Un’ultima cosa

Un’ultima cosa

Sono persone luminose, ironiche. Sono donne che Concita De Gregorio ha incontrato, in qualche momento della sua vita, e che è poi tornata a cercare. Per anni, decenni, ha studiato la loro lingua per entrare nei loro panni. Le parole che ascolterete sono state tutte scritte, dette da ciascuna di loro. De Gregorio le ha cucite insieme per restituire la voce che non hanno avuto in vita. Sono state escluse, a volte imprigionate perché libere, irregolari, profetiche. "Ho immaginato che si alzassero in piedi al loro funerale per dire a tutti “un’ultima cosa”: chi sono stata e sono davvero, ve lo racconto io."

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  • C'è un poliziotto italiano che negli anni '70 ha avuto a che fare con le più potenti organizzazioni dedite allo spaccio di droga: Clan dei marsigliesi e Banda della Magliana. Che ha arrestato boss del narcotraffico internazionale, Coco Tavares e Jack Masia. Che ha rivelato dove si nascondeva Renato Vallanzasca o dove era tenuto nascosto il generale James Lee Dozier, rapito dalle Brigate Rosse. Che con le sue imprese ha fatto innamorare Federico Fellini e ha ispirato i film poliziotteschi degli anni '70. Che ha scritto un libro, "Macaone", candidato allo Strega. Il suo nome è Nicola Longo, è stato un infiltrato dei servizi segreti e questa è la storia della sua vita. Una vita undercover. Un podcast di Antonio Iovane.

  • Fatti, episodi vicende che hanno segnato la storia della nostra civiltà raccontati - come fossero appena accaduti - in un format radiofonico avvincente con collegamenti, aggiornamenti, riflessioni. Con un editoriale di Maurizio Molinari, le analisi degli esperti, le testimonianze dei corrispondenti GEDI dal mondo, la rassegna stampa e i lanci delle agenzie. Di Francesco De Leo.

  • È la sera del 21 luglio 2001, a Genova. I giorni delle manifestazioni in occasione del G8 sono stati durissimi e quella sera centinaia di poliziotti assaltano l’istituto scolastico Diaz alla ricerca di black bloc. Trovano due bombe molotov, la dimostrazione della presenza dei violenti. Decine di ragazze e ragazzi vengono portati in Questura. Ma i magistrati, invece di convalidare gli arresti, li ascoltano e ricostruiscono quell’operazione di polizia: le violenze arbitrarie, la perquisizione e - soprattutto - la storia legata alle molotov, usate come prova regina per giustificare l’irruzione. E scoprono un’altra verità.Diaz è un podcast Gedi Visual, scritto e letto da Antonio Iovane - Supervisione editoriale di Anna Silvia Zippel - Musiche, sound design e montaggio: Gipo Gurrado - Indiehub studio.

  • L'autore dà voce alla sua rubrica quotidiana. La scrive ogni giorno da ventisette anni. Nemmeno lui ha ancora capito se si tratti di una forma di schiavitù o di vanità

  • Il 10 aprile 1991 il traghetto Moby Prince parte dal porto di Livorno in direzione Olbia, ma dopo 2,7 miglia nautiche si scontra con una petroliera, la Agip Abruzzo. Il greggio penetra nel traghetto incendiandolo: muoiono 140 persone, solo un uomo sopravvive. I processi attribuiscono la colpa all’equipaggio del Moby, i cui membri sono tutti morti. Ma davvero il comandante Ugo Chessa sarebbe stato sorpreso dalla nebbia? E le persone a bordo sono effettivamente morte entro mezz’ora, come hanno stabilito i processi, oppure potevano essere salvate? Attraverso le parole di esperti, testimoni e famigliari delle vittime, Moby Prince – Cronaca di un disastro racconta una verità diversa. Questa storia non è ancora finita. MOBY PRINCE - CRONACA DI UN DISASTRO è un podcast Gedi Visual Testi e interviste di Antonio Iovane Coordinamento giornalistico di Anna Silvia Zippel Musiche, sound design e montaggio Gipo Gurrado - Indiehub studio

  • La mattina dell'11 settembre 2001 Martina Gasperotti si trova all'ingresso della Torre Nord. Si avvia verso l'ascensore, vuole visitare il ristorante Windows on the world al 107esimo piano dove ha intenzione di andare a cena. In quel momento, però, succede qualcosa. E quel qualcosa le salva la vita. Questa è la sua storia. ’Fuga dalla Torre Nord’ è un podcast Gedi Visual, scritto e letto da Antonio Iovane - Supervisione editoriale di Anna Silvia Zippel - Musiche, sound design e montaggio: Gipo Gurrado - Indiehub studio.

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Sono persone luminose, ironiche. Sono donne che Concita De Gregorio ha incontrato, in qualche momento della sua vita, e che è poi tornata a cercare. Per anni, decenni, ha studiato la loro lingua per entrare nei loro panni. Le parole che ascolterete sono state tutte scritte, dette da ciascuna di loro. De Gregorio le ha cucite insieme per restituire la voce che non hanno avuto in vita. Sono state escluse, a volte imprigionate perché libere, irregolari, profetiche. "Ho immaginato che si alzassero in piedi al loro funerale per dire a tutti “un’ultima cosa”: chi sono stata e sono davvero, ve lo racconto io."

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