Mammasantissima LaC
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I grandi boss, le faide, le famiglie, i traffici di droga e le infiltrazioni nel mondo della politica e delle aziende. Sono i mammasantissima, gli uomini di quella 'ndrangheta tentacolare che infesta tutta Europa. Ogni settimana, un episodio diverso del podcast di Pietro Comito per svelare ogni aspetto dell'organizzazione criminale più potente al mondo.
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Donne ribelli
Due storie, due donne che hanno deciso di dire no alla 'ndrangheta e che hanno pagato a caro prezzo la loro coraggiosa scelta: al centro di questo nuovo episodio del podcast Mammasantissima, le tragiche storie di Maria Chindamo, fatta sparire e data in pasto ai maiali affinché non si ritrovasse il suo corpo, e di Tita Buccafusca, moglie di un potente boss che prima chiese aiuto alle forze dell'ordine e iniziò a collaborare con la giustizia e poi ritrattò tutto, suicidandosi poco dopo tra mille dubbi.
All'interno le interviste di Sabina Garofalo, della criminologa Roberta Bruzzone, del giornalista Michele Albanese e dei familiari di Maria Chindamo, il fratello Vincenzo e la figlia. -
'Ndrangheta evolution
C'è una 'ndrangheta che cambia interessi e che sogna in grande: basta droga, la soluzione è infiltrarsi in un mercato a basso rischio come quello degli idrocarburi. Nasce così un grande progetto: un oleodotto in Calabria, che faccia arrivare la materia prima direttamente dall'Est Europa in un grande impianto sulle coste di Vibo Valentia per profitti da centinaia di milioni di euro.
A questa 'ndrangheta fa da contraltare la criminalità cosentina, che si infiltra nei comuni e continua ad asfissiare cantieri, attività imprenditoriali e negozi con richieste estorsive e violenze.
Lo scopriremo nella nuova puntata del podcast Mammasantissima! -
Le grandi catture
L'ultimo padrino di Cosa Nostra, primula rossa irreperibile per decenni, arrestato e morto pochi mesi dopo, il grande broker della ndrangheta, evaso e poi ripreso dopo anni, e ancora il capoclan che però non era stato mai condannato e si definiva non latitante, ma innocente.
La prima puntata della nuova stagione di Mammasantissima riparte dalle grandi catture dei boss Matteo Messina Denaro, del broker Rocco Morabito detto Tamunga e di Pasquale Bonavota e dai racconti di come gli investigatori sono riusciti ad arrivare sulle loro tracce. -
Sangue e potere
Chi sono i nuovi padrini della 'ndrangheta e quali sono i nuovi assetti delle famiglie? Chi comanda davvero nella criminalità organizzata calabrese? Un viaggio tra faide, leadership conquistate con il sangue e i bossoli e nuovi equilibri nelle cosche calabresi.
Partiremo dalla strage di Duisburg, spartiacque nella conoscenza internazionale della 'ndrangheta, per fare il punto sui principali clan della Calabria, quelli più attivi e le nuove leve, in un viaggio alla scoperta del sangue e del potere dei clan calabresi. -
Le stragi della 'ndrangheta
Davvero la 'ndrangheta voleva rapire il figlio di Silvio Berlusconi? Un'esclusiva di Mammasantissima, che racconta come i calabresi avessero puntato il figlio del Cavaliere: ad intervenire, per metterlo al riparo da pericoli, furono proprio i clan siciliani, che avvertirono le più importanti famiglie che quel ragazzo non andava toccato.
Un viaggio, quello di Mammasantissima, nella strategia stragista degli anni '90 e in un periodo torbido in cui clan, massoneria e servizi deviati collaboravano tra loro in maniera continua.
La strategia stragista degli anni '90 era solo opera di Cosa Nostra o ci fu la partecipazione anche delle più importanti famiglie di 'ndrangheta? È questo l'interrogativo al centro di questo podcast di Mammasantissima, un viaggio attraverso i segreti svelati dal processo 'Ndrangheta Stragista, in corso a Reggio Calabria, e che racconta le trame e i disegni oscuri per attentare al cuore dello Stato.
Dalle carte del processo, infatti, emerge un rapporto continuo tra i clan siciliani e le cosche calabresi che si riunirono in una commissione per decidere che tipo di apporto dare alla strategia. E poi ancora le testimonianze di Graviano sui rapporti tra Silvio Berlusconi e la mafia siciliana, le dichiarazioni sui soldi investiti dai clan nelle aziende del nord e i rapporti tra clan e imprese degli anni '80. -
Il superclan della massomafia
C'è un clan che, più di tutti, ha rappresentato insieme la ferocia criminale e la capacità economica mostrata dalla 'ndrangheta negli ultimi venti anni. Si tratta del clan Piromalli di Gioia Tauro, una famiglia che ha coniugato interessi economici internazionali a trame eversive tramite collaborazioni con servizi segreti e massoneria deviata ad uno spietato controllo del territorio attraverso la razzia dei fondi del polo siderurgico e del nascente Porto di Gioia Tauro. Sono loro il vero e proprio clan della massomafia, una famiglia tra le più importanti del panorama criminale mondiale.
Le loro trame si intrecciano con quelle della politica di Reggio Calabria, divenuto negli anni un vero e proprio laboratorio nel quale, allo stesso tavolo, sedevano insieme interessi in teoria inconciliabili tra loro, i poteri dello stato e quelli dell'antistato: stiamo parlando del Sistema Reggio, raccontato da Sarra nei suoi interrogatori e messi insieme dalle indagini del procuratore Lombardo.