30 episodi

Le voci dei luoghi, le parole dei protagonisti. Lo sguardo del cronista narratore. Ci sono storie, che solo dall'interno si svelano del tutto. E ci sono racconti che solo nella realtà trovano la loro forza. Ed è lì che Storiacce porta il suo microfono. Dentro vicende, che parlano con ogni suono ed ogni silenzio. Storie da scoprire, denunciare, ricostruire. Storie che diventano inchieste e che svelano angoli o vite, a volte in ombra, del nostro Paese. Storie dimenticate, ma rimaste aperte, nei fascicoli giudiziari o nelle paure di chi le ha vissute. Questi sono "I Racconti di Storiacce", evoluzione a partire da agosto di "Storiacce", pluripremiato programma di Radio24 in onda da 11 stagioni. A condurre, sempre Raffaella Calandra.

Storiacce Radio24

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    • 4,6 • 59 valutazioni

Le voci dei luoghi, le parole dei protagonisti. Lo sguardo del cronista narratore. Ci sono storie, che solo dall'interno si svelano del tutto. E ci sono racconti che solo nella realtà trovano la loro forza. Ed è lì che Storiacce porta il suo microfono. Dentro vicende, che parlano con ogni suono ed ogni silenzio. Storie da scoprire, denunciare, ricostruire. Storie che diventano inchieste e che svelano angoli o vite, a volte in ombra, del nostro Paese. Storie dimenticate, ma rimaste aperte, nei fascicoli giudiziari o nelle paure di chi le ha vissute. Questi sono "I Racconti di Storiacce", evoluzione a partire da agosto di "Storiacce", pluripremiato programma di Radio24 in onda da 11 stagioni. A condurre, sempre Raffaella Calandra.

    Trasmissione del 21 febbraio 2021

    Trasmissione del 21 febbraio 2021

    Il covid e la partita di football americano della dottoressa Malara

    Il covid e la partita di football americano della dottoressa Malara

    Ormai, ci siamo dentro da un anno. Ormai, da 12 mesi esatti, siamo tutti costretti a fare i conti con i nostri limiti, con le nostre paure. Con l'impossibilità di riuscire a controllare tutto. Da un anno cioè, il mondo intero convive con un forte- e forse prima di allora quasi sconosciuto- senso di imprevedibilità. Un anno dopo la scoperta in Italia del coronavirus, dopo 92mila morti e una gigantesca crisi economica e sociale, "possiamo imparare solo dalle nostre cicatrici", dice Annalisa Malara, l'anestesista che un anno fa, nell'ospedale di Codogno, forzando protocolli e regole, fece fare il tampone anti-covid a Mattia Maestri, il paziente uno. Venne così certificata la presenza del virus in Occidente. "C'era tanto scetticismo intorno a me: "ecco la giovane dottoressina che vuole fare la diagnosi eclatante", ecco cosa sentivo", racconta a Storiacce."Spero che da questa storia abbiamo tutti imparato a riportare il rapporto medico/paziente al centro, prima di protocolli e burocrazia", dice, parlando anche dei "tanti soffitti di cristallo incontrati nelle corsie, dove è una sfida col tempo per riacciuffare vite. È una come una partita di football americano", aggiunge la dottoressa Malara. Mentre le inchieste stanno ancora cercando di stabilire cosa non abbia funzionato nella gestione della prima ondata dell'epidemia - tra piani pandemici non aggiornati e protocolli sbagliati - ora si cerca di far fronte a tutte le carenze emerse nel sistema sanitario. E il punto di partenza è proprio quella notte di un anno fa a Codogno...

    Costiera Amalfitana, tra sogno e scempio

    Costiera Amalfitana, tra sogno e scempio

    Le ruspe sono lì, a rimuovere fango e pietre. E un muro, rimasto in bilico sul costone. Ancora una volta un crollo di rocce taglia in due la Costiera amalfitana, con sfollati da soccorrere e residenti isolati da aiutare. Ancora una volta, questo territorio - tanto fragile, quanto incantato, patrimonio Unesco, paga lo scotto di anni di violazioni. 34 le frane registrate dal 1899, non di rado anche con vittime. I fondi contro il dissesto idrogeologico sono stanziati, ma spesso non spesi, per "cronica mancanza di una progettazione adeguata", come marcò la Corte dei Conti. Ma ora comincia "una stagione di demolizioni delle costruzioni abusive", anticipa a Storiacce Giuseppe Borrelli, neo Procuratore di Salerno.

    Trasmissione del 31 gennaio 2021

    Trasmissione del 31 gennaio 2021

    Il profumo della memoria

    Il profumo della memoria

    Era inevitabile: l'odore di quel sapone all'arancio doveva ricordargli il profumo della salvezza. Per tutta la vita, Nedo Fiano ha continuato a cercare e comprare nei mercati di cose americane quel sapone, che gli ricordasse il soldato che lo portò fuori dal campo di concentramento. E ora che lui non c'è più, quel profumo è diventato per Emanuele Fiano, suo figlio, la traccia da seguire per mettere insieme la storia di uno degli ultimi sopravvissuti allo sterminio degli ebrei nel campo di Auschiwitz, del massacro della sua famiglia, ma anche la traccia per rileggere le memorie di una nazione, nelle pagine de "Il profumo di mio padre", edito da Piemme. "È nell'ora più buia della notte, che l'alba è più vicina", raccontava Nedo Fiano Alla vigilia della giornata della memoria, il 27 gennaio, Storiacce racconta la storia di uno dei sopravvissuti allo sterminio nazisti, mentre il vento dell'odio torna a soffiare in tutto il mondo.

    Il giorno della civetta, rileggere Sciascia, insieme ai magistrati antimafia

    Il giorno della civetta, rileggere Sciascia, insieme ai magistrati antimafia

    L'omicidio di un piccolo imprenditore, in una terra di miniere e povertà. Un'inchiesta che si fa largo, tra silenzi diffusi e connivenze profonde; un capitano dei carabinieri testardo, che ricostruisce un ampio giro di appalti e gli interessi del boss locale; ma poi anche i depistaggi di chi cerca di far apparire tutto un delitto passionale e i tentativi di far scagionare gli imputati. C'è la mafia che vedeva intorno a sé e ci sono tutti gli elementi più tipici della mafia d'ogni tempo nella trama de "Il Giorno della civetta", il romanzo più famoso di Leonardo Sciacia, il romanzo che fece conoscere all'Italia intera cosa fosse davvero la mafia. Non folklore, ma violenza, controllo del territorio, omertà, interessi, corruzioni. A 100 anni dalla nascita dello scrittore di Racalmuto, Storiacce dedica la puntata all'attualità del pensiero di Sciascia, rileggendolo anche con Giuseppe Pignatone, magistrato siciliano, per tutta la carriera impegnato proprio nel contrasto alla mafia. "In Sciascia, mi colpisce ogni volta la rappresentazione della Giustizia e di chi la amministra. Da un lato, c'è una rappresentazione quasi sacrale; dall'altro lato, è spietato verso chi- soprattutto tra i magistrati- tradisce quell'ideale. Ed è spietata è l'analisi dell'amministrazione della Giustizia, come strumento del Potere"

Recensioni dei clienti

4,6 su 5
59 valutazioni

59 valutazioni

FabioPat79 ,

Programma interessante

Raffaella Calandra è una delle migliori giornaliste in circolazione: diretta, pungente e i temi trattati sono (purtroppo) all'ordine del giorno.

Claudia :-)) ,

Brava

Ottime e concise interviste su attuali temi di cronaca giudiziaria

MrMilliwatt ,

puntata incompleta

il16/10 solo 35"

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