L’episodio di oggi ci porta in Germania e in Svezia, dove due giovani realtà hanno appena alzato capitali freschi per affrontare due delle sfide più urgenti dell’intelligenza artificiale: da un lato, rendere i modelli più efficienti e vicini all’hardware; dall’altro, garantire che i risultati siano affidabili e non contaminati da “hallucinations”. Yasp (Germania)Con sede a Monaco, la deeptech yasp ha chiuso un round seed da €4,2 milioni. Il cuore della sua proposta è un “Agentic AI Compiler”, un compilatore pensato per l’era degli agenti AI. L’idea è fornire agli sviluppatori una piattaforma che traduca e ottimizzi automaticamente i modelli in base all’hardware disponibile, che siano GPU di ultima generazione, CPU standard o acceleratori specializzati.Oggi, uno dei problemi più rilevanti nel mondo AI è proprio la distanza tra chi progetta i modelli e l’infrastruttura fisica su cui questi devono girare. La conseguenza è spesso inefficienza, consumo energetico elevato e tempi di calcolo più lunghi del necessario. Yasp vuole colmare questo gap, offrendo un livello di astrazione che semplifica la vita agli sviluppatori e, allo stesso tempo, massimizza le prestazioni.Con i fondi raccolti, la startup punta a crescere sul piano tecnico e commerciale: ampliamento del team, integrazione con più piattaforme hardware e un lancio ufficiale della soluzione previsto per fine 2025. È un tassello importante nell’ecosistema europeo, che da tempo cerca di ridurre la dipendenza da tool americani e di costruire catene di valore più autonome. Redpine (Svezia)Dall’altra parte del continente, a Stoccolma, la startup Redpine ha annunciato la sua uscita dallo stealth mode con un finanziamento da €1,1 milioni. La missione è affrontare il problema delle hallucinations nei modelli AI — risposte inventate, imprecise o fuori contesto che possono minare la fiducia degli utenti e, in certi settori, avere conseguenze gravi.Redpine offre una piattaforma che mette a disposizione dati licenziati e di alta qualità, con particolare attenzione a fonti affidabili e proprietarie. L’idea è permettere agli sviluppatori di agenti e modelli di integrare dataset robusti e verificati, riducendo drasticamente la probabilità di errori. La startup non si limita a fare data curation: costruisce partnership con detentori di contenuti e dataset specifici, creando un’infrastruttura di conoscenza “trusted” che può essere usata in domini regolamentati come sanità, finanza e legale.Il round vede la partecipazione di angel e investitori con esperienza in aziende come Spotify e OpenAI, segno che il tema della qualità dei dati sta diventando cruciale quanto la potenza di calcolo. Perché contaLe due notizie di oggi sono complementari. Da una parte, ottimizzare l’hardware: senza soluzioni come quella di yasp, il rischio è che i modelli AI rimangano lenti, costosi e poco scalabili. Dall’altra, garantire affidabilità e qualità: senza dataset solidi come quelli proposti da Redpine, i risultati dell’AI rischiano di rimanere poco utilizzabili in contesti critici.In altre parole, la costruzione dell’AI europea non passa solo da grandi modelli o round miliardari, ma anche da startup verticali che risolvono problemi concreti e tecnici. L’infrastruttura di calcolo e la governance dei dati sono due dei pilastri che determineranno chi saprà guidare la prossima fase dello sviluppo. In sintesi yasp: €4,2M seed per un compilatore AI agente-centric che ottimizza i modelli sull’hardware. Redpine: €1,1M seed per offrire dati licenziati e ridurre le hallucinations.Due approcci diversi, ma accomunati dalla volontà di rendere l’AI più utile, più sicura e più sostenibile. Come sempre, nelle note dell’episodio trovi i Materiali bonus con i link agli articoli originali e ai siti ufficiali delle startup citate. Questo podcast ha finalità informative e non costituisce consulenza finanziaria.