100 Folgen

L'approfondimento della politica e dell'attualità vista dal Grigioni italiano.

Voci del Grigioni italiano RSI - Radiotelevisione svizzera

    • Nachrichten
    • 4.3 • 3 Bewertungen

L'approfondimento della politica e dell'attualità vista dal Grigioni italiano.

    Pesca, partenza, via!

    Pesca, partenza, via!

    La stagione della pesca si è aperta il 1° maggio e, come tradizione, le Voci del Grigioni italiano indagano annualmente le novità, le prospettive e le preoccupazioni del mondo della pesca.  E se parliamo di pesca in Valposchiavo non possiamo non sottolineare la novità di quest’anno, che possiamo definire di portata storica: se fino a ieri esistevano la “Società Pescatori Brusio” e la “Società Pescatori Poschiavo”, da quest’anno avremo una nuova entità, ovvero la “Società Pescatori Valposchiavo”.
    Nelle acque del Cantone dei Grigioni è attestata la presenza di 34 specie ittiche e di 2 specie di gamberi. La metà di queste specie è però rara o molto rara. La specie più numerosa e più diffusa è la trota fario. La maggior parte delle acque pescose del Cantone si trova nella regione della trota. Fanno eccezione i tratti inferiori del Reno alpino e della Moesa, attribuiti alla regione del temolo. Ma non tutti i fiumi godono di buona salute, ragion per cui a volte il Cantone deve intervenire anche vietando l’attività della pesca come è accaduto quest’anno in un tratto della Maira in Bregaglia. Il problema della Maira non riguarda solo la Bregaglia, ma coinvolge direttamente anche la Valchiavenna perché nonostante il fiume cambi nome - da Maira a Mera - le acque sono sempre le stesse, prima e dopo il confine. Vi illustriamo il progetto Geriko che si occupa della gestione delle risorse idriche e ambienti acquatici in comune.
    Per capire, invece, le problematiche legate alla pesca a sud del San Bernardino, nostro ospite è Sacha Tamò presidente della Società Pesca Moesa.

    • 18 Min.
    Le luci delle ribalte

    Le luci delle ribalte

    Questa edizione è dedicata al teatro e parlando di teatro non possiamo che iniziare partendo da Brusio, dove è andato in scena nei giorni scorsi lo spettacolo realizzato dal laboratorio teatrale per adulti che da una ventina d’anni coinvolge a sud del Bernina uomini e donne provenienti dalla Valposchiavo e dalla Valtellina. Un’iniziativa che ci si augura possa essere portata avanti anche in futuro perché rappresenta un unicum nella Svizzera italiana in grado di lasciare un segno profondo nell’educazione teatrale.
    Davvero interessante anche l’esperienza Bregagliotta in fatto di teatro. In questo caso ci affidiamo all’operatore culturale della PGI Marco Ambrosino per fare il punto della situazione.
    Andiamo poi in Valtellina per conoscere meglio l’attrice e regista Gigliola Amonini, responsabile dei laboratori teatrali per adulti e ragazzi e che in questa veste ha portato alla realizzazione e alla messa in scena di più di 62 spettacoli teatrali.
    A sud del San Bernardino incontriamo il regista Paul Fontana che da sette anni guida la compagnia “Piccola ribalta del Moesano”. Una realtà più che consolidata e che può contare sulla preziosissima esperienza di Gepe Stanga che quest’anno festeggia i novant’anni.  

    • 20 Min.
    A bon sa vedé

    A bon sa vedé

    Anche il 2023 per la Valposchiavo si profila come un anno da incorniciare sotto il profilo turistico. I pernottamenti sono infatti ulteriormente aumentati (oltre 80mila, per un +3,5%). La strategia di voler destagionalizzare il più possibile le presenze turistiche, che negli anni passati erano concentrate nei mesi estivi, sta facendo quindi breccia e si nota come alcuni mesi - quali novembre, dicembre, gennaio e febbraio - hanno fatto segnare un notevole incremento.
    Il bilancio che Kaspar Howald, direttore di Valposchiavo Turismo, si lascia alle spalle dopo 10 anni di attività è di certo positivo e non solo dal punto di vista professionale. Howald, infatti, nonostante a fine aprile lascerà l’incarico per diventare il direttore del progetto Grigioni Cultura, resterà in valle con la sua famiglia.
    Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio e con lui abbiamo ripercorso le tappe di questa avventura che lo ha portato nel 2014 da Roma, dove dirigeva il programma culturale del Goethe-Institut, a Poschiavo. Qui ha diretto l’Ente turistico prima e l’associazione Valposchiavo turismo poi. Ha quindi partecipato alla svolta epocale che il settore ha registrato a sud del Bernina negli ultimi 10 anni anche grazie alla nuova legge sul turismo ed è stato uno dei principali fautori del progetto 100% Valposchiavo. Con lui abbiamo ripercorso le tappe principali e abbiamo cercato di vedere questa valle alpina con gli occhi di chi, da straniero, ha saputo diventare uno dei punti di riferimento del territorio.

    • 20 Min.
    Prodotti locali

    Prodotti locali

    In questa edizione parliamo di valorizzazione dei prodotti locali partendo dal Moesano, dove da dieci anni si svolge l’omonima rassegna enogastronomica. Nostro ospite è il direttore del locale ente turistico Christian Vigne.
    Andiamo poi in Valposchiavo. Alcune manifestazioni sono storiche - si pensi ad esempio alla Stramangiada, giunta alla sua diciassettesima edizione - altre invece sono nate grazie proprio al successo che ha riscosso la formula delle passeggiate enogastronomiche o dalle sagre che puntano sui prodotti locali. 
    Ma se fino a qualche anno fa questi eventi erano sinonimo di cibo low cost ora si sborsano cifre interessanti pur di partecipare a questi eventi, i cui programmi si sono fatti sempre più ricchi e interessanti e sono divenuti dei capisaldi delle destinazioni turistiche. Pensiamo ad esempio alla Valposchiavo, che quest’anno è stata nominata regione del gusto 2024.
    Il progetto 100% (bio) Valposchiavo è sicuramente un unicum nel panorama alpino, ma ci sono altre vallate che stanno riscoprendo il valore dell’autentico, del genuino non solo nel cibo ma anche nell’artigianato. In Bregaglia per esempio è stata creata una “marca” che contraddistingue due tipologie di prodotti: quelli autoctoni e quelli realizzati in valle. Ce ne parla Madlaina del Re del team Bregaglia Engadin turismo.

    • 21 Min.
    Cinque secoli di unione

    Cinque secoli di unione

    In questa edizione vi presentiamo il programma dei principali festeggiamenti previsti nel Grigioni italiano durante l’anno dedicato ai cinquecento anni dalla stipula del patto che sancì la nascita del Libero stato delle Tre Leghe, embrione del Canton Grigioni.
    Partiamo dalla bassa Mesolcina che ha elaborato il programma più ambizioso, con un ciclo di 13 conferenze, concerti, cene a tema e, ad agosto, una quattro giorni di festa medievale, animata dal gruppo “La spada nella rocca”.
    Anche in Valposchiavo ci si prepara a celebrare l’evento. E poiché la data del 14 settembre cade proprio durante la settimana del gusto che vede Poschiavo capitale nel 2024, si è pensato di unire i due anniversari celebrandoli con una grande festa di paese che diventerà azione teatrale. Radunerà la popolazione per rivivere il momento dell’annuncio della nascita delle Tre Leghe. 
    Quale significato storico dobbiamo attribuire alla Carta federale delle Tre Leghe del 1524? Che ruolo ha (o ha avuto) nella storiografia, nella politica della memoria e nella cultura del ricordo nei Grigioni e in Lombardia, in Svizzera, in Italia e in Europa? A queste domande cercherà di dare una risposta il simposio organizzato a Maloja l’8 e il 9 giugno prossimi da due storici e tre società storiche: quella grigionese, quella valtellinese e quella comasca.

    • 21 Min.
    Il catafalco di Morbegno

    Il catafalco di Morbegno

    Documentato per la prima volta nel 1737, forse realizzato su disegno dell’artista valtellinese Pietro Ligari, il catafalco di Morbegno è una delle poche macchine di culto barocche ancora in funzione sull’Arco alpino. Si tratta di un’opera monumentale - alta 18 metri, 67 quintali il peso - che viene eretta al centro della Collegiata di San Giovanni, l’edificio barocco più importante della Valtellina e tra i più interessanti della Lombardia. Si presenta come un tempietto che grazie a quattro coppie di colonne si erge da un’alta piattaforma ottagonale, a cui si accede per mezzo di quattro ampie scalinate, con balaustre che accentuano l’effetto scenografico dell’insieme. 
    Il catafalco accoglieva un tempo il simulacro di un’urna sepolcrale e, solo successivamente, l’attuale urna con la scultura lignea del Cristo morto, che viene portata solennemente in processione la sera del Venerdì Santo. Il catafalco appartiene alla Confraternita del Santissimo Sacramento di San Pietro, che per le fasi di montaggio e smontaggio coinvolge anche i confratelli della Madonna Assunta. I gesti dei volontari si tramandano di padre in figlio e, anche se con gli anni il cantiere all’interno della chiesa presenta meno rischi, le operazioni di montaggio sono sempre delicatissime e tengono tutti con il fiato sospeso.
    Quest’anno il catafalco di Morbegno non verrà smontato il Lunedì dell’Angelo, ma resterà visibile per più giorni in vista dell’Eucarestia che il cardinale Oscar Maria Cantoni, vescovo della Diocesi di Como, officerà il 7 aprile.
    Fotografia: Pietro Giuseppe Ciapponi

    • 22 Min.

Kundenrezensionen

4.3 von 5
3 Bewertungen

3 Bewertungen

Top‑Podcasts in Nachrichten

Echo der Zeit
Schweizer Radio und Fernsehen (SRF)
Les Grosses Têtes
RTL
Apropos – der tägliche Podcast des Tages-Anzeigers
Tamedia
NZZ Akzent
NZZ – täglich ein Stück Welt
LANZ & PRECHT
ZDF, Markus Lanz & Richard David Precht
News Plus
Schweizer Radio und Fernsehen (SRF)

Das gefällt dir vielleicht auch

Giorno per giorno
Corriere della Sera – Francesco Giambertone
Echo der Zeit
Schweizer Radio und Fernsehen (SRF)
Actually
Will Media
The English We Speak
BBC Radio
International
Schweizer Radio und Fernsehen (SRF)
Italiano con Amore
Eleonora Silanus