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Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.
Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne.
Modem offre regolarmente anche delle rubriche.
Modem Evento: una serata-dibattito e di incontro con il pubblico.
Modem Giovani: su argomenti che riguardano direttamente il mondo giovanile con tra gli ospiti anche i ragazzi.
Modem Incontro: non un dibattito, ma un'intervista con un solo ospite.
Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.

Modem RSI - Radiotelevisione svizzera

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    • 4.4 • 28 Bewertungen

Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta.
Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne.
Modem offre regolarmente anche delle rubriche.
Modem Evento: una serata-dibattito e di incontro con il pubblico.
Modem Giovani: su argomenti che riguardano direttamente il mondo giovanile con tra gli ospiti anche i ragazzi.
Modem Incontro: non un dibattito, ma un'intervista con un solo ospite.
Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.

    Occhio per occhio o…peggio?

    Occhio per occhio o…peggio?

    Potrebbe essere finita qui oppure potremmo trovarci di fronte alla famosa “calma prima della tempesta”: sabato sera l’Iran ha lanciato un attacco verso il territorio israeliano che non ha precedenti nel recente passato. Un attacco con 300 tra droni, missili da crociera e balistici, che però era atteso da giorni, visto che era stato annunciato dal regime iraniano.
    Hanno aspettato la fine del Ramadan per rispondere all’attacco di Israele – lo scorso primo aprile - contro la sede diplomatica iraniana a Damasco, in cui sono state uccise 14 persone, tra cui sette membri delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, compresi due alti generali. Dopo sabato sera, per l’Iran la questione è chiusa, ma non lo è per Israele.
    Negli ultimi due giorni Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania - solo per citarne alcuni - hanno esortato Israele a non reagire contro l’Iran, avvertendo che una risposta militare potrebbe condurre il Medio Oriente in una spirale di guerra totale. Un secondo gabinetto di guerra in Israele si è concluso ieri e sono state discusse “diverse opzioni” ognuna delle quali rappresenta “una risposta dolorosa” all’attacco di Teheran ma senza scatenare “una guerra regionale”.
    Gli scenari possibili sono sostanzialmente due: Israele potrebbe accettare il ‘pareggio’ e tornare alla logica dell’occhio per occhio, ossia a scambi di fuoco circoscritti, non con direttamente con l’Iran, ma con le milizie filo-Teheran in Siria e Libano. Oppure Tel Aviv potrebbe contrattaccare in territorio iraniano, prendendo di mira obiettivi militari e/o strategici, come peraltro preannunciato dall’establishment politico e militare dello Stato ebraico.
    Vediamo di capire quale dei due scenari potrebbe essere il più probabile e chi spinge – dentro e fuori Israele – per l’uno o per l’altro. Lo facciamo con tre ospiti:
    PAOLA CARIDI, giornalista e saggista da Amman, in Giordania;
    MICHELE GIORGIO, giornalista, collaboratore RSI da Gerusalemme;
    LORENZO TROMBETTA, collaboratore RSI da Beirut.

    • 30 Min.
    Foletti confermato, Municipi amari per la sinistra

    Foletti confermato, Municipi amari per la sinistra

    Le urne hanno emesso il loro verdetti nei comuni ticinesi, perlomeno per quanto riguarda la composizione dei diversi municipi. Gli occhi erano puntati soprattutto su Lugano, dove la sfida tra Michele Foletti e Marco Chiesa si è conclusa con la vittoria del sindaco uscente e con un “amici come prima” tra i due esponenti di spicco di Lega e UDC. Non ce l’ha fatta il movimento Avanti con Ticino e Lavoro, la sua fondatrice Amalia Mirante non è riuscita a entrare in municipio, pur superando il 9% delle preferenze. Per gli altri partiti della città tutto come prima, eccezion fatta per il passaggio di testimone in casa socialista.
    Conferme in arrivo anche dagli altri principali poli del cantone, dove tutti i sindaci in lizza sono stati rieletti. A Locarno il PLR mantiene il sindacato con il neo-sindaco Nicola Pini. A Mendrisio ci sarà un municipio composto da ben cinque partiti, una prima storica. In termini di seggi va detto che complessivamente PS e Verdi masticano amaro, con la perdite di ben 14 municipali. Di questi e di altri risultati parleremo con:
    Andrea Leoni, giornalista di Libera TV e conduttore di Teleticino;
    Oscar Mazzoleni, politologo e direttore dell’Osservatorio della vita politica regionale;
    Daniel Ritzer, direttore La Regione;
    Karoline Thürkauf, corrispondente di Radio SRF nella Svizzera italiana (intervista registrata).
    Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

    • 30 Min.
    Ucraina: la battaglia per la sopravvivenza

    Ucraina: la battaglia per la sopravvivenza

    È un Volodymir Zelensky sempre più alle strette quello che, in questi ultimi giorni, moltiplica appelli urgenti ai partner occidentali (soprattutto gli Stati Uniti) per ricevere armi di difesa aerea e munizioni. Di fronte all’Ucraina c’è, in effetti, una macchina bellica russa attiva 24 ore su 24, 7 giorni su 7 capace anche di “riciclare” vecchie bombe per renderle ancora più potenti e precise.  
    All’indomani dell’ennesima notte di bombardamenti russi, che mirano in particolar modo alla rete energetica, il Parlamento ucraino ha approvato una legge che rende possibile anche il reclutamento di detenuti mentre non autorizza più la smobilitazione di chi ha servito almeno tre anni nell’esercito. 
    Qual è oggi la situazione da un punto di vista militare? La Russia si appresta a lanciare un’offensiva? Quanto tempo potrà resistere l’Ucraina senza ulteriori e sostanziosi aiuti occidentali? Gli appelli di Zelensky troveranno risposta? Il logoramento, provocato dai continui bombardamenti, avrà ragione del sostegno della popolazione ucraina al proprio presidente?  
    Per cercare di dare delle risposte a questi e ad altri interrogativi a Modem intervengono: 
    Pietro Batacchi, direttore della Rivista Italiana Difesa  
    Cristiano Tinazzi, giornalista, collaboratore RSI, autore di “Tutto questo dolore” Paesi Edizioni  
    Aldo Ferrari, professore al Dipartimento di Studi sull’Asia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia 

    • 30 Min.
    Una Lex UBS

    Una Lex UBS

    La Confederazione ha presentato le sue proposte per evitare di dover intervenire nuovamente in soccorso di una grande banca. La Consigliera Federale Karin Keller-Sutter mette l’accento sulla liquidità, sul governo d’impresa delle banche e la responsabilità dei manager e sui poteri dell’autorità di sorveglianza, la FINMA. Proposte sviluppate a partire dalle lezioni apprese con la crisi di Credit Suisse, poi ripresa da UBS. Una soluzione questa che non sarà più possibile in futuro, visto che di grandi banche di rilevanza sistemica globale in Svizzera ne rimane ormai una sola.
    Quali i possibili effetti di queste misure, che devono ancora passare al vaglio del Parlamento? E poi ancora quali le ripercussioni su UBS, sulle altre banche elvetiche di importanza sistemica nazionale e sul settore finanziario?
    Ne discutono:
    Henry Peter, professore di diritto societario all’Università di Ginevra e membro di consigli di amministrazione di società del settore finanziario
    Alberto Petruzzella, presidente dell’Associazione Bancaria Ticinese
    Inoltre in un intervento registrato Carlo Lombardini, avvocato e professore di diritto bancario all’Università di Losanna

    • 30 Min.
    Il clima, noi e i diritti umani

    Il clima, noi e i diritti umani

    Uno scandalo. La Svizzera è sovrana. 
    Una vittoria. Per i diritti fondamentali. 
    La politica di casa nostra si è già scatenata dopo la sentenza della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo che in sintesi dice: la Svizzera non ha preso le misure necessarie in ambito climatico per garantire l’applicazione dell’articolo 8 della Convenzione sui diritti umani (Diritto al rispetto della vita privata e familiare (...)) 
    Se i Verdi assieme alle “Anziane per il clima” e Greenpeace esultano, l’UDC chiede immediatamente che la Svizzera esca dal Consiglio d’Europa a cui aderì nel 1963. E il dibattito non fa che cominciare. O continuare. 
    In attesa di poter sviscerare i dettagli delle motivazioni e prima di salire sul ring della politica, Modem vi propone una discussione sugli obiettivi e sui metodi di chi -a tutte le età- si batte per la protezione dell’ambiente. Coinvolgendo chi sa quanto la politica -da sempre- tenti e fatichi ad adattarsi alle nuove evidenze scientifiche. 
    Ospiti al telefono: 
    ·       NORMA BARGETZI-HORISBERGER – membro del comitato “Anziane per il clima” 
    ·       FRANCESCA CONSIDINE - giovane membro di Renovate  
    ·       BRUNO OBERLE – ex direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente 
    Sugli aspetti giuridici, vi proponiamo un’intervista registrata.
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    • 30 Min.
    PFAS, l’inquinamento perenne

    PFAS, l’inquinamento perenne

    Si trovano un po’ dappertutto, a tal punto che corriamo persino il rischio di mangiarle e di berle ogni giorno. Le micro-particelle sintetiche, chiamate con l’acronimo PFAS, si trovano davvero ovunque: sulle pentole con cui cuciniamo, nelle bottigliette di plastica, sui nostri vestiti impermeabili o ancora nelle creme per il viso o nelle vernici. La lista è davvero lunga, basti dire che i PFAS vengono prodotti in migliaia di varianti, una diversa d’altra. Magie della chimica, che d’altro canto ci facilitano spesso la vita. Proprio in queste ore l’università di Sydney ha pubblicato una ricerca condotta a livello internazionale. Una radiografia su questo tipo di inquinamento che una volta di più ci fa capire quanto la grande famiglia dei PFAS sia sempre più diffusa e preoccupante, anche in Svizzera.
    Un tema che affronteremo con:
    Andrea Castrovinci, professore del Dipartimento teconologie innovative alla SUPSI di Lugano;Gianluca Liva, giornalista scientifico e collaboratore della rivista Le Scienze;Corrado Noseda, direttore delle aziende industriali di Chiasso (intervista registrata).

    • 30 Min.

Kundenrezensionen

4.4 von 5
28 Bewertungen

28 Bewertungen

Jonnary ,

Molto interessante & ben fatto

Consiglio a tutti di seguire gli approfondimenti di Modem

Kleine Hexe5359732 ,

Mancano le descrizioni delle puntate

E a volte dal titolo non si capisce l’argomento. Se le aggiungete il mio voto salirà. Grazie

Argomenti interessanti ma capita non di rado che le puntate vengano troncate a metà e pur segnalando non vengono ‘aggiustate’

nikolaloca ,

Ottimo podcast

Per rimanere sempre informati sui fatti di attualità

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