Modem

RSI - Radiotelevisione svizzera
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Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta. Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne. Modem offre regolarmente anche delle rubriche. Modem Evento: una serata-dibattito e di incontro con il pubblico. Modem Giovani: su argomenti che riguardano direttamente il mondo giovanile con tra gli ospiti anche i ragazzi. Modem Incontro: non un dibattito, ma un'intervista con un solo ospite. Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.

  1. 2 DAYS AGO

    Il ricordo della Shoah ai tempi di Gaza

    Si sono tenute ieri – 27 gennaio, Giornata della Memoria – in tutto il mondo, le celebrazioni per ricordare la Shoah. Ad Auschwitz, il campo di sterminio liberato dall’Armata rossa proprio il 27 gennaio del 1945 si sono ritrovati capi di Stato di molti paesi, insieme a cinquanta sopravvissuti ancora in vita. Non c’era il primo ministro di Israele, lo Stato ebraico, nato nel 1947 anche per dare una terra agli ebrei scampati al genocidio nazista. Su Benjamin Netanyahu pende infatti un mandato di arresto, spiccato dalla Corte penale internazionale, per crimini di guerra contro i palestinesi a Gaza. È da qui, da quello che possiamo considerare un paradosso, che parte la seconda puntata di Modem dedicata agli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, Perché anche quest’anno – come e forse ancora di più che lo scorso – sullo sfondo della Giornata della Memoria si staglia l’ombra della guerra a Gaza. Una guerra che ha portato – finora – alla morte di oltre 45 mila palestinesi, il 70 per cento di loro sono donne, bambini e anziani. Una guerra scatenata dal massacro perpetrato dall’organizzazione terrorista Hamas il 7 ottobre 2023, che ha causato la morte di 1200 israeliani - anche qui moltissimi civili, donne, bambini e anziani - e il rapimento di altri 250 E fin dall’inizio della guerra a Gaza, da più parti e con scopi diversi, sono stati fatti richiami alla Shoah per commentare e/o interpretare il conflitto. Ma ha senso parlare di Gaza nella Giornata della Memoria? A chi e a cosa è rivolto quel “mai più” che è intrinseco al ricordo della Shoah? E che legame c’è – se c’è – con l’antisemitismo? Ne parliamo con due ospiti: STEFANO LEVI DELLA TORRE saggista, critico d’arte, tra le figure più note dell’ebraismo italiano. È uno dei promotori dell’appello “Mai indifferenti. Voci ebraiche per la pace” ELIEZER DI MARTINO Rabbino della Comunità ebraica di Losanna e del Canton Vaud

    30 min
  2. 6 DAYS AGO

    L’Ucraina ai tempi di Trump

    Dall’entrata in carica di Donald Trump la parola d’ordine, a livello internazionale, è “incertezza”. E il suo essere imprevedibile rende difficile capire anche come vorrà gestire il conflitto in Ucraina. Prima di essere eletto aveva detto che lo avrebbe risolto in 24 ore, due giorni fa il suo inviato speciale per l’Ucraina Keith Kellogg ha ipotizzato una soluzione nei primi cento giorni di mandato. È chiaro che le promesse di una soluzione rapida si sono progressivamente affievolite, e lo stesso presidente statunitense ora parla di un possibile accordo entro sei mesi. E passa anche a toni più duri, minacciando la Russia di nuove sanzioni, se non tratteranno. Cosa ci possiamo aspettare allora nel prossimo futuro per quel che concerne il conflitto in corso ormai da quasi tre anni? Cosa faranno Donald Trump e la sua amministrazione e che ruolo può – e vuole – giocare l’Europa? E quale Europa potrà avere voce in capitolo? E che dire della Russia che mantiene la sua posizione “siamo disposti al dialogo, ma non cederemo di un metro in Ucraina” e che si dice intenzionata a discutere sì con Washington, ma non con Bruxelles o Londra? A Modem ne parliamo con: ·       ROSALBA CASTELLETTI, corrispondente di Repubblica da Mosca ·       ANTONIO MISSIROLI, docente di Sicurezza europea a Sciences Po a Parigi, ex assistente del Segretario generale della NATO ·       CRISTIANO TINAZZI, giornalista freelance dall’Ucraina, attualmente a Dnjpro Modem su Rete Uno alle 8.30, in replica su Rete Due alle 18.30. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSI e RSIPlay.

    31 min
  3. JAN 23

    Consigliere federale cercasi

    Dopo le dimissioni a sorpresa di Viola Amherd si è finora assistito ad una serie di “No, grazie” da parte di chi - per ruolo e percorso politico - poteva avere le carte in regola per lanciarsi nella corsa verso il Consiglio Federale. La lista di chi ha preferito rinunciare in casa del Centro è lunga, a cominciare dal presidente uscente Gerhard Pfister. Le sezioni cantonali di questo partito hanno ora tempo fino al 3 di febbraio per inoltrare delle candidature, ma al momento nessuno si è spinto a fare apertamente il proprio nome. Una situazione inedita a tal punto che tra gli osservatori c’è chi sottolinea di non aver mai visto nulla del genere. Cosa succede in casa del Centro ma anche come mai il ruolo di Consigliere federale non sembra interessare più di quel tanto chi opera politicamente a livello federale? O forse la domanda principale da porsi è un’altra: a scoraggiare è il fatto che il futuro ministro o la futura ministra dovrà quasi certamente dirigere il Dipartimento della difesa? Un dipartimento spesso visto come una sorta di forzato ripiego e che di questi tempi è alle prese con diversi cantieri aperti, problemi da risolvere che portano in dote anche con un corollario di polemiche tutte da affrontare. Ne discutiamo con: Filippo Lombardi, dal 1999 e per 20 anni Consigliere agli Stati del Centro Priscilla Imboden, corrispondente a Palazzo federale per il sito Republik.ch Sean Müller, docente all’Istituto di scienze politiche di Losanna E vi proponiamo un’intervista registrata a Martin Candinas, consigliere nazionale del Centro, tra chi ha rinunciato a candidarsi al posto di Viola Amherd

    31 min

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Modem, appuntamento quotidiano (dal lunedì al venerdì) in onda dal 2000, dedicato ai principali temi d’attualità, che vengono analizzati, approfonditi e contestualizzati principalmente attraverso l’apporto ed il confronto di ospiti in diretta. Le notizie scorrono veloci, si sviluppano e si perdono, sono abbondanti. Modem, ogni mattina, sceglie e propone un tema di sicuro interesse. Lo racconta con uno stile diverso da quello dell'attualità. Cerca e trova interlocutori di qualità per spiegare e dibattere ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere. È la trasmissione che dice i "perché" e aiuta a decodificare gli eventi destinata a tutti gli interessati ad andare oltre la notizia del giorno e che desiderano approfondire in maniera immediata il tema prescelto tramite dibattiti e interviste in diretta, reportage, collegamenti, approfondimenti, schede interne. Modem offre regolarmente anche delle rubriche. Modem Evento: una serata-dibattito e di incontro con il pubblico. Modem Giovani: su argomenti che riguardano direttamente il mondo giovanile con tra gli ospiti anche i ragazzi. Modem Incontro: non un dibattito, ma un'intervista con un solo ospite. Una puntata al giorno, alle 08.30, per 5 giorni la settimana, da settembre a metà giugno.

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