I migranti di Lipa, tra responsabilità e diritto internazionale

Alle porte dell'Europa, tra i monti dei Balcani, al confine tra Bosnia e Croazia, si sta consumando una drammatica catastrofe umanitaria. Uomini e Donne bloccati tra i ghiacci, senza cibo, acqua, assistenza, senza diritti perché considerati clandestini, ma cos'è un clandestino? 

Secondo l'articolo 13 della Dichiarazione Universale dei diritti Fondamentali dell'uomo "ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese".

Secondo questo articolo della dichiarazione dei diritti dell'uomo, testo riconosciuto dal diritto internazionale, il concetto di immigrazione clandestina, è in conflitto con la stessa dichiarazione, poiché, se ogni individuo ha il diritto di muoversi da e verso qualsiasi stato e paese del mondo, per qualunque ragione,  e se nessun individuo o istituzione subordinata all'autorità delle nazioni unite, vale a dire gli stati membro dell'organizzazione, può negare ad altri questo diritto, allora l'immigrazione non è mai clandestina.