
216 episodes

Mettiamoci la Voce Mettiamoci la voce
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- Arts
Miglioriamo insieme l'efficacia della lettura a voce alta, espressiva e in pubblico.
Lettori per piacere e formatori per vocazione ecco chi siamo:
Sono Francesco Nardi, pedagogista, musicista, attore e autore teatrale. Mi occupo di formazione ed educazione all’espressività musicale e vocale.
Sono Maria Grazia Tirasso, Laureata in Lettere, counselor IACP di I livello, autrice e regista teatrale. Mi occupo di tecniche teatrali, vocalità e lettura espressiva.
Sandro Ghini, Consulente di comunicazione affianco e intreccio la mia attività di sviluppo progetti web alla mia passione per pittura e disegno e arte in genere.
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215 - Ti mando un vocale che faccio prima
Ti mando un vocale che faccio prima. Ma è davvero così?
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214 - Interpretare se stessi
Cuore o tecnica, identità o interpretazione. Nella puntata di oggi affrontiamo un viaggio introspettivo che ci porta a considerare come un autore possa leggere i testi che gli appartengono a un pubblico pronto ad ascoltare.
Siamo sempre noi stessi anche quando leggiamo per altri oppure stiamo interpretando o recitando?
Proviamo a rispondere a questa domanda e fateci sapere cosa ne pensate. -
213 - Leggere come se...
Leggere come se fossimo un mago, un eroe, un sacerdote… O anche un poliziotto, un investigatore o la fata turchina.
Si tratta di esercizi e allenamenti che ci consentono di leggere come se fossimo altre persone, dandoci dei ruoli o delle intenzioni ben precise.
Da stereotipi ad archetipi, il viaggio nella voce di oggi ci fa capire come un’imitazione iniziale ci permetta di scoprire qualcosa di più di noi e di ampliare il nostro io. -
212 - L'abito fa il monaco, anche con la voce
Giulia Celi è consulente d'immagine, formatrice ed esperta di galateo, buone maniere e business etiquette.
Se ti stai chiedendo cosa c’entri la voce con l’immagine o le buone maniere, è il momento di ascoltare questa puntata. -
211 - spiegare a voce le parole difficili
L’uso eccessivo di parole difficili o ricercate rischia di portare a un calo di interesse nell’ascolto?
Quando è necessario prendersi del tempo per spiegare determinati concetti?
La puntata di oggi è fatta più di domande che di risposte e ognuno di noi ha una diversa interpretazione dell’argomento. Si tratta di un tema complesso da trattare perché non c’è un modo giusto o sbagliato di procedere ed è anche per questo che ci piacerebbe ricevere un tuo riscontro in merito.
Qual è il tuo approccio nei confronti di un modo di parlare più forbito o complicato? -
210 - Imitazione e parodia con la voce
Imitazione e parodia fanno parte del linguaggio analogico, linguaggio che ricorre all’uso di immagini ed evocazioni. Vengono spesso usati come sinonimi, ma in realtà presentano importanti differenze che partono dall’aspetto più importante: l’ascolto.
Con l’imitazione e la parodia riprendiamo alcuni temi della puntata dedicata al linguaggio analogico per approfondire le differenze e le correlazioni con la voce.
Imitazione deriva da mìmeṡis, che significa riprodurre una certa cosa.
Parodia deriva da parà e odè ed unisce ciò che è simile con il canto.