
16 episodi

Velocissimi Storie avvolgibili
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- Sport
La velocità.
La velocità ci ha stregato per tutto il Novecento perché ha rappresentato il futuro, perché lì correvano la modernità e l’eccellenza della performance.
La storia della velocità è parte di noi.
È la storia del desiderio di oltrepassare i limiti, di andare oltre.
È la storia di piloti, stregati dall'urgenza della sfida, disposti a tutto pur di mettere il muso della propria monoposto un centimetro davanti a tutti.
È la storia di vite esuberanti, di uomini e donne forti e fragili, figli di ossessioni ma anche di fatali incertezze.
Li racconto nei “Velocissimi”, una nuova collana podcast prodotta da Storie Avvolgibili.
Ogni quindici giorni un pilota e la sua storia vi aspettano sul sito storieavvolgibili.it e sulle principali piattaforme di ascolto.
Ci vediamo, anzi, ci sentiamo lì.
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Ignazio Giunti
Ignazio Giunti apparteneva a una straordinaria nidiata di talenti. Rappresentava la nuova stagione dell’Italia da corsa, la "migliore gioventù" del volante, quella destinata a percorrere di podio in podio tutta la prima metà degli anni Settanta. Ma l’assurdo e tragico dramma della “1000 Km di Buenos Aires” spense prematuramente tutti i suoi sogni.
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Alfieri Maserati
Per Alfieri Maserati e i suoi fratelli il richiamo dell'arte meccanica fu irresistibile. Quella nuova frontiera monopolizzò tutti i sogni giovanili, quei brividi tennero a battesimo uno dei marchi più importanti e memorabili della storia del motorismo, la “Società Anonima Officine Alfieri Maserati”, destinata a rimanere, per più di un secolo, sinonimo di velocità, qualità, innovazione, eccellenza e, più ancora, di potenza.
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Alfonso De Portago
Quella maledetta Mille Miglia del 1957 Alfonso de Portago non l'avrebbe nemmeno dovuta correre. Enzo Ferrari aveva altri piani per lui, ma l'improvviso forfait di Musso aveva lasciato libero un volante. Così il Drake lo aveva convocato in fretta e furia affidandogli una macchina potente, ma a lui del tutto sconosciuta. Quell'offerta, però, non si poteva rifiutare.
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Jochen Rindt
Jochen Rindt aveva uno stile di guida spettacolare, aggressivo ed esuberante. Affrontava le curve come se volesse correggerne il raggio, intraversando la vettura e lavorando con il volante nel tentativo di recuperare trazione. Incredibilmente, fu però un’improvvisa e inattesa sbandata alla fine di un lungo rettilineo a decidere prematuramente della sua sorte.
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Francois Cevert
François Cevert era uno straordinario talento, un pilota veloce, aggressivo e intuitivo. Ma era anche un’icona, il manifesto della stagione più intensa e spettacolare del motor racing, la più tragica, la più pericolosa. E poi François era anche quei suoi occhi accesi d'azzurro che bucavano la visiera del casco.
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Juan Manuel Fangio
Fangio ha pilotato per tutti i marchi più prestigiosi, dalla Ferrari alla Mercedes, dall'Alfa Romeo alla Maserati. Ha tagliato per primo il traguardo per ben 24 volte in 52 Gran Premi, come dire quasi una volta su due. Ha conquistato cinque titoli iridati, un record che ha resistito a lungo nella storia della Formula Uno. Per questo e per il suo magistrale stile di guida "El Maestro" rimarrà per sempre tra i più grandi protagonisti della velocità.