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10^ puntata - I Punti Neri - #stiamobio - il Podcast di Double B #StiamoBio - Il Podcast di Double B

    • Health & Fitness

Di brufoli abbiamo già parlato, oggi affrontiamo il tema dei punti neri, o comedoni.

Cosa sono?

Il comedone è l’occlusione di un poro sulla superficie dell’epidermide, causata da un mix di grassi, cheratina, melanina, peli e batteri. Può essere:

un comedone aperto, detto anche punto nero – il colore è dato dall’ossidazione della parte superficiale, esposta all’aria;
un comedone chiuso, detto punto bianco.
Come nascono?

Non è chiaro: in genere sono associati ad un’eccessiva produzione di sebo e/o ad un’eccessiva produzione di cheratina da parte della pelle, ma possono contribuire anche altri fattori come gli ormoni, il livello di idratazione della pelle, il contatto con agenti comedogeni…

Non si muore di punti neri ma belli non sono, quindi cerchiamo di capire come evitarli!

Step 1: Prevenzione

Posso prevenire i punti neri? Assolutamente sì! Con le giuste accortezze posso sicuramente aiutare la mia pelle a produrne di meno. Quali? Vediamole insieme:

Pulizia: una corretta detersione è fondamentale. Non deve essere troppo forte perché non vuoi spogliare la pelle del suo naturale film idrolipidico, costringendola a produrre ancora più sebo di quanto già non faccia, quindi scegli un detergente delicato, che lavi senza aggredire.
Esfoliazione: se il problema è l’eccesso di cheratina prodotto dalla pelle, una leggera esfoliazione quotidiana può aiutare. Occhio a non esagerare, puoi scegliere se farla con un prodotto cosmetico a base di acidi esfolianti, oppure se preferire un’esfoliazione meccanica, l’importante è non eccedere! Ti dico come faccio io: ho sempre in doccia il Clarisonic e lo uso su viso e collo tutte le volte che lavo i capelli – quindi circa 4 volte a settimana. Gli altri giorni uso il mio tonico all’acido mandelico, ma non uso mai entrambi nella stessa giornata, per non stressare la pelle.
INCI: imparare a leggerlo e a identificare gli ingredienti comedogeni, cioè quelli filmanti che sporcano la pelle, è importantissimo – e se non sai da dove cominciare, leggi questo post.
Step 2: Eliminazione

I punti neri e i punti bianchi vanno via da soli? A volte sì, sopratutto i neri – quelli “aperti”: la pelle riesce ad espellerli da sola. Più spesso però vanno eliminati fisicamente e qui hai due opzioni:

Pulizia del viso dall’estetista: quella tradizionale prevede prima la detersione del viso, poi l’utilizzo del vapore per favorire la dilatazione dei pori ed ammorbidire il sebo, e infine la rimozione meccanica dei punti neri e dei punti bianchi. Può comprendere anche un passaggio esfoliante e un tonico astringente a fine procedura.
Skin gritting: questa è una tecnica fai-da-te poco invasiva che mi piace molto, perché prevede tre passaggi molto delicati e può essere eseguita facilmente anche dalle meno esperte, senza correre grossi rischi. È solo un po’ noiosa da eseguire, ma forse sono io che non ho pazienza! 😉
Skin Gritting: come si fa?

Dopo aver lavato il viso, ed esserti assicurata di aver rimosso OGNI TRACCIA di make-up, massaggia sulla pelle asciutta un po’ di olio, con movimenti circolari. Scegli un olio leggero: riso e jojoba sono perfetti, perché sono quelli più dermoaffini. Rimuovi l’eccesso di olio con un panno in microfibra, che farà una leggera esfoliazione.
A questo punto applica una maschera in crema a base di argilla: puoi farla da sola usando l’argilla in polvere – quella verde o quella bianca, che si chiama caolino – e mescolandola con un po’ di acqua fino a raggiungere la consistenza che preferisci, oppure puoi scegliere una maschera già pronta. Specifico “maschera in crema” perché quelle peel-off o quelle in tessuto non vanno bene per questa tecnica. Tienila in posa finché non si sarà asciugata – di solito 10/15 minuti – poi sciacqua con acqua tiepida e lascia il viso umido.
Adesso la parte più noiosa: prendi circa un cucchiaio di olio, lo...

Di brufoli abbiamo già parlato, oggi affrontiamo il tema dei punti neri, o comedoni.

Cosa sono?

Il comedone è l’occlusione di un poro sulla superficie dell’epidermide, causata da un mix di grassi, cheratina, melanina, peli e batteri. Può essere:

un comedone aperto, detto anche punto nero – il colore è dato dall’ossidazione della parte superficiale, esposta all’aria;
un comedone chiuso, detto punto bianco.
Come nascono?

Non è chiaro: in genere sono associati ad un’eccessiva produzione di sebo e/o ad un’eccessiva produzione di cheratina da parte della pelle, ma possono contribuire anche altri fattori come gli ormoni, il livello di idratazione della pelle, il contatto con agenti comedogeni…

Non si muore di punti neri ma belli non sono, quindi cerchiamo di capire come evitarli!

Step 1: Prevenzione

Posso prevenire i punti neri? Assolutamente sì! Con le giuste accortezze posso sicuramente aiutare la mia pelle a produrne di meno. Quali? Vediamole insieme:

Pulizia: una corretta detersione è fondamentale. Non deve essere troppo forte perché non vuoi spogliare la pelle del suo naturale film idrolipidico, costringendola a produrre ancora più sebo di quanto già non faccia, quindi scegli un detergente delicato, che lavi senza aggredire.
Esfoliazione: se il problema è l’eccesso di cheratina prodotto dalla pelle, una leggera esfoliazione quotidiana può aiutare. Occhio a non esagerare, puoi scegliere se farla con un prodotto cosmetico a base di acidi esfolianti, oppure se preferire un’esfoliazione meccanica, l’importante è non eccedere! Ti dico come faccio io: ho sempre in doccia il Clarisonic e lo uso su viso e collo tutte le volte che lavo i capelli – quindi circa 4 volte a settimana. Gli altri giorni uso il mio tonico all’acido mandelico, ma non uso mai entrambi nella stessa giornata, per non stressare la pelle.
INCI: imparare a leggerlo e a identificare gli ingredienti comedogeni, cioè quelli filmanti che sporcano la pelle, è importantissimo – e se non sai da dove cominciare, leggi questo post.
Step 2: Eliminazione

I punti neri e i punti bianchi vanno via da soli? A volte sì, sopratutto i neri – quelli “aperti”: la pelle riesce ad espellerli da sola. Più spesso però vanno eliminati fisicamente e qui hai due opzioni:

Pulizia del viso dall’estetista: quella tradizionale prevede prima la detersione del viso, poi l’utilizzo del vapore per favorire la dilatazione dei pori ed ammorbidire il sebo, e infine la rimozione meccanica dei punti neri e dei punti bianchi. Può comprendere anche un passaggio esfoliante e un tonico astringente a fine procedura.
Skin gritting: questa è una tecnica fai-da-te poco invasiva che mi piace molto, perché prevede tre passaggi molto delicati e può essere eseguita facilmente anche dalle meno esperte, senza correre grossi rischi. È solo un po’ noiosa da eseguire, ma forse sono io che non ho pazienza! 😉
Skin Gritting: come si fa?

Dopo aver lavato il viso, ed esserti assicurata di aver rimosso OGNI TRACCIA di make-up, massaggia sulla pelle asciutta un po’ di olio, con movimenti circolari. Scegli un olio leggero: riso e jojoba sono perfetti, perché sono quelli più dermoaffini. Rimuovi l’eccesso di olio con un panno in microfibra, che farà una leggera esfoliazione.
A questo punto applica una maschera in crema a base di argilla: puoi farla da sola usando l’argilla in polvere – quella verde o quella bianca, che si chiama caolino – e mescolandola con un po’ di acqua fino a raggiungere la consistenza che preferisci, oppure puoi scegliere una maschera già pronta. Specifico “maschera in crema” perché quelle peel-off o quelle in tessuto non vanno bene per questa tecnica. Tienila in posa finché non si sarà asciugata – di solito 10/15 minuti – poi sciacqua con acqua tiepida e lascia il viso umido.
Adesso la parte più noiosa: prendi circa un cucchiaio di olio, lo...

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