolari" - gatto Mycroft compreso - scoprire da dove viene il volume insanguinato, com'è arrivato fin lì e chi è la vittima. È l'inizio di una nuova, rocambolesca caccia al colpevole per gli irresistibili coinquilini di via Atri 36. Serena Venditto è nata nel 1980 a Napoli, dove lavora presso il Museo Archeologico Nazionale. Ha esordito nella narrativa con la commedia Le intolleranze elementari (Homo Scrivens, 2012). Nel 2018 ha pubblicato con Mondadori Aria di neve, il primo volume della serie gialla dedicata al gatto Mycroft e ai quattro coinquilini di via Atri 36, seguito nel 2019 da L’ultima mano di burraco, dall’ebook Malù si annoia (2020), da Grand Hotel (2021) e Commedia gialla con gatto nero (2023). Gli stessi personaggi compaiono nell’antologia Gatti neri e vicoli bui (Homo Scrivens, 2022), con Maurizio de Giovanni e Francesco Pinto, e in E cosy sia (Giallo Mondadori Big, 2024). Collabora con Homo Scrivens in qualità di editor e come direttrice della collana dedicata al giallo; per questa casa editrice nel 2020 ha curato Natale, istruzioni per l’uso e nel 2022 il romanzo di Wilkie Collins Mercy Merrick. Cura la rubrica #Barsport per il sito Napoliclick. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    19min
  6. Alessandro Ferrari "Carlo Angela e il segreto dei matti"

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    Alessandro Ferrari "Carlo Angela e il segreto dei matti"

    Alessandro Q Ferrari "Carlo Angela e il segreto dei matti" La vera storia del Giusto che ci ha salvati DeAgostini Libri www.deagostinilibri.it Mentre l’Italia è nel pieno della Seconda guerra mondiale e il regime stringe la sua morsa attorno a molte vite innocenti, c’è chi bussa a una porta in cerca di salvezza. Ad aprire è il professor Carlo Angela, direttore della Casa di Cura per malattie nervose e mentali a San Maurizio Canavese, a pochi chilometri da Torino. Carlo, però, non è un semplice medico: è un eroe silenzioso che, sfidando le leggi fasciste, inventa diagnosi di sana pianta e falsifica documenti. Poi, insegna a ebrei, partigiani e dissidenti politici “a fare i matti”, per proteggerli dalla furia delle camicie nere e dai campi di concentramento. Anche se matti non lo sono affatto. La sua clinica diventa così un rifugio sicuro, un baluardo di speranza in un’epoca di terrore e in- certezza. Di certo il rischio è altissimo, ogni giorno lì dentro può essere l’ultimo. Ma Carlo, anche con la complicità di suo figlio, all’epoca solo un ragazzo di tredici anni, saprà combattere con le uniche armi a loro disposizione: astuzia, coraggio e compassione. Grazie a un’accurata e appassionante ricerca tra le carte e sui luoghi del passato, Alessandro Q. Ferrari porta alla luce una vicenda avventurosa e finora poco conosciuta. Ma ripercorre anche la vita di un uomo giusto, padre del celebre giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela, che ha messo tutto in gioco per proteggere i più deboli e non arrendersi al Male. Alessandro Q. Ferrari è uno sceneggiatore di fumetti, cartoni animati e serie tv. Nel 2016 la sua graphic novel Star Wars The original trilogy è stata un bestseller mondiale, nella top ten del «New York Times». Dal 2006 Alessandro collabora con De Agostini, The Walt Disney Company, Lucasfilm, Rainbow, Rai, Luxvide, Zodiak, Rizzoli/Lizard. Le ragazze non hanno paura è il suo straordinario romanzo d’esordio. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    18min
  7. Giovanni Battista Magoni "Sulle tracce dell'assente"

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    Giovanni Battista Magoni "Sulle tracce dell'assente"

    Giovanni Battista Magoni "Sulle tracce dell'assente" Metafisica del quotidiano nel cinema di Kieślowski Ancora Editrice www.ancoralibri.it «Io filmo l’intimo, io filmo la metafisica». Così disse di sé Krzysztof Kieślowski (Varsavia, 1941-1996) il grande regista, sceneggiatore, scrittore e documentarista polacco, riconosciuto universalmente come uno dei più grandi autori della storia del cinema. Questo libro fruga nella sua monumentale opera del Decalogo, nei Tre Colori (Film Blu, Film Bianco e Film Rosso) e nella Doppia vita di Veronica per rivelare la passione del cineasta per l’umano e vi individua dei rimandi metafisici di un fondamento che sembra assente, ma che in realtà interagisce nella storia. Direttamente, il grande regista polacco non è politico né esistenzialista, non è moralista né spiritualista, non è cattolico ma neppure ateo, non è sociologo ma nemmeno intimista, non è razionalista puro, non è storico ma neppure simbolista. Ben disinfettato, insomma, da tutti gli «ismi». Eppure tutti questi motivi traspaiono, poi, dialetticamente, come per emanazione, da uno dei più formidabili tessitori della storia del cinema, da un cercatore instancabile di quell’Oltre, cui tutti aneliamo. Kieślowski è un «cercatore di senso», tra ragione e mistero. Il suo è un cinema dell’interiorità, dove l’indagine sull’uomo lascia trasparire tracce metafisiche e teologiche. Nello «stare addosso all’uomo», il regista rileva delle «fenditure» nelle quali l’Essere appare nel suo celarsi (l’Assente) e nel suo apparire (il Presente). L’Assente si affaccia come «regia sottotraccia», come «occulto tessitore» che offre all’uomo occasioni per realizzarsi nell’amore. E così, all’etica dell’individualismo tratteggiata nel Decalogo, Kieślowski offre, nei Tre Colori, il contrappunto di un’etica dell’amore. Il finale di Film Rosso è parola di speranza: tutti i protagonisti dell’opera, anziché naufragare, sono incredibilmente salvati. Non per caso, ma per destino provvidente. E così tutti possiamo sperare di «uscire a riveder le stelle». Anzi, di contemplare«l’amor che move il sole e l’altre stelle». Giovanni Battista Magoni, sacerdote pavoniano, laureato in filosofia, ha insegnato per molti anni nella scuola. Ha svolto per nove anni l’incarico di Superiore della Provincia pavoniana d’Italia ed è attualmente il Direttore di Àncora Editrice. Ama la filosofia, la musica e il cinema, la letteratura e l’arte. E i giovani… ancor di più. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    28min
  8. Lorenzo Sartori "Il nido del pettirosso"

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    Lorenzo Sartori "Il nido del pettirosso"

    Lorenzo Pettirosso "Il nido del pettirosso" Fazi Editore www.fazieditore.it La scomparsa improvvisa di una ragazza riporta a galla un terribile omicidio avvenuto in passato e mai dimenticato. Ad Alveno, paese di poche anime tra i monti del Trentino, Alice ha lasciato i ricordi più belli e anche i più atroci. Dopo alcuni anni di assenza, sta andando lì con gli amici di sempre. Sono in macchina, diretti al Nido del Pettirosso, l’albergo che i suoi genitori gestivano quando lei era ancora una bambina e che ora sua madre Laura ha deciso di vendere per lasciarsi alle spalle i tragici eventi accaduti nei dintorni. Undici anni prima, infatti, sua sorella Sara era stata ritrovata morta in fondo a un burrone: come siano realmente andate le cose resta un mistero ma la sua famiglia, nel frattempo, è andata in pezzi. L’indomani, Laura riceve una telefonata dalla polizia: l’auto su cui viaggiava Alice è finita in una scarpata; lei e un suo amico si sono allontanati per chiedere aiuto e da quel momento nessuno ha più avuto notizie di loro. Laura si precipita sul posto per seguire le indagini, portate avanti dall’agguerrita ispettrice Valenti. Possibile che la montagna voglia prendersi anche l’unica figlia rimastale? Tutte le paure e i dubbi del passato si riaffacciano come ospiti indesiderati dalle finestre delle stanze ormai vuote del Nido del Pettirosso: che fine ha fatto Alice? La sua scomparsa è legata in qualche modo alla morte di Sara? Riusciranno Laura e l’ispettrice Valenti a ritrovare la ragazza prima che accada di nuovo l’irreparabile? Un thriller appassionante sul coraggio di una madre che, attraverso un doloroso viaggio nel passato, riuscirà a ritrovare la speranza non prima di aver affrontato un’altra esperienza spaventosa tra ricordi angoscianti e fantasmi venuti a tormentarla. «Dopo tre giorni di ricerche, alla fine l’avevano trovata. In fondo a un dirupo, morta. Quello stesso dirupo che Laura adesso sta cercando di raggiungere con il cuore che è ormai una pietra acuminata e a ogni passo le incide il petto da dentro, togliendole fiato più del pendio».   Lorenzo Sartori Vive tra Crema e Milano. Giornalista e studioso di storia militare, è uno tra i maggiori divulgatori del wargame in Italia e all’estero. Dal 2000 è editore e direttore della rivista «Dadi&Piombo» nonché autore di regolamenti di gioco apprezzati in tutto il mondo. La sua produzione letteraria spazia dal fantasy al thriller passando per la fantascienza. In ambito noir, ha pubblicato, tra gli altri, Il filo sottile di Arianna (Laurana Editore, 2021), tradotto all’estero, vincitore del Premio NebbiaGialla 2020 e finalista al Premio Garfagnana in Giallo 2021. Dal 1999 si occupa di organizzazione di eventi e dal 2018 è direttore artistico del festival letterario Inchiostro di Crema. Dal 2022 dirige anche Tremosine in giallo, sul Lago di Garda. IL POSTO DELLE PAROLE ascoltare fa pensare www.ilpostodelleparole.it Diventa un supporter di questo podcast: https://www.spreaker.com/podcast/il-posto-delle-parole--1487855/support.

    16min

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