Bamb‪ù‬ Chora

Cosa succede se una donna entra in un’arena purificata per un incontro di sumo maschile? E se una giornalista televisiva sudcoreana decide di indossare gli occhiali da vista invece delle lenti a contatto? Lo scopriamo in questa seconda puntata della nuova stagione di Bambù, insieme alle storie di attiviste e donne coraggiose che, dal Giappone alla Cina, hanno scelto di denunciare violenze e discriminazioni. La loro lotta personale ha contribuito a portare avanti una battaglia collettiva che, passo dopo passo, cerca di smantellare il sistema patriarcale che si fonda su filosofie tradizionali come il confucianesimo, ma anche su politiche attuali come quella del presidente cinese Xi Jinping. La terza puntata uscirà il primo maggio.

Video dal Dailymail online in un articolo dal titolo “Women could be allowed to enter sumo ring for first time as Japan considers ending female ban” del 29 aprile 2018.
Video dal canale YouTube di NHK WORLD-JAPAN, Dreams of Glory: The World of Women's Sumo, pubblicato il 10 dicembre 2023
Video dal canale YouTube di TBS NEWS DIG Powered by JNN del 16 giugno 2023
Video da Yahoo! News ‘Black Box Diaries’ Director Shiori Ito Says She Feels ‘Powerful’ Now That Doc About Her Own Sexual Assault Is Out.
Video dal canale YouTube di In Japan TV  “Prime Minister Shinzo Abe Keynote Address” del 17 aprile 2014.
Video dal canale YouTube di Sophie Kim “Korean Karaoke” del 31 agosto 2017
Video dal sito di Asia Society “Li Maizi and the Feminist Five”

La nuova stagione di Bambù parte dal Triangolo d’Oro tra Myanmar, Laos e Thailandia, uno dei tanti luoghi senza legge dell’Asia orientale. In questa prima puntata ripercorriamo la storia dei signori dell’oppio, Khun Sa e Naw Kham, e visitiamo il King’s Roman Casino, una piccola Las Vegas orientale in cui la passione dei cinesi per il gioco d’azzardo incontra anche attività illecite. Andiamo anche in Corea del Nord, a Rason, una zona economica speciale in cui si capisce perché l’isolamento della dittatura nordcoreana non è mai stato vero fino in fondo. E finiamo nello spazio senza legge per eccellenza, Internet, con gli hacker di Pyongyang. La seconda puntata esce il 24 aprile. 

Giulia Pompili e Francesco Radicioni continuano a raccontare l’Asia dell’ultimo millennio in una nuova stagione di Bambù, un podcast di Chora Media e Far East Film Festival. Il nuovo viaggio parte dal triangolo d’oro, dal signore della droga che ha fornito di eroina il mondo occidentale degli anni ottanta. Il suo regno, tra Myanmar, Laos e Thailandia, è un luogo senza legge, uno dei tanti in Asia Orientale. In quattro puntate si parla di questo ma anche di femminismi e patriarcato, di cambiamenti climatici e del significato politico di un bicchiere di soju.
"Bambù" esce una volta alla settimana, ogni mercoledì. 

Sicurezza o libertà religiosa? In molti paesi dell’Asia, l’equilibrio tra questi due elementi sembra sempre più precario e difficile. In questa quarta e ultima puntata vi portiamo in un viaggio spirituale, nell’Asia dove la religione diventa politica e la politica si fa religione, nei luoghi in cui le sette e i culti si muovono tra promessa di salvezza e minaccia alla sicurezza, e cercheremo di capire perché anche i simboli religiosi sono un pezzo fondamentale del racconto della società asiatica.

Nella primavera del 1992 l'apertura di McDonalds in Piazza Tienanmen, a Pechino, portava con sé molto più del profumo di hamburger e patatine fritte. Era un simbolo carico di valori politici e di speranze, almeno tanto quanto potrebbe esserlo una confezione di Choco-pie sudcoreani per un abitante di Pyongyang. In questa puntata cercheremo di capire il rapporto tra cibo e politica in Asia orientale, il peso politico di un piatto di noodle, una porzione di pollo fritto o una tecnica di fermentazione. Perché il cibo non è mai soltanto cibo – non solo in Italia, ma anche e soprattutto in Asia.

“Be water”, siate come l’acqua, pronti ad adattarvi e a resistere, ma anche ad unirvi in un’onda capace di travolgere tutto. I manuali della filosofia di protesta di Hong Kong ispirati a Bruce Lee non sono rimasti nei confini dell’ex colonia inglese. Sono stati tradotti dal cantonese in altre lingue dell’Asia, condivisi, ripresi come delle citazioni di una spinta alla richiesta di più diritti. In questa puntata andremo da Hong Kong alla Corea del Sud, passando per l’alleanza del tè al latte per capire il rapporto tra i giovani in Asia e la democrazia, i diritti e la libertà.